“Incrementare, alla luce della eccezionale portata dell’evento calamitoso che ha interessato il Centro-Sud, la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale destinata agli interventi compensativi in modo da permettere alle imprese agricole danneggiate di accedere a essi sulla base di una veloce quantificazione e di una prima stima dei danni, anticipandone il ristoro”. E’ quanto prevede una risoluzione depositata in Commissione Agricoltura dai deputati del Partito democratico Maria Antezza e Nicodemo Oliverio, per porre rimedio ai danni ingenti provocati alle aziende agricole e zootecniche dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Centro-Sud nel mese di gennaio.
“La risoluzione – continuano – prevede anche: l’accesso agli interventi per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva anche alle aziende agricole che hanno subito danni per colture, produzioni e strutture aziendali assicurabili, che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, cosa già recepita dal governo nel dl terremoto; la proroga delle rate delle operazioni di credito agrario senza il pagamento degli interessi; l’esonero totale per gli anni 2017 e 2018 dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei coltivatori diretti, degli imprenditori agricoli professionali e degli operai a tempo determinato ed indeterminato; a prevedere un Tavolo tecnico con le Regioni per ottimizzare i tempi di riconoscimento dello stato di calamità, modificare o introdurre procedure amministrative più semplici”
“La risoluzione chiede anche un intervento affinché la proposta contenuta nel pacchetto di proposte di regolamento della Commissione europea (cosiddetto regolamento ‘omnibus’ sulla revisione del QFP 2014-2020) di abbassare la soglia dal 30%al 20% per i fondi di stabilizzazione dei redditi, oltre la quale scatta la possibilità di compensazione, sia estesa anche alle altre tipologie di risk management e, in particolare, alle assicurazioni, favorendo il ricorso a formule assicurative di tipo parametrico, maggiormente collegate non solo alle vicende produttive ma anche a quelle climatiche e di mercato”, concludono.