Il decreto “Energy Release”, firmato lo scorso 15 settembre dal ministro Cingolani, prevede la cessione di elettricità a prezzi “calmierati” ad alcune categorie di clienti prioritari, ovvero le imprese energivore, che partecipano alla gara gestita dal GSE (Gestore Servizi Energetici).
Si tratta di una grossa opportunità che Confapi Matera, fortemente impegnata in questi mesi nel supportare le proprie aziende coinvolte dall’emergenza energetica, intende cogliere fungendo da soggetto aggregatore, in collaborazione con Confapi Brescia.
L’Associazione, dunque, ha messo insieme un numero considerevole di imprese energivore, cioè che hanno un consumo annuo rilevante e che si sono aggiunte a quelle lombarde per un totale di un centinaio di aziende, per poi partecipare alla gara per l’assegnazione di energia a prezzi calmierati, la cui scadenza era posta al 5 dicembre.
Con questa modalità il Gestore dei servizi Energetici cede energia elettrica nella sua disponibilità derivante da impianti a fonti rinnovabili a un prezzo eccezionale, pari a 210 euro a megawattora (MWh), cioè 21 centesimi a chilowattora (KWh).
Per il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, questa iniziativa va nella direzione assunta dall’Associazione negli ultimi tempi, di sostenere fino in fondo gli associati in difficoltà con la bolletta energetica.
“Ringraziamo Confapi Brescia che in tempi strettissimi è riuscita ad aggregare le imprese lombarde e a supportarci nell’aggregazione di quelle lucane. Per queste aziende energivore sarà possibile stipulare un contratto della durata di 3 anni con il GSE, bloccando una quota dell’energia consumata a un prezzo fisso calmierato” – dichiara il Presidente De Salvo. “Secondo le stime il risparmio si aggira da 31mila a 240mila euro annui per azienda, per un totale di 5 milioni di risparmi, a dimostrazione dell’efficacia della collaborazione tra le Associazioni territoriali del sistema Confapi”.
“La crisi energetica, tuttavia, coinvolge tutte le Pmi, per questo motivo stiamo dialogando con la Regione Basilicata perché sia varata una misura ad hoc per le imprese”.