Nella Conferenza delle Regioni di stamane si è approvata la posizione delle Regioni nei confronti della Commissione Europea per il periodo di programmazione 2014/2020 in merito alla cosiddetta carta di aiuti a finalità regionale, ovvero le regole per concedere aiuti alle imprese.
Nella trattativa con l’Unione Europea già si era piazzato un buon colpo. Nel “non paper” approvato come proposta dalla Commissione, infatti, si era raggiunto il mantenimento del criterio vigente di pre-designazione: le Regioni che, a seguito della revisione di metà periodo seguita nel 2011 erano ancora ammissibili alla deroga ex art. 107.3 a) ma che non soddisfano più il criterio per il periodo 2014-2020 sono pre-ammissibili nella loro interezza alla deroga ex art. 107.3 c) purché abbiamo un Pil inferiore al 90 per cento della media EU-27. Per l´Italia, la sola Basilicata rientra in questa categoria di regioni preammissibili così come lo era stata la Sardegna (regione a sviluppo economico) nel periodo 2007-2013.
“E’ il miglior risultato ottenibile ad oggi – sottolinea De Filippo – in caso di uscita della Basilicata dall’area delle Regioni convergenza. Le Regioni hanno riconosciuto alla Basilicata questo “diritto”, da noi fortemente richiesto”.
“Puntiamo a mantenere – prosegue il Presidente – una competitività elevata del territorio, anche rispetto ad altre realtà limitrofe, al meglio del possibile in base alle regole comunitarie. Significa che gli aiuti (finanziamenti, crediti d’imposta o altre forme appetibili) alle imprese potranno essere concessi con delle percentuali elevate. Non quelle, molto basse, delle regioni in area cosiddetta competività, cioè del nord. Affronteremo un periodo di transito nel ciclo di programmazione che ci condurrà al 2020. Come sempre non chiediamo privilegi, ma di poter concorrere come sistema regione alla pari degli altri sistemi regionali e poi dimostrare sul campo le nostre capacità”.
Siamo sempre tra le Regioni più povere d’Italia e De Filippo è contento!