Matera 29 maggio 2012 – In attesa di conoscere l’esito dell’incontro in corso di svolgimento presso la Regione Basilicata riportiamo di seguito la nota integrale con cui l’Ugl replica alle accuse riportate nel comunicato diffuso dalla Cgil sulla vertenza Datacontact.
Datacontact, Ugl: “Polemiche non servono, si pensi a tutelare lavoratori”
“Le polemiche non servono a tutelare i lavoratori, ma solo a generare inutile confusione e allarmismo”. Lo dichiarano il segretario regionale dell´Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, e il segretario provinciale dell´Ugl Matera, Luigi D´Amico, in merito alla vertenza Datacontact e giudicando “gratuite ed inaccettabili le accuse formulate da alcune organizzazioni sindacali nei confronti dell´Ugl. Il nostro sindacato ha sempre operato con grande senso di responsabilità, sottoscrivendo nel 2007 un accordo che ha garantito ai lavoratori una continuità occupazionale senza ricorrere a contratti di
lavoro estremamente precari. Inoltre tutte le intese siglate dal nostro sindacato vengono sottoposte democraticamente al giudizio dei lavoratori nelle numerose assemblee sindacali organizzate in Datacontact. “Come primo sindacato in azienda e quarta organizzazione sindacale in Italia, firmataria di tutti i principali contratti collettivi nazionale di settore,- aggiungono – abbiamo sempre operato a tutela di chi lavora e siamo convinti che polemiche di questo tipo creano solamente confusione, in un momento in cui occorre, invece, quel senso di responsabilità che l´Ugl questo lo ha sempre dimostrato con i fatti”. “Ora bisogna – concludono – solo tutelare i lavoratori visto che Telecom Italia non può più assicurare quelle commesse che erano alla base degli accordi sottoscritti in precedenza. Ecco perché auspichiamo che nell´incontro odierno in Regione tutte le parti si confrontino fattivamente per raggiungere quello che dovrebbe essere l´unico obiettivo del sindacato: dare risposte immediate e concrete”.
Ugl Basilicata
Matera 28 maggio 2012 – Vertenza Datacontact, interviene la Cigl con una nota congiunta sottoscritta da Alessandro Genovesi Cgil Basilicata e da Manuela Taratufolo per Cgil Matera: “Salvare l’occupazione prima di tutto, ma che sia l’occasione per dare veramente stabilità e diritti ai lavoratori del call center materano”. Riportiamo di seguito la nota integrale di Cgil inviata alla nostra redazione.
La vicenda Datacontact mette in luce tutte le contraddizioni di un modello di impresa e di un settore – quello dei call center per i servizi telefonici – dove il dumping contrattuale la fa da padrone. E Datacontact è, alla fine, vittima di se stessa.
Non è in discussione l’impegno della CGIL per difendere l’occupazione nel materano: tanto è che ci dichiariamo pronti a sostenere, tanto in Basilicata quanto a Roma, l’esigenza che la commessa Telecom venga prorogata in maniera stabile e duratura. Ma sarebbe però utile che questa emergenza fosse l’occasione acchè l’azienda impari dai propri sbagli e li corregga.
La storia di Datacontact è infatti la storia di un’impresa che, mentre il resto dei grandi competitor (da Datel Telic in Calabria ad Almaviva a Visiant a Comdata, solo per citare i principali call center in outsourcing di Italia, con numerosi sedi al Sud) applicava correttamente la circolare Damiano, stabilizzando a tempo indeterminato i propri dipendenti, sottoscrivendo e applicando accordi e contratti collettivi firmati da CGIL CISL UIL (del commercio o delle telecomunicazioni), rispettando profili, orari, inquadramenti, minimi salariali, essa preferiva invece sottrarsi a tali impegni, determinando a sfavore dei lavoratori, con la complicità di un sindacato ultra minoritario nel paese (nelle aziende di telecomunicazioni l’UGL è il 5° sindacato così come nei servizi), condizioni contrattuali inferiori a quelle applicate in tutta Italia, operando un dumping verso i principali concorrenti e spingendo al ribasso il valore delle commesse Telecom in tutta Italia.
I lavoratori, ricattati da una condizione di bisogno, hanno accettato trattamenti economici inferiori e una riduzione di diritti rispetto invece ai propri colleghi, dipendenti di tutte le altre principali aziende che hanno operato nel rispetto dei CCNL di settore e della circolare Damiano.
Le stesse relazioni sindacali sono state viziate dalla volontà di escludere un’interlocuzione con CGIL CISL UIL, tranne riscoprire il valore dei tavoli istituzioni, del confronto con sindacati e Regione nel momento del bisogno. Denunciando – su questo ha ragione Datacontact – il rischio che a muovere la volontà di Telecom sia non la ricerca di qualità, ma l’individuazione di nuovi partner commerciali che, per agevolazioni fiscali per le nuove imprese e condizioni contrattuali inferiori, possano far risparmiare ulteriormente il grande committente telefonico.
Ma è stato proprio tale “modello di competizione” ad essere usato, per anni, dall’azienda materana.
Ci auguriamo pertanto, e non ci sottrarremo da subito a mobilitarci, che tale processo si arresti a tutela, oggi, dei lavoratori di Matera che sono le vere vittime di un modello di impresa discutibile e di un mercato dei servizi sempre più caratterizzato dal ricorso al massimo ribasso. Auspichiamo, anzi lo rivendichiamo, che già domani si possa però finalmente giungere ad una immediata stabilizzazione dei lavoratori di Datacontact e all’applicazione di un vero contratto collettivo nazionale di lavoro nonchè di un vero contratto collettivo aziendale di migliore favore così come già accade nel resto del Paese.
Riteniamo che tale duplice obiettivo (non applicazione del massimo ribasso nelle commesse e reale stabilizzazione dei lavoratori impegnati nel call center materano) riguardi non solo CGIL CISL UIL ma anche le Istituzioni: difendere l’occupazione è prioritario, ma bisogna fare in modo che essa sia anche dignitosa. Questo aspetto è altrettanto fondamentale e irrinunciabile.
Alessandro Genovesi Cgil Basilicata
Manuela Taratufolo, Cgil Matera
Matera, 24 maggio 2012 – Su richiesta del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si è tenuto stamane, in municipio un incontro con Rossella e Laura Tosto, vicepresidenti di Datacontact, per conoscere da vicino le preoccupazioni espresse dall’azienda in merito al mantenimento degli attuali livelli occupazionali e al rischio di chiusura della sede di Matera.
Nel corso dell’incontro le rappresentanti di Datacontact, in particolare, hanno evidenziato i successi maturati negli ultimi anni dall’azienda che, tuttavia, rischiano di essere vanificati nell’arco di poco tempo a causa dell’incertezza che si è venuta a determinare per l’ulteriore proroga chiesta da un’importante compagnia telefonica il cui contratto triennale era scaduto il 31 dicembre del 2011 e poi prorogato fino al 31 maggio 2012. L’ulteriore proroga chiesta dalla compagnia di telecomunicazioni fino al 30 settembre 2012, vale a dire per quattro mesi e alle stesse condizioni contrattuali, risulta impraticabile per l’azienda con l’attuale assetto operativo. L’obiettivo della graduale stabilizzazione dei lavoratori diventerebbe complicato da raggiungere in presenza di proroghe temporalmente limitate delle commesse. Una situazione che metterebbe a rischio l’occupazione dei circa 400 addetti che lavorano per questa commessa con conseguente chiusura della sede di Matera.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, si è detto “profondamente preoccupato per il futuro dell’azienda e, in particolare, dei lavoratori soprattutto in considerazione della pesante crisi economica che il territorio sta vivendo in questo periodo”. Il sindaco già nella mattinata di ieri si era premurato di telefonare al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, per sollecitare un suo intervento anche per la sua autorevole relazione con il Governo e già nei prossimi giorni si terrà un incontro per approfondire tutte le questioni sul campo riguardanti questa vertenza.
“Ci preoccupa molto – afferma Adduce – il futuro dell’azienda e dei lavoratori. Continueremo a seguire con la massima attenzione tutta la vertenza non facendo mai venire meno il nostro sostegno perché si eviti a tutti i costi la chiusura della sede di Matera di Datacontact e si riesca a mantenere gli attuali livelli occupazionali”.
Clicca qui per consultare la pagina aperta su SassiLive.it per la vertenza Datacontact
A mio avviso, la proposta di rinnovo così limitata nel tempo da parte della Telecom può essere dipesa dal fatto che il committente non è soddisfatto delle prestazioni fornite da Datacontact…infatti, lavoratori sottopagati e con contratti precari e scandalosi, come volete che lavorino?
Mi sembra strano che la Telecom, qualora avesse ricevuto da Datacontact un servizio accettabile, rilanci con 2 proposte di rinnovo di 6 e 4 mesi…la Telecom sta cercando alternative, mentre la risposta di Datacontact è quella di gridare aiuto a mamma politica, invece di fidelizzare e tranquillizare i dipendenti assumendoli con contratti degni di tale nome!
E Datacontact, ovviamente, piange miseria…chiedendo moneta agli Enti Locali, presi per la gola ricattati dalla messa in strada di numerosi lavoratori sfiduciati, sfruttati e taglieggiati!
Tosto, la tua faccia è come te…TOSTA!
concordo su tutto quello che hai scritto
Sottoscrivo, in attesa che si levino gli scudi di dipendenti che parlano di un’azienda rispettosa, seria, che paga bene e tutela i dipendenti (dimendicando che non siamo più in campagna elettorale). AHhahahahahahahahah!
Ma no dai! Non dite così! Li pagano benissimo, che ne sapete voi? Infatti leggete nell’articolo precedente in cui ho provato anche io a sostenere la vostra stessa tesi cosa mi ha risposto un certo “Dipendente”: mi ha detto che la maggior parte di loro ha un contratto a tempo indeterminato e guadagnano bene!
Purtroppo quando i dipendenti “adorano” il loro datore di lavoro come un dio è impossibile far loro notare ciò che noi da qui notiamo benissimo.
Ah, non credo che chiuderanno tutte le filiali di Datacontact, come mai?
Svegliatevi e toglietevi il prosciutto dagli occhi!!!!
Prima di parlare o sprecare tempo nel scrivere devi informarti:
1 il committente Telecom è soddisfatto delle prestazione che vengono fornite da Datacontact infatti è il migliore sui 3 per qualità
2 Telecom rilancia con 2 proposte di rinnovo di 6 e 4 mesi e ormai va avanti così da 8 anni quasi e non solo con Datacontact ma con tutti i 3 call center che hanno l’appalto con Telecom.. il motivo , a loro dire, e che sono in crisi e stanno tagliando al loro interno e di conseguenza anche all’esterno
3 Datacontact è tra i primi call center in tutta Italia per qualità!!!!
quindi prima di scrivere cose non vere informati….. e non ti fare portavoce di nessuno..
Dipendente, sicuro di non sbagliare nick? A mio avviso sembrerebbe più appropriato “Dirigente”!
Se telecom fosse soddisfatta rinnoverebbe la commessa, se non lo fa ci sarà un motivo.
Tranquillo “Dipendente”, tanto Datacontact è tutta una “grande famiglia”, quindi ora il paparino saprà come provvedere ai suoi figlioli che tanto lo stimano!
Qui nessuno si fa portavoce, chiunque dice la sua e basta. Noi la pensiamo così, tu sei libero di credere al tuo “paparino”.
ai miei cari ex colleghi e colleghe dl multiskill di datancotact….va tutta la mia solidarieta’..eh un grande in bocca al lupo…!!ero una di loro..eh nel cuore mi sento sempre parte di questa grande famiglia che tosto..il nostro mitico presedente ha creato negli anni..!! nei miei lunghi 5 anni a datacontact non mi sono mai sentita precaria..mai sfruttata e sottopagata…!! siete grandi..forza..
i dipendenti? ho la soluzione: quanti semafori ci sono a Matera? bene, se ci alternassimo in due turni, 6/14 e 14/22 a lavare i vetri per ognuno dei semafori, vi assicuro che guadagneremmo molto più di quella miseria… non è dignitoso? bhe, allora, come diceva mia nonna, il grasso è arrivato alla gola perchè, se con le pezze al c…, stiamo a guardare ciò che la gente reputa dignitoso…che dire…morite di fame, in fondo salverete la dignità 😉 . ovviamente ciò che vale per Tosto vale per tutti gli altri. Io avevo una rivista, Utility; per la crisi, le aziende non sono più disposte ad investire in pubblicità,, bene, ho chiuso e mi sono accollato i 13.000 euro di debito personalmente, non ho chiamato Adduce e neanche De Filippo…piuttosto che rivolgermi all’aiuto di coloro che ci hanno ridotti alla fame, farei il barbone sotto la metropolitana….per fortuna , tutti, sono giunti al capolinea 😉
@domenico …qualsiasi lavoro è dignitoso se la dignità è propria di cli lo svolge. A datacontact i dipendenti con contratto a termine, e sono la maggior parte dei dipendenti, guadagnano uno stipendo simile se non superiore a quelli di tanti loro simili. I dipendenti godono della 13esima e 14 esima. I pagamenti son osempre stati puntuali. Il clima aziendale ha sempre avuto un tren positivo tranne in questi ultimi giorni. Sfido chiunque ad essere calmo. In quanto ai commenti sui servizi offerti ognuno pensi ciò che vuole. TUTTI CHIAMANO I CALL CENTER ….altro che pulizie dei vetri
carissimo domenico se si fa riferimento ad adduce o de filippo e’ semplicemente xche ci sono circa 500 posti di lavoro in ballo quindi prima di parlare informati!
i posti di lavoro si tutelano con le scelte non con le elemosine. Io sono più informato di te, ma tu, impara.
@domenico “Io avevo una rivista, Utility; per la crisi, le aziende non sono più disposte ad investire in pubblicità,, bene, ho chiuso e mi sono accollato i 13.000 euro di debito personalmente”
BENE NOI NO….e se per salvare 418 posti di lavoro dobbiamo far lavorare le persone da noi stipendiate con le nostre tasse E SI PERCHè NOI DIPENDENTI LE TASSE LE DOBBIAMO PAGARE…allora che si diano una MOSSA tutti e si salvino NON solo tutti i posti di lavoro MA ANCHE LE FAMIGLIE DI QUEI POSTI..Io preferisco chi chiede AIUTO per mantenere il MIO POSTO DI LAVORO piuttosto che chiedere l’elemosina.PREFERISCO CHE IL MIO DATORE DI LAVORO FACCIA TUTTO CIò CHE è POSSIBILE FARE prima che IO DEBBA DIRE AI MIEI FIGLI CHE NON C’è DA MANGIARE A CASA….
Come al solito da buoni Materani quali siete non sapete far altro che gettare fango sugli altri!!!!!
1) chi vi ha detto di misere paghe in Datacontact?
2) chi vi ha parlato di sfruttamento?
3) perchè come al solito mettete di mezzo la campagna elettorale?
Ci sono famiglie che da 10 anni vivono grazie agli stipendi (dignitosi) di questa azienda, se poi guadagnare 1200 euro al mese per 8 ore di lavoro per voi è poco, chiedete quanto guadagna un dipendente Fiat!!!!!
Matera è una città bellissima ma non si può dire lo stesso del suo popolo!!!!!!!!!
Bravissimo la realtà è che i costi di ciascun dipendente sono giunti alle stelle e in loro comunque regna sempre il malcontento e allora le aziende grandi o piccole che siano tagliano il personale. Lo sfruttamento era una volta
ora se non rispetti le regole subito ti vedi controlli e denuncie.
A parte gli orrori grammaticali cui ho dovuto, ahimè, assistere (“e” congiunzione scritto “eh” oppure “denuncie” invece di “denunce”, ad esempio), mi accorgo come è facile per tanti parlare con la testa e, forse, anche la bocca altrui…
Capisco i dipendenti e sono solidale con loro, ma, leggendo quanto scritto nel comunicato CGIL, mi accorgo di non essere l’unico a pensarla così (vedi mio commento del 24.05)…
Non si può tirare la corda all’infinito!
UGL…sindacato padronale, più che dei lavoratori…