E’ solo un piccolo assaggio dell’innovazione Made in Italy che sconfigge la crisi e aiuta il Pianeta, in mostra all’Expo nel Padiglione Coldiretti, ingresso sud, inizio del Cardo sul lato opposto all’albero della vita, per iniziativa di Coldiretti ed Univerde. Una mostra che rimarrà aperta per tutta la settimana della biodiversità che si concluderà nella giornata mondiale del 22 maggio. “Sfide ambientali da vincere con la creatività e l’innovazione” ha affermato il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto. “Quelle grandi sfide ambientali che sono al centro delle giornate di Expo. L’aumento record degli occupati in agricoltura, ben 7,1 per cento nell’ultimo trimestre del 2014, numero che è dieci volte superiore al valore medio totale di tutti i settori, evidenzia la dinamicità del settore che attira le nuove generazioni con il fascino dell’innovazione a contatto con la natura”.
Le esperienze lucane ad Expo. La creatività antispreco non ha limiti e allora nella nostra Regione due giovani coniugi agricoltori della Coldiretti, Daniele Gioia e Anna Rita Marchionna, di San Nicola di Pietragalla, hanno sperimentato con successo la prima coltivazione di funghi realizzata recuperando fondi di caffè. Le conoscenze universitarie, la voglia di emergere e l’esperienza maturata nel corso del tempo in campagna hanno fatto sì che i giovani lucani cominciassero a studiare il riutilizzo di un rifiuto tipicamente italiano, presente in tutte le case e in moltissimi esercizi commerciali, il fondo di caffè. Dopo varie sperimentazioni e analisi sensoriali sui funghi prodotti con questo metodo, oggi sono fortemente soddisfatti e possono affermare con successo di aver fatto di uno scarto da discarica un vero e proprio tesoro.
E ancora sempre nella nostra terra un ambizioso produttore Coldiretti, Pasquale Polosa di Oppido Lucano, dopo i suoi studi universitari, ha individuato un antico canapaio, dove probabilmente in passato veniva già prodotta, e mette in coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa), di quelle a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche. Dalla coltivazione derivano così un olio incredibile per le sue potenzialità, da impiegare nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato. Ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia, oltre a pannelli fonoassorbenti.