La proroga di un anno del contratto di Telecom a Datacontact per costruire un percorso di tutela dei lavoratori. E’ questa la richiesta che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha formulato in mattinata al presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, al termine di un incontro sulla vertenza che interessa la società materana.
“E’ necessario – ha detto De Filippo – che Telecom garantisca parità di trattamento nei confronti di tutte le società che forniscono servizi. Per tale motivo – ha aggiunto il Presidente – sarebbe anche auspicabile l’apertura di un tavolo istituzionale centrale, presso il quale monitorare con trasparenza il percorso di riorganizzazione e internalizzazione annunciato da Telecom. La Regione Basilicata intende tutelare le professionalità acquisite dai lavoratori di Datacontact – ha concluso De Filippo – per questo motivo confidiamo nella disponibilità di Telecom nell’individuare tutte le soluzioni possibili per garantire un futuro ai lavoratori”.
All’incontro, oltre ai vertici di Datacontact, hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori Pittella e Viti, i consiglieri regionali Braia, Falotico e Santochirico, il direttore generale della presidenza della Giunta regionale Nardozza e il sindaco di Matera Adduce.
Vertenza Datacontact, nota dell’azienda dopo l’incontro in Regione
Nel corso dell’incontro tenuto in data odierna presso la Presidenza della Regione Basilicata la direzione aziendale ha rappresentato agli interlocutori istituzionali presenti e ai delegati di Telecom Italia le difficoltà connesse al mantenimento dei posti di lavoro in scadenza il 31 maggio prossimo, in virtù della proposta di proroga del contratto in essere limitata a soli 4 mesi.
Il Governo regionale, preso atto delle oggettive difficoltà rappresentate, si è fatto promotore nei confronti del committente di iniziative volte a tutelare il mantenimento degli attuali assetti occupazionali garantendo al contempo la parità di trattamento tra i fornitori dei servizi oggetto del contratto. A tal fine, e per tracciare le prime linee di tale percorso, il Governo regionale ha chiesto alla società committente di prorogare il contratto in essere per 12 mesi, nel corso dei quali sarà studiata ogni opportuna iniziativa che consenta alla Datacontact di operare serenamente e nel contempo di soddisfare le aspettative della platea dei lavoratori, attualmente a termine, interessati alla vertenza. Il
Presidente ha altresì auspicato l’avvio di un tavolo istituzionale nazionale che monitori l’andamento delle commesse ed il piano di riorganizzazione di Telecom Italia, per i riflessi che lo stesso può avere sulla distribuzione delle attività nelle varie aree del Paese.
La società Datacontact prende atto dell’impegno profuso dall’Ente Regione per un esito positivo della vertenza ed auspica, nelle prossime ore, l’individuazione di una soluzione tecnica che consenta il raggiungimento del comune obiettivo di salvaguardia dei posti di lavoro.
Direzione Datacontact
Vertenza Datacontact, Consigliere regionale Luca Braia: “Cauto ottimismo”
Cauto ottimismo è il personale giudizio che ritengo si possa trarre dall’apertura del tavolo avvenuto oggi tra l’azienda Datacontact, la principale committente Telecom Italia e la Regione Basilicata .
Dobbiamo compiere ogni sforzo utile per garantire il futuro possibile agli oltre 400 lavoratori coinvolti, quasi tutti ancora non stabilizzati e comunque percettori di un reddito che al giorno d’oggi è veramente merce tanto preziosa quanto rara non solo in Basilicata.
Incoraggiante è stata la dichiarata disponibilità dell’azienda Telecom a portare da 4 mesi a 1 anno la proroga del contratto di sevizio assistenza telefonica 118 , interlocutoria invece la posizione dei vertici intervenuti all’incontro sulla quantificazione dei volumi di traffico utili da veicolare su Matera per giustificare la tenuta dell’attuale livello occupazionale in carico alla Datacontact ed in grado di incrociare l’impegno di quest’ultima a cominciare il percorso di trasformazione dei contratti in essere a tempo indeterminato .
seguiremo l’evoluzione e la coerenza degli impegni presi dalle aziende Telecom e DATACONTACT e tutela del sistema economico lucano, dei lavoratori e delle relative famiglie coinvolte.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Matera 29 maggio 2012 – Riportiamo di seguito la nota integrale con cui l’Ugl replica alle accuse riportate nel comunicato diffuso dalla Cgil sulla vertenza Datacontact.
Datacontact, Ugl: “Polemiche non servono, si pensi a tutelare lavoratori”
“Le polemiche non servono a tutelare i lavoratori, ma solo a generare inutile confusione e allarmismo”. Lo dichiarano il segretario regionale dell´Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, e il segretario provinciale dell´Ugl Matera, Luigi D´Amico, in merito alla vertenza Datacontact e giudicando “gratuite ed inaccettabili le accuse formulate da alcune organizzazioni sindacali nei confronti dell´Ugl. Il nostro sindacato ha sempre operato con grande senso di responsabilità, sottoscrivendo nel 2007 un accordo che ha garantito ai lavoratori una continuità occupazionale senza ricorrere a contratti di
lavoro estremamente precari. Inoltre tutte le intese siglate dal nostro sindacato vengono sottoposte democraticamente al giudizio dei lavoratori nelle numerose assemblee sindacali organizzate in Datacontact. “Come primo sindacato in azienda e quarta organizzazione sindacale in Italia, firmataria di tutti i principali contratti collettivi nazionale di settore,- aggiungono – abbiamo sempre operato a tutela di chi lavora e siamo convinti che polemiche di questo tipo creano solamente confusione, in un momento in cui occorre, invece, quel senso di responsabilità che l´Ugl questo lo ha sempre dimostrato con i fatti”. “Ora bisogna – concludono – solo tutelare i lavoratori visto che Telecom Italia non può più assicurare quelle commesse che erano alla base degli accordi sottoscritti in precedenza. Ecco perché auspichiamo che nell´incontro odierno in Regione tutte le parti si confrontino fattivamente per raggiungere quello che dovrebbe essere l´unico obiettivo del sindacato: dare risposte immediate e concrete”.
Ugl Basilicata
Matera 28 maggio 2012 – Vertenza Datacontact, interviene la Cigl con una nota congiunta sottoscritta da Alessandro Genovesi Cgil Basilicata e da Manuela Taratufolo per Cgil Matera: “Salvare l’occupazione prima di tutto, ma che sia l’occasione per dare veramente stabilità e diritti ai lavoratori del call center materano”. Riportiamo di seguito la nota integrale di Cgil inviata alla nostra redazione.
La vicenda Datacontact mette in luce tutte le contraddizioni di un modello di impresa e di un settore – quello dei call center per i servizi telefonici – dove il dumping contrattuale la fa da padrone. E Datacontact è, alla fine, vittima di se stessa.
Non è in discussione l’impegno della CGIL per difendere l’occupazione nel materano: tanto è che ci dichiariamo pronti a sostenere, tanto in Basilicata quanto a Roma, l’esigenza che la commessa Telecom venga prorogata in maniera stabile e duratura. Ma sarebbe però utile che questa emergenza fosse l’occasione acchè l’azienda impari dai propri sbagli e li corregga.
La storia di Datacontact è infatti la storia di un’impresa che, mentre il resto dei grandi competitor (da Datel Telic in Calabria ad Almaviva a Visiant a Comdata, solo per citare i principali call center in outsourcing di Italia, con numerosi sedi al Sud) applicava correttamente la circolare Damiano, stabilizzando a tempo indeterminato i propri dipendenti, sottoscrivendo e applicando accordi e contratti collettivi firmati da CGIL CISL UIL (del commercio o delle telecomunicazioni), rispettando profili, orari, inquadramenti, minimi salariali, essa preferiva invece sottrarsi a tali impegni, determinando a sfavore dei lavoratori, con la complicità di un sindacato ultra minoritario nel paese (nelle aziende di telecomunicazioni l’UGL è il 5° sindacato così come nei servizi), condizioni contrattuali inferiori a quelle applicate in tutta Italia, operando un dumping verso i principali concorrenti e spingendo al ribasso il valore delle commesse Telecom in tutta Italia.
I lavoratori, ricattati da una condizione di bisogno, hanno accettato trattamenti economici inferiori e una riduzione di diritti rispetto invece ai propri colleghi, dipendenti di tutte le altre principali aziende che hanno operato nel rispetto dei CCNL di settore e della circolare Damiano.
Le stesse relazioni sindacali sono state viziate dalla volontà di escludere un’interlocuzione con CGIL CISL UIL, tranne riscoprire il valore dei tavoli istituzioni, del confronto con sindacati e Regione nel momento del bisogno. Denunciando – su questo ha ragione Datacontact – il rischio che a muovere la volontà di Telecom sia non la ricerca di qualità, ma l’individuazione di nuovi partner commerciali che, per agevolazioni fiscali per le nuove imprese e condizioni contrattuali inferiori, possano far risparmiare ulteriormente il grande committente telefonico.
Ma è stato proprio tale “modello di competizione” ad essere usato, per anni, dall’azienda materana.
Ci auguriamo pertanto, e non ci sottrarremo da subito a mobilitarci, che tale processo si arresti a tutela, oggi, dei lavoratori di Matera che sono le vere vittime di un modello di impresa discutibile e di un mercato dei servizi sempre più caratterizzato dal ricorso al massimo ribasso. Auspichiamo, anzi lo rivendichiamo, che già domani si possa però finalmente giungere ad una immediata stabilizzazione dei lavoratori di Datacontact e all’applicazione di un vero contratto collettivo nazionale di lavoro nonchè di un vero contratto collettivo aziendale di migliore favore così come già accade nel resto del Paese.
Riteniamo che tale duplice obiettivo (non applicazione del massimo ribasso nelle commesse e reale stabilizzazione dei lavoratori impegnati nel call center materano) riguardi non solo CGIL CISL UIL ma anche le Istituzioni: difendere l’occupazione è prioritario, ma bisogna fare in modo che essa sia anche dignitosa. Questo aspetto è altrettanto fondamentale e irrinunciabile.
Alessandro Genovesi Cgil Basilicata
Manuela Taratufolo, Cgil Matera