In una fase come questa molto complicata per le imprese italiane che guardano all’estero come per le imprese italiane che lavorano all’estero, Palazzo Italia Bucarest, la “creatura imprenditoriale” di Giovanni Baldantoni, guarda in positivo. “Ci sono momenti in cui non bisogna rinunciare ma credere ed avanzare”: è la parola d’ordine lanciata per spiegare la strategia con cui affrontare le difficoltà provocate dalla pandemia sui mercati. Palazzo Italia – da punto fermo per le imprese italiane in Romania e nei Paesi Balcanici – raddoppia gli sforzi, il proprio impegno e la propria attività di servizi, consulenza, assistenza, logistica, commercializzazione, promozione del made in Italy, piattaforma web.
E’ il fascino del made in Italy che resiste su tutto, dal formaggio, al vino, alla cucina, ed alle agro imprese a filiera corta, sino alla moda e ai prodotti artigianali. Per questo – è la strategia di Baldantoni – occorre promuovere la bellezza dei nostri prodotti, creando una rete a livello mondiale, capace di mettere in luce la ricchezza di saperi e sapori del nostro bellissimo territorio. Occorre, altresì condurre azioni concrete, in Italia ed all’estero, attraverso politiche europee, e fondi, progetti che abbiano spazio per le nostre proposte concrete su sgravi fiscali, dazi, e tassazioni alle imprese che fanno parte della nostra bellezza, del Made in Italy.
La identità di un vero e proprio Brand è caratterizzato dalla qualità e dalla creatività tipiche delle eccellenze artigianali e industriali italiane, che riguarda proprio lo stile di vita italiano, apprezzato dai consumatori di tutto il mondo: una grande ricchezza per il nostro paese e per le nostre imprese, cosa che implica la necessità di disporre di adeguati strumenti di tutela e di politiche rivolte al sostegno. Perchè dal territorio nascono i saperi e i sapori che sempre rappresentano l’identità di una comunità.
L’effetto Covid, inoltre, spinge molte imprese del commercio su internet. Sono state più di 3.600 le aziende di questo settore che hanno aperto un canale di vendita online tra aprile ed ottobre per operare anche in questo momento di difficoltà, facendo registrare in sette mesi una crescita del +15,5% (erano complessivamente 23.386 unità a marzo 2020 contro 27.007 ad ottobre 2020) e riuscendo a conquistare nuove fette di mercato in Italia come all’estero. Sono dati di Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio sulla base dei test sulla maturità digitale effettuati dalle imprese italiane e i dati del Registro delle imprese.
L’emergenza pandemica ha costretto tanti imprenditori ad accelerare quindi il loro percorso di digitalizzazione per cercare di restare produttivi anche da remoto. Nel complesso quasi un’impresa italiana su tre si è preparata tecnologicamente per le vendite e i pagamenti sul web.
Dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l’e-payment (il 36% contro il 31%). La rincorsa verso l’adozione di queste tecnologie abilitanti per la vendita online appare più veloce in particolare in Friuli Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali).
Per questa ragione Palazzo Italia Bucarest ha adeguato la propria piattaforma web per aiutare le pmi ad utilizzare bene questo canale di vendite.
Dic 13