Venerdì 15 novembre 2019 dalle ore 9 nell’aula magna dell’istituto Gasparrini di Melfi è in programma un incontro promosso da Uilm Basilicata sul tema “Dalla scuola ai luoghi di lavoro – la sicurezza come percorso culturale”.
Uilm Basilicata, in relazione alla campagna nazionale lanciata dalla UILM Nazionale Settore Ambiente e Sicurezza, il cui fine è promuovere la campagna “la sicurezza è una carezza alla vita – prevenzione = vita – il destino non c’entra” sulla sensibilizzazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, ha organizzato una giornata dedicata al suddetto tema in un contesto forse “nuovo” ma indispensabile affinché si possa mettere in campo un percorso rinnovato e soprattutto culturale che coinvolga gli studenti di oggi che in realtà saranno i lavoratori di domani.
Riteniamo che sia indispensabile educare già nel periodo scolastico gli alunni che saranno poi i protagonisti del futuro mondo del lavoro; dunque da li si parte affinché si possano attivamente mettere in campo azioni che consentano l’azzeramento delle
morti all’interno dei luoghi di lavoro. Dunque crediamo che l’ambiente scolastico rappresenti l’ambiente ideale nel quale
strutturare, articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga radicato e diventi stile di vita.
Formare gli individui al rispetto per la propria salute e per quella degli altri, persone capaci di indirizzare le proprie scelte e i propri comportamenti nella direzione della tutela di un ambiente è un’occasione di civiltà e di sviluppo sostenibile che non vogliamo lasciarci sfuggire.
È necessario e riteniamo indispensabile il contributo di tutti, affinché la cultura della sicurezza diventi un aspetto fondamentale dell’educazione, poiché formare cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente e della salute propria e altrui è compito
primario della scuola e che non può esaurirsi in meri adempimenti burocratici. A tale iniziativa parteciperà il Segretario Generale UILM Rocco Palombella, giornata voluta fortemente da noi in quanto davvero crediamo che l’azzeramento dei morti all’interno dei luoghi di lavoro può avvenire solo attraverso un rinnovato percorso culturale che coinvolga i giovani studenti e ponga al centro la cultura della sicurezza.
Relazione introduttiva di Raffaele Claps
A tutti chiedo una sola cosa, che le nostre scuole siano più sicure.
Non voglio assolutamente che nessuna mamma e nessun papà, nessuno pianga più i suoi figli.
Mamma di Luigi, San Giuliano (Molise)
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni..
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…
Art.32 Costituzione della Repubblica Italiana
C’è bisogno di educatori che siano essi stessi educati, spiriti superiori, aristocratici, comprovati a ogni istante, comprovati dalla parola e dal silenzio, culture divenute mature, dolci…
Friedrich Nietzsche
Buongiorno a tutti, mi chiamo Raffaele Claps. Sono un lavoratore metalmeccanico, appassionato del mio lavoro. Mi occupo di sicurezza all’interno del Centro Oli di Viggiano, in Basilicata. La sicurezza intesa come controllo delle attività lavorative, come attenta osservazione del rispetto delle norme; anzi il mio lavoro l’ho sempre inteso come l’impegno a diffondere la necessaria sensibilizzazione alla cultura della sicurezza, alla cultura della prevenzione, alla cultura delle buone prassi, all’affermazione del paradigma, del nostro paradigma: prevenzione = vita, il destino non c’entra !
Ho voluto iniziare in maniera insolita questo mio intervento leggendo tre frasi:
• il messaggio della mamma di Luigi, bimbo morto nella tragedia della scuola di San Giuliano,
• la vera essenza complessiva della nostra costituzione
• il messaggio che ci ha lasciato Nietzsche che pose e pone al centro della società un tema fondamentale: la cultura, l’educazione e dunque la scuola.
Dall’unione di questi tre concetti è nata questa nostra prima giornata di incontri, perché crediamo fortemente che la cultura della sicurezza nasca nella scuola, dentro la scuola, attraverso un percorso culturale di formazione, di informazione e dunque di consapevolezza.
La scuola si configura da sempre come contesto di trasmissione del sapere; è da tempo riconosciuta anche come un luogo privilegiato per la promozione della salute, in senso lato, e non è trascurabile l’accezione di luogo di lavoro sicuro per tutti gli attori che operano al suo interno. In questo senso, l’ambiente scolastico rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare, articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga radicato e diventi stile di vita.
Formare gli individui al rispetto per la propria salute e per quella degli altri, persone capaci di indirizzare le proprie scelte e i propri comportamenti nella direzione della tutela di un ambiente, è un’occasione di civiltà e di sviluppo sostenibile che non vogliamo lasciarci sfuggire.
E’ necessario porre l’accento sul bisogno di ogni essere umano di sentirsi sicuro, declinato sia a livello emotivo – il senso di benessere, le buone relazioni con gli altri (dimensione interiore) – che rispetto alle caratteristiche del contesto esterno in cui si vive e si lavora (dimensione esteriore).
Così – come la salute non è più considerata sinonimo di assenza di malattia – la sicurezza assume connotazioni sempre più ampie, legate alle diverse dimensioni della vita dell’uomo (affettive, lavorative, ambientali) in una società organizzata, attenta ad uno sviluppo armonico della persona.
La scuola, in senso complessivo intesa come palestra di vita, deve raccogliere la sfida di una educazione alla sicurezza così intesa, stringendo forti alleanze interistituzionali, per promuovere all’interno delle scuole la formazione del personale e degli studenti e dare vita ad una serie di attività – mostre, convegni, seminari di studio …come questa bella giornata… che testimonino tale impegno e facciano da detonatore per concepire la sicurezza all’interno delle scuole non come mero e a volte fastidioso rispetto di regole, ma come stile di vita. L’unico stile possibile.
E’ necessario dunque, per il raggiungimento di questi target, stipulare Protocolli d’intesa con la Regione; è necessario la costituzione di scuole polo, distribuite territorialmente, per la formazione delle figure specifiche previste dalle norme sulla sicurezza.
Ma la sicurezza è soprattutto un aspetto dell’educazione, poiché formare cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente e della salute propria ed altrui è compito primario della scuola, quindi non può esaurirsi nei soli meri adempimenti burocratici.
Deve, invece, entrare a far parte degli obiettivi educativi delle singole istituzioni scolastiche, declinati secondo l’età e le peculiarità dei propri studenti e far parte integrante dell’offerta formativa, anche stringendo forti alleanze con il territorio.
Un riflettore va poi acceso sul problema della sicurezza degli edifici scolastici: chi, a qualunque titolo, frequenta la scuola deve poter vivere e lavorare in un ambiente, oltre che bello e pulito, anche sicuro, dove non ci sia amianto sopra le teste, non cadano soffitti e dove le norme vengano rispettate.
Il processo di sostegno e di accompagnamento alla realizzazione della cultura della sicurezza, intesa come promozione di comportamenti individuali e sociali, interessa tutti e deve coinvolgere l’intera comunità attraverso anche l’azione sinergica tra Regione, Inail, Inps, Organizzazioni Sindacali, Sistema di Protezione Civile e Ufficio Scolastico Regionale, affinché si possa avviare una significativa quanto fattiva collabo- razione incentrata su attività di informazione ed educazione sui temi della sicurezza, condividendo l esigenza di integrare e ottimizzare le risorse.
Per rendere operativo tutto ciò è necessario mettere in campo un percorso prospettico caratterizzato dalla realizzazione di:
Corsi per studenti degli istituti scolastici superiori finalizzati al coinvolgimento in prima persona, in modo da catturarne gli entusiasmi e l’energia; questa iniziativa è finalizzata per determinare un ruolo specifico assegnato agli studenti: essere portavoce e sostegno dei coetanei per sperimentare il ruolo del volontario.
Progetti e attività per alunni della Scuola primaria preceduti e affiancati da corsi di aggiornamento per gli insegnanti.
Seminari provinciali centrati su sussidi didattici, con l’obiettivo di migliorarne l’utilizzo e promuovere metodologie idonee all’assimilazione dei temi e problematiche sulla sicurezza, arricchite da animazioni a carattere didattico incentrate, ad esempio, su scenari di incendio o di terremoto.
Animazioni didattiche su temi specifici
Realizzazione di un Concorso tra le scuole polo sul tema della sicurezza, con premiazioni finali.
Dunque è fondamentale percorrere la direzione di una Educazione allo sviluppo sostenibile, tesa alla conoscenza, ai valori, ai comportamenti mirati alla costruzione della consapevolezza della coerenza tra l’agire e il sapere, anche attraverso l’assunzione di responsabilità e la capacità di fare scelte.
Il richiamo all’educazione dello sviluppo sostenibile nei percorsi di formazione, declinato anche nell’assunzione di una responsabilità personale, deve essere l’idea madre di una nuovo percorso culturale teso alla determinazione che la sicurezza si persegue attraverso l’affermazione che il destino non c’entra , ma e’ indispensabile invece la formazione e l’informazione affinché si possa affermare il nostro paradigma: la prevenzione = vita , il destino non c’entra.
In tal senso è necessario istituire un Centro permanente di documentazione, per dare luce alle buone pratiche didattiche, derivanti anche da convegni e seminari di studio, tesi a promuovere tutte le iniziative di sensibilizzazione atte a raggiungere un numero sempre più vasto di popolazione oltre ad un censimento e ad un monitoraggio di quanto realizzato, nell’ambito della sicurezza, da parte dalle Istituzioni scolastiche.
L’attività e le azioni promosse in tema di sicurezza devono essere svolte con l’obiettivo primario di promuovere e sostenere lo sviluppo e la diffusione della cultura della prevenzione attraverso una attività educativa indirizzata prioritariamente ai giovani cittadini e lavoratori di domani; alcune di esse devono avere come partner privilegiato l’INAIL, ente con il quale realizzare una rete di conoscenze e competenze che contribuisca al potenziamento del ruolo della scuola nella preparazione culturale e professionale delle future generazioni di imprenditori, dirigenti e lavoratori.
In tale ottica e’ necessario progettare delle azioni concrete attraverso:
– Corsi di formazione su “Gli infortuni nelle scuole” in cui attualizzare anche le guide realizzate dall’Inail tese alla tutela di alunni, dirigenti, insegnanti e personale non docente nelle scuole, rivolto ai docenti referenti ed al personale di segreteria .
– Diffusione di un gioco educativo nelle classi prime, seconde e terze delle scuole primarie di tutta la regione.
– Bando di concorso, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado per l’attribuzione a livello territoriale di borse di studio, cofinanziate attraverso un protocollo di intesa con la Regione Basilicata, teso all’educazione e cultura della sicurezza: informare, formare, verificare.
Tante sono le proposte che oggi lanciamo e che vorremmo realizzare attraverso il contributo di tutti e di tutte le istituzioni, perché abbiamo TUTTI un obbligo, non solo sociale ma anche morale, quello di azzerare le morti sui luoghi e nei luoghi di lavoro, visto che la nostra regione è la seconda, in relazione agli occupati, nella graduatoria dove si muore di più!
A tal proposito, iniziando da azioni concrete, la Uilm di Basilicata finanzierà il progetto “Là dove batte il cuore”. Il progetto, ideato dalla Fondazione I.T.S. Efficienza Energetica, intende strutturare il primo distretto lucano cardioprotetto, a Melfi, sviluppando la formazione e addestramento sul primo soccorso e uso del defibrillatore. Le scuole-pilota e il territorio verranno dotate di defibrillatore, ognuno geolocalizzato.
La geolocalizzazione degli apparecchi sarà individuabile attraverso una app (fruibile a livello locale – comprensorio/ambito Melfi) per cui in caso di malore si potranno allertare i soccorsi con un click, avendo a disposizione la mappa del territorio con i defibrillatori. L’idea finale è quella di avere un’area comprensoriale al 100% cardioprotetta.
Per ottenere questo, è prevista una formazione con corsi per esecutori BLS-D/RCP destinati ai giovani, ai volontari, ai cittadini agli esercenti e a tutta la comunità.
In particolare le scuole di Melfi ospiteranno corsi destinati al corpo docente e agli studenti in modo da trasformarsi in veri e propri centri di formazione in materia. Gli studenti più bravi saranno premiati per la loro capacità all’uso di queste attrezzature di primo soccorso.
Da tutte queste considerazioni parte il nostro bisogno di svolgere questa prima giornata di incontro …perché riteniamo che l’azzeramento delle morti nei luoghi di lavoro può avvenire non solo attraverso il rispetto delle regole ma attraverso una formazione di mentalità della sicurezza, assegnando così un nuovo ruolo alla scuola.
La scuola ha la responsabilità non solo di garantire la sicurezza degli studenti ma anche quella di preparare i giovani alla vita futura, aiutandoli a sviluppare, nel corso della carriera scolastica, una cultura della salute e della sicurezza, per sé e per gli altri. La cultura della sicurezza a scuola è, quindi, da intendersi in un’ottica sia di tipo strutturale e tecnico-organizzativo, sia di tipo educativo e formativo. Il primo aspetto richiama la sicurezza dell’edificio scolastico in quanto protezione dal pericolo e dai rischi di natura strutturale e di natura ambientale; il secondo affronta la problematica da un punto di vista educativo e formativo, in quanto la scuola, quale ambiente di apprendimento sano e sicuro, ha in sé gli elementi ideali per promuovere e valorizzare la cultura della sicurezza attraverso la condivisione delle regole per adottare uno stile di vita lavorativa e privata adeguato.
Sono dovuti e doverosi i ringraziamenti a chi ci ha ospitato permettendo lo svolgimento di questa giornata, e cioè al Dirigente dell’Istituto I.S. “G. Gasparrini”, Dott. Masciale e a tutti gli studenti presenti alla manifestazione.
D’obbligo è il grazie anche al Segretario Generale Uilm di Basilicata, Marco Lomio che ha voluto fortemente questa giornata e a chi l’ha progettata, Giovanni Galgano, della segreteria organizzativa Uilm di Basilicata, che è il nostro motore inarrestabile.
Un grazie per la presenza al mio segretario generale, Carmine Vaccaro, che è riuscito ad essere presente nonostante i suoi tanti impegni sindacali
Sono inoltre onorato della presenza del Responsabile Nazionale Ambiente e Sicurezza Uilm, ing. Andrea Farinazzo, che interverrà in seguito e soprattutto del Segretario Generale Nazionale Uilm ,Rocco Palombella, che per essere qui, dimostra ancora una volta la grande sensibilità in materia di salute e sicurezza.