Negli ultimi giorni si sono registrati furti di attrezzi agricoli nelle aziende del Melfese. A segnarlo è la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, riferendo che nelle ultime 48 ore, tra gli episodi di criminalità denunciati, tre trattori sono stati rubati, di cui uno all’interno dell’azienda del presidente comprensoriale della Cia Vulture-Melfese. Dunque non c’è solo la criminalità organizzata che specie nel Metapontino minaccia le aziende agricole e che attraverso il racket estorsivo, come riferiscono le frequenti cronache giornalistiche, “assedia” gli imprenditori della terra. Da qualche tempo si registrano piccoli furti persino di prodotti ortofrutticoli, come è stato denunciato dalla Cia attraverso il IV Rapporto sulla “Criminalità in agricoltura” predisposto in collaborazione con la Fondazione Humus. Sul podio dei reati, per numero, i furti di attrezzature e mezzi agricoli con un danno economico complessivo nel Paese di 4,5 miliardi di euro; seguono il racket – 3,5 miliardi di euro – e l’abigeato, un reato tanto antico quanto attuale oltre che in piena crescita tanto da far contare ogni anno centocinquantamila capi rubati tra bovini, suini ed equini, il più delle volte destinati alla macellazione clandestina.
Ai furti di bestiame si affiancano, secondo le testimonianze dei dirigenti zonali e locali della Cia lucana, quelli di prodotti agricoli; parliamo di massicce sottrazioni di prodotto spesso direttamente in campo con scientifiche e organizzate operazioni di raccolta.
Ma – sottolinea Leonardo Moscaritola, presidente della Cia Potenza Nord (Vulture-Melfese-Alto Bradano) – il fatto nuovo e recente riguarda la scoperta, sempre più frequente e diffusa sul territorio, di piccoli furti, che nella stragrande maggioranza dei casi non vengono nemmeno denunciati alle forze dell’ordine. Di qui l’esigenza – aggiunge – di tenere alta l’attenzione delle forze dell’ordine per ridare serenità e tranquillità agli agricoltori e alle loro famiglie”.
Per l’Ufficio di Presidenza della Cia è necessario tenere un incontro a livello di Prefettura di Potenza per fare il punto sulle misure da attuare a tutela delle aziende agricole del Melfese. Nelle campagne l’agricoltore è, infatti, spesso solo, disarmato, inerme. L’insicurezza, le preoccupazioni, nel mondo agricolo, hanno un altro sapore perchè la capacità imprenditoriale, la fatica e il lavoro sono a rischio. Oggetti di azioni criminali che, molte volte, la cronaca trascura o, peggio, ignora, con un atteggiamento colpevole che non tiene conto quanto esse incidono sulla produttività delle aziende agricole e sullo stesso sistema di vita dei produttori. Di qui il nuovo appello ad un rafforzamento dell’ attivita’ di controllo delle forze dell’ordine sul territorio.