Continua lo stato di malessere che vivono gli imprenditori agricoli che operano sia nelle Aree Parco che nelle altre aree del territorio regionale, per la presenza diffusa ed invasiva di cinghiali che stanno arrecando danni ingenti alle colture e, recentemente, per la presenza di lupi che stanno arrecando gravi danni al patrimonio zootecnico.
E’ facilmente comprensibile quanto questo fenomeno, collegato alla già critica situazione di mercato, possa preoccupare le imprese agricole della nostra Regione.
La preoccupazione si amplifica se si considera che i cinghiali sono animali molto prolifici e capaci di adattarsi facilmente ai cambiamenti ambientali. Infatti, sollecitati dalla pressione venatoria, trovano rifugio nelle aree parco durante la stagione di caccia e tendono a ridistribuirsi sul resto del territorio nel periodo dell’anno in cui la caccia è chiusa.
Così come, dopo un periodo nel quale la specie era scomparsa o meno evidente, i lupi sono ricomparsi anche in molte zone in cui non era più presente da molti anni e ciò sta mettendo a rischio la stessa presenza e il lavoro degli agricoltori in molte aree, soprattutto nelle aree Parco; infatti si moltiplicano sempre di più le segnalazioni di attacchi ad animali. Non è più possibile lasciare gli animali, soprattutto pecore e vacche allo stato brado, e sono recenti e preoccupanti anche segnalazioni di attacchi alle stalle di vacche da latte.
Occorre sicuramente lavorare sulla prevenzione ma è anche necessario rivedere il sistema di accertamento e risarcimento dei danni affinché oltre a garantire un completo reintegro della perdita di reddito per l’agricoltore siano coperti non solo i danni animali selvatici, in particolare da lupi e cinghiali, ma anche quelli causati da cani inselvatichiti; prevedere un sistema di misure di prevenzione dei danni incentivando le imprese agricole con un adeguato regime di sostegno; costituire delle ronde con volontari che collaborino con gli agricoltori e gli allevatori nella sorveglianza; un maggior impegno nella lotta al randagismo.
Essendo il lupo una specie protetta dalla normativa europea si rende indispensabile trovare un giusto equilibrio perché questa convivenza forzata tra l’animale e l’uomo non porti all’abbandono dell’attività di allevamento.
Pertanto si ritiene indispensabile condividere con gli Enti preposti, le associazioni ambientaliste e con le associazioni venatorie una puntuale valutazione del fenomeno, una più attenta analisi delle procedure e metodologie atte al contenimento della fauna selvatica ed una più efficace azione risarcitoria dei danni da animali selvatici.
Mag 28
W Lupo