Il segretario provinciale di Uiltucs Uil Filippo Viggiano ha inviato una lettera alla società Datacontact per proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti. Di seguito le motivazioni contenute nella lettera.
Oggetto: proclamazione stato d’agitazione.
La scrivente organizzazione sindacale, a seguito dell’incontro avuto con l’azienda Datacontact in data 20 maggio 2014, ed avendo riscontrato la indisponibilità dell’azienda verso tutte le richieste fatte dal sindacato UILTUCS, con la presente
chiede
1) in primis il ritiro dell’accordo di 2° livello (pause di 10 minuti anziché di 15 minuti ogni 120 minuti di lavoro così come previsti art. 175 legge 81/2008) sottoscritto con il sindacato UGL, che riteniamo illegittimo in quanto sottoscritto in termini unilaterali e senza dare comunicazione alle altre OO.SS., firmatarie del contratto di Lavoro del Terziario e, nello specifico, alla UILTUCS legittimamente costituita nell’azienda Datacontact.
2) la necessità di riorganizzare i turni di lavoro in modo tale da renderli più omogenei e compatibili anche con le legittime esigenze dei lavoratori non residenti a Matera; nello specifico modificare l’attuale organizzazione dei turni che prevede pause di 4 ore tra il turno mattutino ed il turno pomeridiano, con notevoli disagi ai dipendenti ed alle loro esigenze di vita e familiari;
3) ove codesta Azienda, per motivi tecnico/organizzativi non può accogliere la richiesta di cui al punto che precede, riconoscere in favore dei dipendenti dei buoni pasto per l’attesa forzata, a cui gli stessi sono costretti tra il turno mattutino e quello pomeridiano o anche serale;
4) tenuto conto che nei periodi di maggior intensità dei carichi di lavoro, cosiddetti picchi di lavoro, i dipendenti sono chiamati a prestare attività lavorativa per complessive 48 ore settimanali anziché 40 ore, per i dipendenti con contratto di lavoro full-time, e per 36 ore anziché 30, ovvero 24 anziché 20, per i lavoratori con contratto di lavoro part-time, con conseguente riempimento della banca ore dei singoli dipendenti, chiede che ai lavoratori sia concesso di fruire, a loro richiesta e fatte salve esigenze aziendali, dei permessi maturati di cui alla banca ore – così come previsto dal CCNL di categoria nella misura quanto meno del 10% – e nei mesi di minore lavoro, la possibilità per i lavoratori che ne facciano richiesta, di fruire in maniera continua dei permessi per l’intera giornata lavorativa, sino allo svuotamento della banca ore e nei limiti percentuali sopra espressi;
5) chiede inoltre, nel caso di festività ricadente nella giornata di riposo che il lavoratore deve godere, che il riposo sia spostato o al giorno successivo a quello della festività o entro le due settimane dalla maturazione del diritto al riposo;
6) chiede di armonizzare il lavoro in termini più equi tra le varie fasi inbound e outbound.
7) ed infine che sia data ai lavoratori la possibilità di fare cambi turno nella misura pari agli spezzati programmati;
Pertanto, con la presente, la scrivente O.S. proclama lo stato di agitazione dei dipendenti di Datacontact di Matera adibiti alle attività di inbound, a cui farà seguito, qualora l’azienda mantenga la sua posizione di chiusura alle richieste avanzate dalla UILTUCS per conto dei dipendenti, ogni opportuna azione e/o intervento volto a garantire i diritti dei lavoratori.
Resta ferma ed intesa la disponibilità della scrivente a riprendere il confronto con l’azienda sulle questioni succitate.
Distinti saluti.
Il Segretario responsabile Filippo Viggiano
Ragazzi di Datacontact, un consiglio da un Padre di famiglia: tenetevi STRETTO QUESTO POSTO DI LAVORO. Dirò di piu, se c’è da sacrificarsi ber il bene dell’azienda non esitate a farlo, basta guardarsi in giro per notare la disperazione lavorativa che regna.
PS hai ragione in un periodo di così forte crisi, il lavoro bisogna tenerselo stretto però le aziende la devono finire di speculare sui diritti e la dignità dei lavoratori e a maggior ragione in questo caso dove i lavoratori sono giovani.
Caro PS scusami se te lo dico ma “da padre di famiglia” hai lanciato un messaggio pericoloso, è ovvio che nessuno deve lasciarsi sfuggire le poche opportunità lavorative che ci sono in giro (sopratutto a Matera) ma il fatto che ci sia poco lavoro non significa che i dipendenti debbano accettare qualsiasi condizione loro imposta da chi si arricchisce grazie alla loro fatica.
Tra l’altro i lavoratori dei call center sono tra i meno tutelati (assurdo visto il numero di call center in Italia) e quando i sindacati si svegliano anche per questa categoria non può che far piacere. Speriamo che le richieste vengano accolte….
tifoso materano sono d’accordo con te sul fatto che aclune aziende la devono finire di assumere comportamenti speculativi sui lavoratori. Teniamo però presente che una azienda sana, ( in questo periodo di crisi sono come le mosche bianche), deve la sua buona produttività grazie agli investimenti di chi rischia ed al senso di sacrificio dei suoi dipendenti. Queste sono due componenti che ,specialmente in questo periodo, devono necessariamente andare a braccetto. Ripeto parlo di aziende sane e per “sane” intendo dire anche responsabili, stessa dote richiesta anche dal lavoratore.
Mi meraviglio che un padre di famiglia dica queste cose !!! Proprio lui dovrebbe difendere la dignità di lavoratore dei figli !!! Il lavoro é importantissimo ma la dignità non ha prezzo !!! E poi se si vuole derogare il contratto si può discutere ma derogare la legge non si può fare !!! Si informi padre di famiglia !!!
Caro Nic il mio concetto, espresso in linea generale, non ti è stato per nulla chiaro. Sono il primo a difendere a con ogni forza i diritti legittimi dei lavoratori. Qui chiudo.
A me è chiarissimo il concetto !!! Fare sacrifici va bene ma farsi umiliare no !!! E io la questione la conosco benissimo !!! Quindi prima di esprimere concetti sconclusionati é meglio informarsi e capire la situazione !! E io non chiudo qui !!!