“Il pacchetto di investimenti stanziati con il Decreto Sud contiene una serie di misure particolarmente attese dal mondo agricolo lucano. Ci auguriamo che sia l’inizio di un cambio di rotta, perché finora i numeri ci parlano di un’agricoltura del Mezzogiorno nettamente penalizzata sul piano degli investimenti pubblici rispetto al comparto manifatturiero. Su 100 euro investiti al Sud solo 8 euro vanno in agricoltura”. E’ il giudizio espresso dal presidente regionale (vicario) della Cia Basilicata Nicola Serio. Tra i provvedimenti Serio fa riferimento al nuovo articolo “’Misure per il contrasto degli incendi dolosi” che punta a rafforzare gli interventi per il contrasto del fenomeno degli incendi boschivi dolosi, impedendo lo sfruttamento successivo dei terreni incendiati; per i giovani under 40, che vogliano investire nel settore agricolo, è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro, per l’accesso al credito da parte delle imprese agricole; Banca delle terre abbandonate: Parte una procedura sperimentale di assegnazione dei beni abbandonati, per la valorizzazione di terreni, aree edificate o altri immobili abbandonati, sia dei comuni che dei privati sulla base di progetti che potranno essere presentati da giovani con non più di 40 anni. E – aggiunge il presidente della Cia – a seguito dell’eccezionale siccità della stagione primaverile ed estiva 2017, sono estese le misure di risarcimento, a seguito di eventi calamitosi, anche alle imprese agricole che hanno subito dei danni. A questo proposito soprattutto nel Metapontino che registra la situazione più difficile l’impegno della nostra confederazione, che rifugge ogni forma di protagonismo fine a se stessa e non persegue iniziative senza una strategia e obiettivi chiari, è massimo. Preferiamo, con il senso di responsabilità che è parte integrante della nostra storia, lavorare in silenzio – dice Serio – a fianco degli agricoltori e della Regione monitorando giorno per giorno i problemi della carenza di acqua e contribuendo alla loro soluzione al Tavolo tecnico istituito dall’Assessore Braia piuttosto che soffiare sulla tensione sociale già altissima. Prima di lanciare l’allarme si devono definire le azioni da mettere in campo da parte di Autorità di Bacino e Consorzio Bradano-Metaponto (come gli altri due) per fare in modo che l’acqua disponibile sia sufficiente. Di qui la proposta della Cia di un piano di razionalizzazione che dia priorità alle colture ortive (nel Metapontino 1000-1200 ettari) di alta qualità da trapiantare tra il 10 e il 15 agosto, agli agrumeti che sono una grande risorsa del comprensorio. Inoltre si deve prevedere già adesso il quantitativo di irrigazione di cui avranno bisogno i fragolicoltori per le operazioni di ottobre per la campagna di fragole 2018.
Inoltre, quella della Banca della Terra è una causa su cui ci battiamo da anni -ricorda Serio- e come Cia Basilicata abbiamo insistito che norme del genere siano accolte anche nel Psr regionale. La direzione è giusta, ora vigileremo sull’azione di Regione e Comuni. Ricordo che in Basilicata secondo l’Ismea c’è un patrimonio di ben 1531 ettari di terreni incolti che sempre in Basilicata il 10,8% della Superficie Agricola Utile è abbandonata mentre sono numerosi i giovani che hanno “riscoperto” la terra come futuro della propria vita o per necessità tenuto conto dell’impossibilità a trovare il lavoro dipendente. Va considerato che gli over 65 in Italia conducono un quarto della Superficie agricola utilizzata e producono un quinto dell’intera produzione lorda vendibile. E’ evidente quindi che l’attuale ricambio generazionale sia insufficiente ed evidenzia la fragilità della nostra agricoltura rispetto agli altri paesi europei. Affinché i giovani possano sviluppare con successo il proprio progetto di vita scegliendo la professione di agricoltore, vivendo nelle aree rurali, è innanzitutto necessaria la condizione di un agile reperimento del bene terra, al giusto valore. Per questi motivi la nostra Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli, dopo aver proposto negli ultimi anni ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico la “Carta di Matera”, l’istituzione della “Banca della Terra” e una legge per la “Difesa del suolo e dell’agricoltura” oggi avanzano al Governo e alle Regioni “Un Decalogo per la terra”.