Una nutrita delegazione lucana di imprenditori agricoli sarà presente mercoled 4 luglio all’Assemblea Nazionale della Coldiretti, che avrà inizio alle ore 9 al Palalottomatica di Roma Eur. La delegazione sarà guidata dal Presidente e dal Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto e Angelo Milo, dal Presidente e dal Direttore Provinciale di Potenza Teodoro Palermo e Franco Carbone.
All’Assemblea sono invitati i maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche, nazionali ed estere.
Il cuore dell’Assemblea sarà la relazione del presidente Sergio Marini. Tra le tematiche principali gli effetti di una crisi epocale sui consumi alimentari, la perdita di marchi storici del Made in Italy, i rischi di frodi, contraffazioni e degli Ogm, ma anche gli elementi di successo del modello di sviluppo dell’agricoltura italiana che è l’unico settore a far registrare un aumento nel Pil, nelle esportazioni e nell’offerta di lavoro, come emerge dal Dossier predisposto per l’Assemblea.
Interverranno il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. Ci saranno il saluto del Sindaco di Roma Ignazio Marino e le testimonianze del procuratore Giancarlo Caselli, di Renzo Arbore, del presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e del Direttore Generale di Iper Stefano Albertazzi. Ha confermato la presenza il Vice Presidente del Consiglio Angelino Alfano.
Le opportunità occupazionali nell’agroalimentare ma anche le storie, il lavoro ed i curiosi prodotti di chi ha cambiato radicalmente vita per andare a fare l’agricoltore saranno presentate nel primo Open Space “Mollo tutto, nuova vita in campagna“ con le idee ed i preziosi consigli per realizzare il sogno imprenditoriale di tanti italiani e il decalogo per diventare agricoltore in dieci mosse.
La crisi economica ha favorito il passaggio in mani straniere di marchi nazionali storici, soprattutto nella moda e nell’alimentare, come dimostra il Rapporto “Crisi: la tavola italiana perde i pezzi” presentato a margine dell’Assemblea, ma anche “Lo scaffale del Made in Italy che non c’è piu’” che sarà allestito in sala stampa insieme ai risultati del progetto degli agricoltori per difendere un patrimonio storico del nostro Paese e creare posti di lavoro con una “Filiera Agricola Italiana”.
Lug 03