Presentato in conferenza stampa da Angelo, Rossella e Laura Tosto il bilancio sociale 2010 di Datacontact, azienda di contact center, ricerche di mercato e comunicazione multmediale avviata il 28 febbraio 2001 e quest’anno ha festeggiato i dieci anni di attività. Datacontact, che a Matera a cominciato l’attività all’interno del Palazzo del Casale e dallo scorso anno si è trasferita nel palazzo ex Enel di via Lazzazzera, è presente anche a Milano con una sede di rappresentanza, a Bari dove ha triplicato il numero di dipendenti abbandonando così la sede storica di via Piccinni e a Potenza, città nella quale ha vinto un bando di gara per gestire il Cup della Regione Basilicata.
Il presidente di Datacontact Angelo Tosto ha ricordato che la scelta di pubblicare il bilancio sociale conferma l’attenzione dell’azienda verso le risorse umane, 1417 per la precisione, impegnate nelle quattro sedi attive sul territorio nazionale. “La scelta di presentare il bilancio sociale – ha spiegato Datacontact – è l’orgoglio di un’azienda che non vuole contributi pubblici per fare impresa. Anche se in questi anni alcuni mezzi di comunicazione hanno definito i call center come i luoghi del male il bilancio sociale di Datacontact ha dimostrato che non tutto quello che si dice corrisponde al vero. Naturalmente ci sono le eccezioni e penso a Napoli, dove ci sono persone che lavorano nei sottoscala e ogni giorno ricevono una chiamata da parte del datore di lavoro per sapere in quale sede dovranno andare in modo da non essere scoperti dall’ispettorato del lavoro. Da noi invece persino la formazione è autofinanziata, con duemila colloqui di selezione all’anno e 60mila ore in aula per formare i dipendenti. Il bilancio sociale è una riflessione sul lavoro svolto, un’occasione per evidenziare le difficoltà che non si possono nascondere e per illustrare le prospettive per il futuro”. Qual’è stato il momento che ha regalato maggiori soddisfazioni a Datacontact? Tosto spiazza tutti e ricorda la triste data dell’11 settembre 2001. “Quel giorno ero a Milano e ho capito che i nostri dieci anni sono stati influenzati dall’attacco alle torri gemelle perchè quell’episiodio è stato uno stimolo per realizzare qualcosa di importante per Matera, che ha un’economia molto debole. Per crescere occorre avere una visione internazionale e da materano mi ritengo fortunato perchè sono nato nel posto destinato a diventare crocevia tra lo sviluppo dei Paesi africani e l’area decadente dell’Europa. Noi siamo il nuovo Eldorato ma naturalmente è importante avere la testa dura e sapere cogliere le opportunità. In quest’ottica in occasione della nostra tradizionale festa che arriva alla vigilia della Bruna, un appuntamento che permette ai nostri committenti di scoprire la bellezza del nostro territorio e il fascino della nostra festa patronale, incontrerò il vice-presidente di un’azienda cinese che tra qualche mese sarà leader mondiale nella produzione di smart-phone. L’obiettivo è quello di avviare con loro dei rapporti per dare continuità alla nostra società. Oggi non posso dire con certezza se tra dieci anni i call center avranno ragione di esistere perchè il momento è terribile ma sono convinto che lavorando con determinazione si possono raggiungere grandi risultati. Io credo che orgoglio, identità e appartenenza sono concetti che tutti dovrebbero applicare per far crescere il territorio in cui vivono: Datacontact con il bilancio sociale ha rispettato questi principi.”
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito la nota ufficiale diffusa da Datacontact sul Bilancio sociale 2010: dieci anni di azioni e riflessioni per una responsabilità più matura.
La decisione di intraprendere un percorso di riflessione ed analisi che porta alla stesura del bilancio sociale è per un’azienda scelta delicata e strategica al contempo. Fare un bilancio sociale significa infatti guardarsi dentro seriamente e ben oltre i numeri, andando in profondità, ed aprendo lo sguardo sul futuro focalizzando l’attenzione sui concetti di relazione e di responsabilità. Esso permette di proiettare l’identità dell’impresa nei confronti dei numerosi ed eterogenei interlocutori interni ed esterni con cui ci si confronta quotidianamente in una fitta trama di rapporti tessuti: dipendenti e collaboratori, committenti, partners e fornitori, enti ed istituzioni locali, opinion leaders/makers del territorio, associazioni di categoria, sindacati, collettività in senso lato.
Per Datacontact la scelta di redigere il Bilancio Sociale è frutto del desiderio di condividere e sottolineare in che termini si traduce il concetto di responsabilità umana e sociale nei confronti di tutti questi soggetti e del territorio su cui si opera. Una scelta ed un impegno che contraddistingue l’azienda fin dalle origini ma che oggi, nel particolare frangente del decennale dalla costituzione, si desidera veicolare in maniera semplice, diretta e soprattutto partecipata. Si è cercato pertanto di redigere un bilancio comprensibile per tutti, magari bello da vedere e sfogliare, facile e piacevole da leggere ed essere interiorizzato ma in grado anche di stimolare opportune riflessioni sul ruolo di un’azienda sana del Sud, che in un momento di forte crisi generale e locale, crede ancora tenacemente e fortemente nelle potenzialità, nell’intelligenza e nelle sensibilità delle persone, nonchè nella necessità di profondere il massimo impegno nel loro sostegno, promozione e valorizzazione.
Ciò che si è cercato di presentare è un bilancio nuovo e diverso, che mira ad illustrare assieme ai dati oggettivi anche gli aspetti più emozionali che accompagnano le scelte aziendali, le iniziative ed i progetti promossi ed il percorso professionale di numerosi dipendenti e collaboratori. Il bilancio presentato, pur parlando come è doveroso dell’anno 2010, consente di attivare per flashback ed approfondimenti una riflessione su un percorso più lungo compiuto nel tempo raccontando anche un pezzo importante della storia di questa azienda che oggi festeggia un primo importante traguardo temporale.
Si tratta – ha dichiarato per il Presidente Angelo Tosto – di “un agire ed un vivere quotidiano fatto di persone, passioni, idee, energia e grande entusiasmo in assenza dei quali, sicuramente, non saremmo quello che possiamo dire di essere diventati e non faremmo ciò che oggi, con la storia di 10 anni di attività, possiamo dimostrare di aver fatto, di fare e di aver ancora voglia di immaginare di poter fare per il prossimo futuro”.
Nello specifico di una realtà che opera in un settore spesso troppo chiacchierato, criticato e posto sotto i riflettori per situazioni non certo di pregio, la pubblicazione del Bilancio Sociale Datacontact si presenta pertanto come una grande opportunità per combattere contro i pregiudizi, non certo pochi, che tendono a stereotipare in maniera profondamente negativa una professionalità ed un mercato che diversamente potrebbero e dovrebbero essere valorizzati per il contributo sociale intrinseco contenuto nella maggior parte dei servizi gestiti da persone di qualità.
Datacontact, nata il 28 febbraio 2011 a Matera, con il territorio ha sempre mantenuto uno stretto legame. La promozione e la valorizzazione del contesto territoriale e delle sue eccellenze (in primis le intelligenze e professionalità) sono sempre stati infatti un elemento distintivo del DNA dell’impresa, che fin da subito ha orientato le scelte strategiche in tale direzione. Nel corso del tempo gli orizzonti si sono ampliati ma gli standard, gli obiettivi e l’ambizione sono rimasti quelli fondativi. Il rispetto per il contesto e l’ambiente circostante, la valorizzazione del capitale umano, l’attenzione per la qualità sono i valori guida che anche oggi, dopo le innumerevoli esperienze affrontate e alla luce di una consapevolezza più matura, orientano l’agire quotidiano dell’azienda.
Il desiderio di ricostruire e rappresentare quanto è stato fatto, ha messo in luce i risultati prodotti nonché i cambiamenti e gli effetti registrati all’interno dell’azienda ma anche all’esterno. Nel percorso raccontato dal bilancio sociale vi è pertanto spazio per rintracciare ed argomentare il valore attribuito ad aspetti quali: la fiducia accordata dai committenti, il senso di appartenenza di dipendenti e collaboratori, i risultati economici conseguiti, il posizionamento conseguito nel settore ed i riconoscimenti ottenuti, i percorsi di crescita e d’investimento effettuati, la capacità di risposta alle crisi, la qualità certificata, la capacità di diversificazione delle attività e molto altro.
Il bilancio sociale di Datacontact è stato articolato in 3 macrosezioni dedicate ad approfondire:
1. l’identità dell’azienda
2. la rendicontazione economica dell’esercizio nell’ultimo anno
3. la relazione sociale
Nella prima sezione sono presentati tutti gli elementi utili alla rappresentazione dell’azienda necessari per inquadrarne obiettivi, scelte e cambiamenti intercorsi nel suo cammino. Tra i contenuti vengono pertanto approfonditi aspetti relativi alla storia, alle sedi, all’organizzazione, al modello di business, alla mission e ai valori, ai servizi previsti per diverse aree di attività, alle tecnologie, alla formazione.
La seconda, invece, è dedicata alla presentazione del bilancio economico.
La terza ed ultima, infine, è la sezione dedicata alla rappresentazione delle relazioni con i diversi interlocutori interni ed esterni. Si tratta della parte più corposa e significativa del documento in cui si è voluto rendere evidenza del “come” ci si relaziona al contesto e si perseguono gli obiettivi.
Qualche numero in sintesi tratto dal bilancio sociale:
• 4 sedi operative (Matera, Potenza, Bari, Milano)
• 1417 dipendenti e collaboratori
• 31 anni età media
• 75% donne
• 1400 postazioni installate presso le varie sedi
• 1980 numero colloqui di selezione nel 2010 (15.277 dall’inizio)
• 62852 ore di formazione (308.235 dall’inizio)
• 26,4 milioni di fatturato nel 2010
• 992 questionari dell’indagine di clima per il monitoraggio della soddisfazione interna
• Oltre 170 “bonus matrimoni e figli” erogati dal 2007 in busta paga ai dipendenti in questi due particolari e lieti eventi della loro vita
• circa 180 bambini partecipanti alla 5 edizione della Festa della mamma che lavora
• 1.500 copie della newsletter aziendale distribuite mensilmente (oltre 80.000 in totale)
Il bilancio sociale, nella sua prima edizione realizzata in occasione dei 10 anni, si offre come strumento dinamico che non solo fotografa quanto prodotto e concluso ma che prefigura un cammino prospettico, implicando un impegno – anche etico – che si desidera continuare a perseguire anche nei prossimi anni.
Per massimizzare le opportunità di condivisione dei contenuti del bilancio sociale accrescendo il grado di diffusione dello stesso – e quindi per favorire un dialogo e un confronto con gli interlocutori intenso e costruttivo – si è immaginata la restituzione di questo documento in occasione della convention per il decennale dell’azienda che si terrà il 1 luglio presso la Cava Parco Scultura La Palomba, in un contesto che consente la massima partecipazione e il coinvolgimento di tutti gli stakeholders. La convention sarà anche quest’anno aperta ad una platea ampia, con numerosi ospiti ai quali si desidera aprire il mondo Datacontact per far sì che sia da essi letto e conosciuto per quello che è ma anche con una maggiore carica di simpatia, affettività e vicinanza, grazie al protagonismo interpretato e messo in scena da chi è ogni giorno anima e motore di questa azienda.