Il presidente dell’associazione B&B di Matera Guido Libonati risponde alle dichiarazioni del sindaco De Ruggieri con cui aveva preannunciato controlli a tappeto con l’ausilio di forze dell’ordine per verificare lo stato in cui versano le piccole strutture ricettive di Matera.
Di seguito la nota integrale.
Lettera aperta
Gentile Sindaco Avv. Raffaello De Ruggieri,
leggo, con molto rammarico, il suo ennesimo attacco rivolto alle piccole strutture extralberghiere.
In qualità di presidente dell’Associazione B&B Matera, ritengo di dover porre alla sua attenzione alcune osservazioni:
Per iniziare, vorrei chiarire che io per primo, assieme a tutti gli associati, mi dichiaro contrario
all’abusivismo. Una delle ragioni per cui si è costituita l’Associazione è proprio la lotta a questo
fenomeno. La concorrenza sleale danneggia per primo chi opera nel massimo della legalità
sopportando il peso non indifferente della burocrazia e della pressione fiscale. Quello che faccio fatica a comprendere, però, è la ragione per la quale altri esempi di abusivismo, come le guide turistiche o gli ambulanti, in pieno centro storico e sotto gli occhi di tutti da anni, non vengano additati e denunciati, da parte di questa amministrazione, alla stessa maniera.
Da alcune sue affermazioni, si percepisce quasi un voler colpevolizzare le piccole strutture per
qualsiasi problematica riguardante la città: dall’incapacità di poter ospitare il G7 alla
sovrapproduzione di rifiuti ingombranti, alla mancanza di appartamenti in affitto.
L’unico risultato che mi pare si stia ottenendo è quello di aizzare i cittadini materani contro il
nemico sbagliato.
La realtà extralberghiera è ormai parte integrante dell’economia locale. Lavanderie industriali,
imprese edili, artigiani locali, ristoratori e tutte le attività economiche connesse all’indotto: cosa sarebbe di loro se dalla sera alla mattina Matera non potesse più contare sulla ricettività di b&b, affittacamere, case vacanza, agriturismi e ostelli? Probabilmente si ritornerebbe ai tempi in cui si era costretti ad abbandonare la propria terra per cercare fortuna altrove. Quello a cui stiamo assistendo ora, invece, è un ritornare nella propria città ed io ne sono l’esempio vivente. Tutto ciò che il turismo produce, interessa e contribuisce ad accrescere l’intera l’economia locale. Per quanto concerne la qualità dell’accoglienza (altra ragione per cui abbiamo costituito l’Associazione), la inviterei a comparare personalmente la destinazione Matera, con altre realtà sul territorio italiano. Se non erro, in una sua recente dichiarazione, citava il portale Trivago e le sue statistiche che ci posizionavano sul podio, in termini di qualità dell’accoglienza. Ora, invece? Cosa è cambiato?
Mi piacerebbe tanto conoscere la tipologia e l’entità dei disservizi che sono stati denunciati e
rapportarli con le centinaia di feedback positivi che l’extralberghiero materano riceve
quotidianamente. L’online reputation di b&b e case vacanza è paragonabile a quella degli hotel. Posso concordare con Lei in merito alla mancanza di esperienza di molti gestori di piccole attività ricettive, ma che colpa ne hanno se hanno appena cominciato?
Piuttosto che accusarli di mancanza di professionalità (e si potrebbe discutere all’infinito in merito a cosa debba essere definito professionale e cosa no) perché non si istituiscono dei corsi di formazione di gestione dell’accoglienza, senza discriminare chi non ha partita IVA? Mi creda, io sarei il primo docente e non avrei problemi a dare il mio contributo gratuitamente, al solo scopo di poter aiutare la mia città a crescere.
Per personale esperienza, invece, le dico che i visitatori con cui mi confronto quotidianamente,
evidenziano altro tipo di disservizio, come, ad esempio, montagne di spazzatura ogni 10 metri sulle strade di tutto il centro storico, chiese rupestri ed altre attrazioni (ex. Palombaro Lungo) chiuse sia in pausa pranzo che nei periodi infrasettimanali di bassa occupazione (un giorno mi piacerebbe anche sapere chi gestisce questi siti e che obblighi “contrattuali” abbia nei confronti del pubblico).
E ancora, l’impossibilità di poter effettuare un’escursione nella gravina (il mercato del trekking
cominciava a prendere piede, interessando soprattutto un target estero e in tanti restano delusi quando gli si comunica che l’unico modo per raggiungere il parco delle chiese rupestri è in auto – soprattutto se l’auto non ce l’hanno – o occasionalmente in autobus) oppure la precarietà del trasporto pubblico, sia urbano che extraurbano (è alquanto assurdo non poter raggiungere Craco in autobus durante il week end) o la mancanza di parcheggi che causa la totale congestione delle vie del centro durante i picchi di alta occupazione. Evito di approfondire altri tipi di denunce, da parte dei nostri visitatori, in merito all’assenza totale di una programmazione di eventi oltre che a quella di un prodotto turistico confezionato per ogni esigenza, che ci darebbe, senza alcun dubbio, la possibilità di aumentare drasticamente il soggiorno medio dei nostri ospiti (il turismo mordi e fuggi è l’alternativa che stiamo invece vivendo). Non è mia intenzione polemizzare in merito a ciò che è stato o non è stato realizzato da questa amministrazione in 2 anni di governo, né attribuire colpe o meriti a nessuno. Il mio intento è solo quello di portare alla sua attenzione, in maniera oggettiva, l’esperienza di chi, come me, è impegnato tutti i giorni in prima linea.
Detto ciò, concludo chiedendole di non continuare a diffondere il panico tra gli operatori, ma di dialogare con noi direttamente al fine di raggiungere tutti un obiettivo comune. Io per primo, in qualità di presidente dell’Associazione, nonché di consulente e formatore turistico alberghiero, sarei ben felice di apportare il mio contributo.
Le auguro un buon proseguimento dei lavori,
Cordialmente,
Guido Libonati, Presidente Associazione B&B Matera