Mentre dall’Unione Europea e dal Governo continuano ad arrivare primi segnali concreti alle richieste di Cia-Agricoltori sostenute con la grande e partecipata manifestazione di Scanzano Jonico, con 5 mila agricoltori del Sud, continuiamo a registrare da oltre un mese la mancata convocazione da parte del Presidente Bardi dell’incontro da noi sollecitato per definire una serie di misure di emergenza. Ad affermarlo sono i gruppi dirigenti di Cia Potenza-Matera che si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo la forte mobilitazione del mondo agricolo a Scanzano e la consegna all’assessore Baldassarre del documento di proposte. Siamo profondamente rammaricati che – è scritto in una nota – il Governatore Bardi non abbia trovato il tempo di riceverci. Abbiamo dunque bisogno di verificare in concreto e quindi non solo con gli annunci che la Giunta Bardi e la maggioranza che la sostiene come intendono affrontare le questioni che abbiamo sollevato. In proposito la Cia chiede di conoscere in dettaglio le nuove poste finanziarie annunciate dall’assessore Baldassarre che sarebbero contenute nel nuovo bilancio della Regione e che necessitano di concertazione con il mondo agricolo.
Si tratta di problemi che riguardano oltre 20.000 aziende e oltre 50.000 addetti riconducibili al settore primario lucano oltre che alle famiglie lucane che devono poter continuare a contare su cibo di qualità a prezzi giusti.
Per CIA Agricoltori è fondamentale attivare al fine di arginare le difficoltà in corso misure contingenti e opzioni di medio periodo.
Queste le misure prioritarie richieste: una sorta di bonus parametrato agli aumenti registrati sugli acquisti fatturati finalizzato ad accompagnare le aziende agricole che da oltre 2 mesi spendono mediamente il doppio per sostenere i normali cicli agronomici;
la definizione di una apposita norma che disponga la riduzione del costo del carburante agricolo per le oltre 12.000 aziende beneficiarie;
una misura connessa alla rinegoziazione dei mutui ed esposizioni creditizie da parte delle aziende;
aprire alla possibilità di accedere a forme di anticipazione di ogni tipologia di aiuto diretto all’azienda e di competenza Regionale;
nelle more della modifica della legge 157/92 riconoscere un supplemento di indennizzo alle aziende che subiscono danni da fauna in quanto per acquistare quanto perduto oggi si spende il doppio;prevedere una dilazione nei tempi di ultimazione degli investimenti previste con i decreti del PSR.
A queste proposte se ne aggiungono altre di medio periodo che saranno oggetto di apposito confronto anche in sede nazionale con gli Uffici confederali al fine di pervenire a partire dalle misure creditizie a quelle del PSR e della PAC.
Vogliamo continuare ad essere fiduciosi e confidiamo nella giusta attenzione che l’Istituzione Regione deve rivolgere al settore primario lucano che produce e a garantisce cibo alle famiglie di Basilicata. ma – conclude la Cia – è tempo di confronto e decisioni rapide.