“L’incompiutezza dello sviluppo meridionale è espressa dallo squilibrio dei piatti della bilancia geografica: a un nord che stenta a mantenere il suo equilibrio si contrappone il sempre più insostenibile peso della situazione meridionale. L’Ugl Matera intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendo a meno delle risorse della Basilicata in una spirale senza fine quella che sta coinvolgendo l’economia del Sud Italia con la Basilicata che non fa eccezione. Allarmano i dati pubblicati dallo Svimez in relazione all’impatto della pandemia sull’occupazione al Sud. Nel 2020 i giovani inattivi sono arrivati al 36,1% contro il 18,6% nel Centro-Nord. Tra il 2008 ed il 2020, inoltre, l’occupazione risulta in calo nelle regioni meridionali come la Basilicata (-3%) e dove le categorie maggiormente colpite sono le donne e i giovani”.
E’ quanto è stato discusso in incontro tra Pino Giordano dell’Ugl Matera e il Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese.
“Per il sindacato Ugl, gli ultimi dati Svimez hanno messo in evidenza come, accanto a una crisi senza precedenti e a incapacità di sfruttare i fondi europei, ad aggravare la situazione oltre che alla crisi pandemica, ci sia la cattiva gestione dei Cofidi, consorzi che erogano finanziamenti alle aziende a tassi agevolati e offrono garanzie alle banche. Secondo il rapporto al Sud i Cofidi sono più piccoli e, a parità di grandezza, erogano meno garanzie, quindi sono più costosi e inefficienti. Solo con una loro riorganizzazione il territorio materano in primis, e tutto il Sud, può sfruttare le potenzialità che possiede e insieme a tutti gli altri strumenti uscire da questa crisi che a parere dell’Ugl – aggiunge Giordano – la nostra provincia sta pagando più cara di molte altre, tra aziende che chiudono, cassa integrazione e crisi della classe politica. Si è vittima di un sud sempre più malato in un’Italia a due velocità: impietosamente riteniamo di poter tratteggiare per il trascorso anno 2020 le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall’emigrazione, diventando sempre più vecchio, più povero e più solo. E’ prioritario prevedere un piano industriale per il Sud, e qui si chiedono progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente ma il nodo è proprio questo, monitorare tutto quello che produttivamente si avvia registrando i risultati affinché si producano reddito, lavoro e occupazione incoraggiando l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne, presupposto fondamentale per favorire la ripresa economica e la coesione partendo da Matera. Dignità, qualità e coerenza devono essere le parole chiave, l’Ugl è pronta per una nuova stagione da protagonisti invitando tutto il sindacato lucano a ritrovarsi insieme, con spirito costruttivo, essendo l’unico metodo per evitare di approfondire il solco tra sindacato e lavoratori. L’Ugl Matera – ha concluso Giordano ringraziando il Presidente della Provincia, Piero Marrese per la condivisione – ritiene di avere una chiara interpretazione della realtà, elemento che evidentemente è mancato a chi ha governato la Regione per trent’anni. L’Ugl è pronta, partendo da Matera e in tutta la Basilicata con uomini, idee e strutture ed è soprattutto aperto al confronto e in linea con una Regione che deve necessariamente ripartire”.