Si è tenuta a Lleida, in Spagna, il 23 e 24 Marzo l’Assemblea generale A.R.E.F.L.H. (L’Assemblea delle regioni europee produttrici di frutta, verdura e piante ornamentali ), organismo che difende attivamente gli interessi economici e sociali delle regioni e dei produttori presso le istituzioni europee.
Ai lavori ha preso parte Andrea Badursi in rappresentanza dell’AOP Arcadia a cui l’OP Asso Fruit Italia – da egli presieduta – è associata.
Quanto alla partecipazione istituzionale, all’appuntamento di Lleida, per il Dipartimento Generale (Direzione) per le politiche agricole, alimentari e forestali c’erano Raffaele Beccasio e Filippo Corbo.
“I temi affrontati nella due giorni sono quelli che quotidianamente impegnano il lavoro delle associazioni e delle organizzazioni di produttori che tengono al futuro del comparto agricolo e alla salute del pianeta”, ha spiegato Badursi.
Che ha poi aggiunto: “Da sempre, sia come Asso Fruit Italia e da qualche anno anche come Arcadia, in rappresentanza delle aziende associate, siamo impegnati su temi come la sostenibilità, la razionalizzazione delle risorse produttive e nella ricerca e nell’impiego di packaging che impatti il meno possibile sull’ecosistema. Molte aziende che rientrano nel nostro circuito aggregato per esempio hanno sperimentato con successo anche soluzioni compostabili. Allo stesso modo, sono diversi i progetti che ci vedono impegnati con altri partner, come istituzioni, università e altre aziende, per sviluppare strategie digitali che consentono di evitare sprechi di acqua e più in generale di nutrienti oltre che ottimizzare il controllo sulle colture”.
Badursi ha poi spiegato che: “Le aziende fanno sempre più ricorso a pratiche agricole che prevedono l’utilizzo di insetti utili e pratiche che vanno nella direzione del contenimento delle immissioni”.
Il presidente di Asso Fruit Italia nel ringraziare Simona Caselli, presidente AREFLH, per l’eccellente lavoro svolto, ha detto: “Il percorso che ci attende è chiaro, non a caso i temi sviluppati a Lleida – dalla nuova PAC a quello della limitazione dei rifiuti di imballaggio – hanno riscontri attuali e richiedono risposte concrete a cui si sta lavorando con impegno e fiducia”.
Infine, Badursi: “Come è emerso anche in questa circostanza il futuro dell’agricoltura che aspira ad essere sostenibile e competitiva passa per l’aggregazione. Quest’ultimo elemento, nelle misure che contano, è considerato sempre più come premiale, un requisito divenuto ormai una sorta di obbligo per le aziende che insieme possono raggiungere traguardi reali”.
Mar 25