La perdurante crisi del settore editoriale si riverbera sempre più sul lavoro dei giornalisti che, loro malgrado, vedono compromesso il proprio futuro.
Quanto accade in Basilicata, in aziende di dimensioni ridotte, investe ormai anche i grossi e radicati gruppi nazionali. Per tali motivi non è più rinviabile l’approvazione di norme nazionali e regionali di sostegno al settore.
Sono alcuni dei concetti emersi a Potenza, nel corso di un incontro promosso dall’Assostampa Basilicata, con soggetti istituzionali e parlamentari, in occasione della giornata di mobilitazione promossa dalla Fnsi, per chiedere l’approvazione, in tempi rapidi, del disegno di legge di riforma dell’editoria.
Il presidente dell’associazione lucana della Stampa, Umberto Avallone, ha spiegato che “il ddl approvato dalla Camera deve essere migliorato negli aspetti più prettamente legati alla regolamentazione del sostegno pubblico. Ciò al fine di consentire sia la chiusura dei processi di ristrutturazione delle aziende, sia la loro ripresa”.
Per il vicepresidente di Assostampa Basilicata, Giuseppe Fiorellini “il ddl in esame dovrà scongiurare, nell’attuazione dei processi di digitalizzazione, il rischio di indebolimento del ruolo giornalistico. In questa direzione va anche l’impegno dell’Assostampa Basilicata per l’approvazione di una legge regionale che fornisca, all’editoria locale, strumenti complementari di rafforzamento del settore”.
“I giornalisti hanno subito pesanti ripercussioni – ha detto il presidente dell’Ordine regionale, Mimmo Sammartino. Una precarietà sempre più diffusa e giornali senza giornalisti indebolirebbero, ogni giorno di più, il diritto dei cittadini a essere correttamente informati”.
Sulla necessità di compensi adeguati e certificati si è soffermato invece uno dei componenti dell’esecutivo nazionale dell’Odg, Oreste Lo Pomo .
All’incontro erano presenti i parlamentari lucani, Roberto Speranza (Pd) e Vincenzo Folino (Si), e i consiglieri regionali Francesco Pietrantuono (Psi) e Giannino Romaniello (gruppo misto).
Messaggi di adesione sono giunti dall’onorevole Maria Antezza e dal senatore Salvatore Margiotta entrambi del Pd.
L’onorevole Mirella Liuzzi (M5S) ha infine inviato una nota nella quale è riassunta la posizione del Movimento Cinque Stelle che è quella di innalzare la qualità dell’informazione, anche attraverso l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.