Il crollo delle esportazioni dalla Basilicata, come da gran parte del Sud, registrato nel primo trimestre dell’anno, che molto marginalmente è attribuibile al lockdown, deve far trovare pronti i nostri produttori, le nostre aziende per la ripresa, di cui i primi segnali si colgono in buona parte dei Paesi Europei. A sostenerlo è Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia Bucarest, per il quale la strada l’abbiamo indicata da tempo e in questa difficile congiuntura internazionale è ancora più attuale: stringere relazioni, intese, accordi partendo dal diffuso associazionismo e dalle presenze di lucani e meridionali all’estero. Sono loro – aggiunge – i migliori conoscitori dei mercati economici e dei consumi dei rispettivi Paesi dove risiedono ed è a loro che ci si può rivolgere per concordare le più efficaci strategie di marketing e di penetrazione in mercati esteri, oggi ancora più importanti per diversificare le vendite e non limitarsi a stretti mercati locali o tutt’al più interregionali.
In particolare, la ripartenza rappresenta l’opportunità per intervenire e rilanciare un settore che, come l’Agrifood, è molto frammentato ma allo stesso tempo offre forti potenzialità di crescita e di sviluppo all’estero. Continuo pertanto a sostenere la positività della campagna del Dipartimento Agricoltura “Compra lucano!” che – afferma Baldantoni – non deve limitarsi ai confini regionali ma piuttosto guardare ai mercati europei che nonostante il calo dei consumi non hanno mai smesso di richiedere prodotti alimentari italiani e quelli tipici e di qualità del Mezzogiorno e della Basilicata.
La piattaforma di vendite web “Marketing Italianfood” che abbiamo realizzato a Palazzo Italia Bucarest è a disposizione delle nostre imprese e dei nostri produttori tenendo conto che il consumatore europeo ha bisogno più che mai di ottenere garanzie circa la sicurezza alimentare: l’origine, la tracciabilità e le certificazioni saranno pertanto elementi da evidenziare sempre più nella comunicazione. In questo contesto l’italianità ed il localismo giocheranno un ruolo centrale. La rivoluzione digitale, già in atto, ha subito un’ulteriore accelerazione trovando in alcuni casi le aziende impreparate. E’ auspicabile dunque attivarsi e riorganizzarsi ponendola al servizio della fase di vendita e trasformandola in un’opportunità addizionale per raggiungere i consumatori comunicando in maniera più efficiente.
In questa nuova ripartenza – dice ancora Baldantoni – gli imprenditori lucani all’estero possono svolgere un ruolo importante per l’internazionalizzazione economica e commerciale, a condizione che cambi il rapporto tra istituzioni nazionali e regionali con le nostre Comunità estere, integrandole attivamente nelle politiche attive del nostro Paese e nell’esposizione internazionale del Sistema Paese”.