“Il nostro settore industriale uno dei migliori al mondo, è il primo ad essere disconosciuto e stressato da un potere politico ignorante e insensibile verso ciò che l’Italia è in grado di fare, di produrre e, anche, di dimostrare. L’assenza di vere politiche industriali ed interventi relativi a programmi per la reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori industriali colpiti da crisi stanno portando ad un sistema Nazionale che non garantirà sviluppo e benessere”.
Lo sostengono i segretari regionali dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “i dati Istat fotografano fatturato e ordinativi dell’industria in forte calo a gennaio 2015 con l’indice che segna una variazione del -5,5%. relativamente al mese dell’anno precedente. Per l’Ugl – aggiungono i sindacalisti – ciò è frutto di una mancata politica per lo sviluppo a imprese innovative e nei settori industriali strategici. In Basilicata tanto che regge il sistema solo perché c’è l’Fca di Melfi che ha investito nel territorio dando ossigeno all’industria automobilistica se pur, il governo Renzi non ha tutelato il made in Italy, tant’è che diversi colossi industriali sono già organizzati a lasciare definitivamente la regione e l’Italia essendo interessati a valorizzare le loro società e attività in territori dove le condizioni garantiscono un ruolo decisivo nello sviluppo della loro impresa. Bisogna frenare tutto ciò – concludono Giordano e Tancredi – intervenendo su scelte localizzative, produttive e di ricerca delle grandi imprese: la politica deve comprendere che l’efficienza, la rapidità, la certezza degli interventi a sostegno delle produzioni ad alta tecnologia sono ancora più rilevanti che nella generalità delle politiche industriali, dati i tempi molto serrati della concorrenza internazionale e la necessità di poter programmare in archi temporali ristretti e certi le scelte delle imprese”.