Nei lavori agricoli i primi tre mesi dell’anno sono destinati principalmente ai lavori di potatura, così anche nelle zone fredde della montagna potentina conviene iniziare la potatura delle vigne in febbraio, anche avanzato, quando sono meno probabili gli abbassamenti di temperatura repentini che potrebbero danneggiare le gemme lasciate sulla pianta.
In base all’età del vigneto, le potature si possono suddividere in due categorie fondamentali: potature di allevamento e potature di produzione, a queste si aggiungono le potature di ritorno utilizzate per ricostruire e ringiovanire le piante che hanno subito disseccamenti e perdita di fertilità delle gemme, a seguito di fenomeni meccanici e malattie o per invecchiamento del legno permanente.
Al fine di trasferire a tecnici vignaioli neofiti e esperti metodi di potatura consolidati nel tempo e di suggerire metodi di taglio razionali, alla luce delle conoscenze sulla fisiologia della vite e delle problematiche che sono emerse in questi ultimi anni (sanità dei vigneti e durata degli impianti), l’ALSIA presso l’Azienda Agricola Pantano di Pignola organizza, il giorno 03 marzo alle ore 10,00 con ritrovo nei locali della casa comunale posti di fianco al Santuario Maria Santissima degli Angeli in contrada Pantano di Pignola, un ciclo di seminari tecnici in campo.
Nel corso dell’incontro del 3 marzo a cura del dott. Michele Baldantoni, divulgatore agricolo della Azienda Agricola Sperimentale Incoronata di Melfi, dopo cenni di anatomia e morfologia sulla pianta di vite, si mostrerà in campo praticamente le tecniche di potatura non senza evidenziare manualità e postura corrette.
A seguire il 5 marzo si affronterà il tema della patologia della vite a cura del dott. agronomo Antonio Rendina.