“Con lo spettacolo e, in generale con l’industria creativa è assolutamente possibile produrre occupazione. Ne siamo convinti in Basilicata ed è per questo che il governo regionale e il Consiglio regionale hanno approvato una specifica legge sullo spettacolo che ha prodotto in un anno numeri di assoluto rilievo: nel 2015 si contano 1267 occupati nella filiera culturale e creativa”.
Lo ha detto Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio sistemi turistici e culturali della Regione Basilicata, nel corso di Lubec, la rassegna internazionale su Beni Culturali che si conclude oggi a Lucca sul tema “2016, Qualcosa è cambiato: la cultura è benessere e crescita” dove è stata invitata per portare un’esperienza normativa che sta diventando sempre di più un modello per gli altri enti territoriali.
In particolare, Minardi è intervenuta al panel “Lo spettacolo tra politiche pubbliche, rafforzamento del sistema imprenditoriale e marketing di destinazione” in cui si incrociavano temi connessi fra loro come il turismo e la cultura.
La dirigente, in particolare, ha illustrato i contenuti e le opportunità della legge varata dal Consiglio regionale della Basilicata soffermandosi su alcune specificità come la Istituzione dell’albo delle professioni con la possibilità da parte degli enti locali di attingere dal settore privato operatori culturali per innalzare il livello di qualità degli interventi. Non meno importante la semplificazione dell’accesso ai fondi con anticipazione al 50% delle attività e tre tranche di erogazione successive.
Particolare interesse hanno destato il sostegno alle reti e ai circuiti teatrali e musicali per portare le produzioni culturali in tutto il territorio lucano, i bandi per il finanziamento di progetti legati al settore della musica, l’accordo di programma quadro sul cinema fra Regione Basilicata e Agenzia per la coesione, il sostegno della digitalizzazione delle sale piccole e dismesse che ha visto anche una forte partecipazione delle amministrazioni pubbliche locali, il sostegno a festival storici per una comunicazione più moderna ed efficace, ma anche la formazione delle stesse figure professionali che operano nella filiera dello spettacolo. “Queste stesse figure, che formano quindi la maestranza locale – ha detto Minardi – dovranno poi obbligatoriamente essere utilizzate dalle produzioni che sceglieranno la Basilicata come location per le proprie riprese cinematografiche. Il tutto è possibile in un sistema di collaborazione tra pubblico e privato”.
Nel corso del Lubec il caso Basilicata è stato al centro di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del direttore generale per il cinema del Mibact, Nicola Borrelli, Ugo Di Tullio, docente di legislazione spettacolo cinematografico di Pisa, e Mario Lorini, vice presidente nazionale cinema d’essai.