La “missione” di “Acchiappafantasmi”, ambasciatori della lotta al precariato e alla condizione di invisibilità che troppe persone, specialmente giovani, vivono nel mondo del lavoro, è stata affidata dal segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli al segretario generale PierPaolo Bombardieri e ai componenti della segreteria nazionale. Un gesto simbolico, una felpa di “acchiappantasmi” che contiene una speciale rivisitazione del logo ufficiale della campagna nazionale in fase di attuazione sull’intero territorio nazionale, consegnata a Bombardieri e ai dirigenti nazionali del sindacato che dà seguito all’iniziativa svolta durante la Carovana UiI a Potenza. Parliamo di un esercito invisibile di 35 mila persone a cui aggiungere gli inattivi (85mila) e i Neet (36mila) che messi insieme – sottolinea il segretario Tortorelli – rappresentano l’universo del “lavoro nero”. Per questo non ci convince la “narrazione” del Governo di questi giorni sulla crescita dell’occupazione in particolare al Sud. Nella nostra regione quest’anno, secondo dati ufficiali dell’Osservatorio Inps, più dell’80% delle circa 3.900 assunzioni sono avvenute con contratti a termine, in apprendistato, stagionali, in somministrazione o con contratto intermittente, con maggiore diffusione nei comparti costruzioni e terziario. La nostra missione – sottolinea Tortorelli – è chiara: trasformare i fantasmi in Persone. Persone con diritti, con tutele, con dignità. Perché nessun lavoratore deve restare invisibile. La campagna dunque proseguirà nel nuovo anno con una serie di iniziative ed azioni specifiche. E lo abbiamo detto in occasione dell’incontro con Mons. Carbonaro: troppe nubi si addensano sull’occupazione mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro come avviene con le vertenze CallMat, dell’indotto e della logistica Stellantis. A proposito di Stellantis – conclude – non sottovalutiamo che c’è un pezzo che è ancora fuori: l’indotto e in particolare la logistica. Per questi lavoratori non si può pensare che la cassa integrazione risolva ogni problema”.
