Il 31 dicembre scade una commessa di Telecom Italia gestita da Datacontact a Matera che garantisce occupazione a 400 lavoratori. Telecom non intende rinnovare il contratto e così 400 persone rischiano di restare a casa. Per scongiurare i licenziamenti il governatore della Regione Basilicata ha chiesto al Prefetto di convocare un tavolo con la partecipazione dell’azienda, dei sindacati e dei rappresentanti di telecom. Ad attendere l’esito della seduta fiume che è partita intorno alle 17 centinaia di lavoratori che mostravano un cartello liberamente ispirato alla strage parigina di Charlie Hebdo, personalizzata in “Io sono Datacontact”. In Prefettura il clima non è certamente natalizio, nonostante a pochi metri di distanza si fanno le prove tecniche per festeggiare il capodanno su Rai Uno con lo show “L’anno che verrà”. Un anno che appare molto difficile da affrontare per i 400 lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. L’azienda, rappresentata dalla presidente Laura Tosto e dalla vice presidente Rosella Tosto, non può ricorrere agli ammortizzatori sociali, nè a contratti di solidarietà. Il prefetto Antonella Bellomo e il capo di Gabinetto Francesco D’Alessio discutono al tavolo con una nutrita rappresentanza sindacale di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Ci sono Rosselli, Delicio, Falotico, Vaccaro, Filotico, Giordano, Viggiano, Taratufolo e Amatulli. Il legale che difende i lavoratori è l’avvocato Chietera. La Regione Basilicata è rappresentata dall’assessore Braia ma per sostenere la vertenza sono presenti anche la deputata Antezza, il senatore Latronico e il senatore Vico. La Telecom in Prefettura è rappresentata da Giorgio Uricchio e Paolo Di Bartolomei mentre al telefono sono intervenuti il responsabile relazioni industriali Onofrio Capogrosso e il responsabile ufficio acquisti Renato Guerini. Da Telecom – come ribadisce il Prefetto di Matera – sono arrivate quattro proposte diverse mentre noi chiediamo che sia concessa una proroga di tre mesi con la tenuta dei livelli occupazionali per avviare un tavolo al Mise e definire in quella sede il futuro di questi 400 lavoratori, ovviamente con l’intenzione di trovare un nuovo fornitore che possa proseguire il lavoro garantito in questi anni da Telecom a Datacontact.
Alle 20.30 i rappresentanti di Telecom annunciano che la proposta del Prefetto e’ stata accettata. I volumi telefonici saranno garantiti nel mese di gennaio mentre ci potrebbe essere un calo fisiologico a febbraio e marzo ma in ogni caso i 400 posti di lavoro sono tutelati in attesa di definire la vertenza al Mise.
Michele Capolupo
VERTENZA DATACONTACT, NOTA DELL’AZIENDA MATERANA
Quattro ore di serrato confronto per arrivare ad un risultato che non soddisfa nessuno, che trasla
di pochi giorni l’esplosione di una problematica complessa e che rischia di compromettere il futuro
lavorativo di una comunità aziendale composta da circa 1300 giovani lavoratori.
Il tavolo di crisi, richiesto dalla Presidenza della Giunta Regionale di Basilicata e prontamente
attivato nel pomeriggio di ieri dal Prefetto di Matera, Sua Eccellenza Dott.ssa Antonella Bellomo, ha
visto uniti i vertici istituzionali locali, parlamentari, quattro sigle sindacali e l’azienda nella richiesta
a Telecom Italia di riconsiderare le sue posizioni in merito alla volontà di non proseguire il rapporto
di collaborazione in essere per la gestione del servizio 119 TIM, nella sede di Matera, oltre la
naturale scadenza del contratto prevista al 31 dicembre 2015.
La presunta violazione del codice etico del committente Telecom Italia, contro la quale Datacontact
ha in più occasioni fornito evidenze della sua assoluta buona fede e delle azioni di riassetto
societario ed organizzativo, che in altri importanti relazioni commerciali con committenti anche di
maggiore calibro della società di telecomunicazioni sono state considerate congrue per garantire la
onorabilità oltre che l’efficienza ed efficacia nella conduzione operativa delle attività di contact
center, continua ad essere contestata dalla nostra società con la richiesta di riapertura di un tavolo
di confronto committente-fornitore, già prospettata in due formali occasioni senza ottenere alcuna
risposta da parte di Telecom Italia.
La soluzione fortemente richiesta dalle istituzioni locali dopo un serrato confronto, in cui le
posizioni di Telecom Italia espresse dai rappresentanti della società intervenuti in loco e in
audioconferenza sono parse tra loro contraddittorie, ovvero la garanzia di una proroga contrattuale
di tre mesi che garantisca l’intera platea dei lavoratori coinvolti, in attesa della convocazione di un
tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico con il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, non è sufficiente per Datacontact a contenere il grido di allarme lanciato con
la richiesta di apertura del tavolo di crisi. Il rischio concreto che l’interruzione della commessa
Telecom Italia, condotta con brillanti risultati quali-quantitativi in undici anni di servizio, possa
compromettere il complessivo equilibrio organizzativo dell’azienda, che occupa tra Basilicata e
Puglia oltre 1.300 unità, non consente di abbassare la guarda e giammai di considerare chiusa la
vicenda.
Saranno, le prossime, giornate di intenso lavoro con l’unico obiettivo di salvaguardare un
patrimonio di competenze e professionalità in cui l’azienda ha sin dall’inizio fortemente creduto e
per le quali ha continuamente investito, valorizzando il territorio sempre e a prescindere, anche
quando le tendenze del mercato portavano la gran parte degli imprenditori del settore a scegliere,
per opportunità ed incentivi, altri ambiti territoriali. Ci si batterà, in tutte le sedi e con il supporto,
già concretamente manifestato, delle istituzioni locali e nazionali e di tutte le rappresentanze
sindacali, per non depauperare questo patrimonio intangibile di grande valore che non può essere
svenduto.
VERTENZA DATACONTACT, NOTA LATRONICO
“Nella vertenza che oppone Telecom alla società materana Datacontact e che rischia di compromettere il lavoro di oltre 400 lavoratori, oltre che gli assetti di un’azienda che ha meritato e continua a meritare la fiducia di grandi operatori nazionali, auspichiamo una riconsiderazione della posizione espressa da Telecom orientata a rescindere il rapporto contrattuale con Datacontact”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico ( Cor ) partecipando all’incontro in Prefettura a Matera. “Non sfugge a Telecom che Datacontact rappresenta una realtà aziendale con i requisiti operativi e formali per potere svolgere ed assumere nuove commesse ,con un patrimonio di abilità e di competenze che sarebbe un peccato disperdere. In un momento così difficile per il tessuto produttivo della regione espellere dai fornitori Telecom un gruppo aziendale che ha mostrato di avere capacita’ operative e professionali, e’ uno scenario da evitare. Auspichiamo una riconsiderazione delle posizione da parte di Telecom per assicurare continuità contrattuale ai lavoratori e prosecuzione del lavoro all’azienda materana”.
VERTENZA DATACONTACT: CASTELLUCCIO (FI), IMPEGNO CONSIGLIO E GIUNTA SINO A CONCLUSIONE DEFINITIVA
“Come è accaduto in Consiglio Comunale a Matera con l’approvazione di un ordine del giorno proposto dal consigliere Augusto Toto anche il Consiglio Regionale deve impegnare la Giunta ad intensificare ogni sforzo sino a quando la vertenza Datacontact non sarà arrivata ad una conclusione definitiva con il definitivo mantenimento dell’attività e di tutti i posti di lavoro a Matera”: lo sostiene il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi).
“L’accettazione da parte di Telecom di una proroga di 90 giorni della commessa, con volumi confermati per tutto il mese di gennaio e variabile nei mesi di febbraio e marzo, in attesa di conoscere il nuovo imprenditore – commenta Castelluccio – non ci fa stare tranquilli. Bisogna stanare il management Telecom da ogni ambiguità costringendolo ad un confronto senza alibi e senza pretesti. Quello stesso management Telecom che, secondo una chiara strategia di “ritiro” dalla Basilicata, proprio nella giornata di ieri non ha rinnovato una commessa alla società Sielte mettendo a rischio una trentina di posti di lavoro dopo aver già provocato lo smantellamento nel Materano di uffici Sielte e di altre società appaltatrici.
Al punto in cui è giunta la vertenza Datacontact – continua il consigliere regionale di Forza Italia – ci preoccupa la proposta Telecom di un assorbimento delle maestranze, ma solo in parte, quantificabile in circa la metà degli attuali livelli occupazionali che sono costituiti da professionalità, esperienze pluriennali, capifamiglia, giovani e non, che hanno legato la propria vita a quella dell’azienda, da sempre un simbolo della Matera produttiva. Se è lo stesso prefetto di Matera Bellomo, a cui va il riconoscimento di alto impegno istituzionale profuso, a definire l’atteggiamento di Telecom paragonabile ad “un’azienda che parla quattro lingue diverse, è evidente che lo stato confusionale di Telecom va superato con tutti gli attori istituzionali, politici e sociali in campo. Non vogliamo sentire parlare di ammortizzatori sociali tanto più – afferma Castelluccio – perché è una strada impraticabile nelle attuali condizioni. Si pone a questo punto la necessità di un passo diretto del Presidente Pittella per il rispetto di precedenti accordi da lui raggiunti il 22 dicembre scorso facendo pesare anche i servizi che la Regione paga a Telecom e la sua interlocuzione istituzionale con il Governo Renzi”.
VERTENZA DATACONTACT, NOTA UGL: “GRANDE DELUSIONE DA INCONTRO IN PREFETTURA”
“Dura e incalzante è stata la nostra ferma, secca presa di posizione con grande insoddisfazione dell’esito interlocutorio dell’incontro sulla vertenza Datacontact consumatosi in Prefettura di Matera con dirigenti della committente Telecom. L’Ugl ha fortemente chiesto e ritenuto che da Telecom ci fosse il prosieguo di un confronto ‘a bocce ferme’ per avviare una trattativa per mantenere i posti di lavoro, tutti”.
E’ quanto hanno affermato il segretario nazionale dell’Ugl terziario Bonelli Cristiano che unitamente al segretario provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano, Brunella Filotico segretario provinciale della federazione e la Rsu Ugl aziendale, hanno preso parte al tavolo di crisi, richiesto dalla presidenza della Giunta Regionale di Basilicata e prontamente attivato dal Prefetto di Matera, Sua Eccellenza Dott.ssa Antonella Bellomo.
“Ci ha visto tutti uniti nella richiesta a Telecom Italia di riconsiderare le sue posizioni in merito alla volontà di non proseguire il rapporto di collaborazione in essere per la gestione del servizio 119 TIM, nella sede di Matera, oltre la naturale scadenza del contratto prevista al 31 dicembre 2015. Tante sono le vertenze occupazionali che seguiamo in Basilicata – proseguono i segretari Ugl – ma uno scenario così scadente di confronto e di relazioni sindacali non si è mai visto negli anni. Le posizioni di Telecom Italia espresse dai 4 rappresentanti della società sono state sempre tra loro contraddittorie, ovvero in confusione tra loro stessi su quanto l’Ugl chiedeva ossia, la garanzia di una proroga contrattuale di tre mesi all’intera platea dei lavoratori coinvolti con la prestazione al 100% ed in attesa della convocazione di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico con il coinvolgimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’accettazione da parte di Telecom di una proroga di 90 giorni della commessa, con volumi confermati per tutto il mese di gennaio e variabile nei mesi di febbraio e marzo, in attesa di conoscere il nuovo imprenditore, per l’Ugl non è per nulla soddisfacente. Ricordiamo a Telecom ed in primis al suo A.D. Marco Patuano che nel piano strategico 2015-2017 scrivano anche per Matera un nuovo, straordinario capitolo poiché i dipendenti Datacontact sono costituiti da professionalità, esperienze pluriennali, capifamiglia, giovani e non, che hanno legato la propria vita a quella dell’azienda, da sempre un simbolo della Matera produttiva. Un grazie del tavolo l’Ugl lo ritiene opportuno inviare al prefetto di Matera Bellomo, a cui va il riconoscimento di alto impegno istituzionale profuso, nel definire anch’Essa l’atteggiamento di Telecom paragonabile ad ‘un’azienda che parla quattro lingue diverse’. L’Ugl – concludono i segretari – si batterà affinché dal territorio materano non si perda neppure un solo posto di lavoro”.
La fotogallery della riunione in Prefettura per la vertenza Datacontact (foto www.SassiLive.it)
Con tutto il rispetto per i lavoratori della Datacontact, ma quei cartelli trovo che siano una forzatura del tutto fuori luogo. Se la potevano risparmiare…