La Tappa Sud di ‘Destinazione Export’ – ciclo di incontri virtuali volti ad approfondire gli strumenti e le misure di supporto all’export messi a disposizione dal Sistema Paese – che lunedì 27 coinvolge le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia è una prima tappa di un ancora lungo percorso prima di tutto di informazione, consulenza ed assistenza che da tempo, attraverso il Progetto “Sud Polo Magnetico” ci vede fortemente impegnati sui territori e tra le imprese meridionali. Lo afferma Alfredo Cestari, presidente della Camera ItalAfrica e del Gruppo omonimo.
Nel Pnrr ci sono circa 2 miliardi di euro per la promozione dello sviluppo e della competitività delle imprese verso l’estero ma – sottolinea Cestari – riferisce un’indagine di mercato di Format Research che tre imprenditori italiani su dieci hanno le idee confuse – o proprio nessuna – riguardo alla direzione da prendere in accordo con il Pnrr. Stando ai dati, il 30% degli intervistati non sa cosa sia il Pnrr. La percentuale sale al 35% nel caso dei manager industriali e scende al 27% per quelli che operano nel mondo della finanza. Risultati disarmanti, considerando che l’Italia dovrà disporre dei fondi Next Generation EU (191,5 miliardi di euro) più i 30,6 miliardi del Piano complementare, per finanziare uno sforzo di ripresa che coinvolga pressoché tutto il sistema-Paese nei prossimi cinque anni. Le lacune assumono connotati più preoccupanti in vista delle aperture dei primi bandi. Un esempio concreto: le piccole e medie imprese (Pmi) potranno inviare le domande di adesione a finanziamenti agevolati (fondo 394/81, gestito da SIMEST) e a fondo perduto (risorse del Pnrr) già dal 28 ottobre 2021. Si tratta di strumenti pensati per sostenere l’internazionalizzazione delle aziende e la ripresa post-pandemica delle filiere produttive. La differenza si nota tra il settore delle organizzazioni medio-grandi e multinazionali (dove la maggioranza dei dirigenti conoscono bene le opportunità che offre il Pnrr) e quello del settore manifatturiero, composto da Pmi e fucina di eccellenze italiane, in cui però si tende a credere di non essere coinvolti nel processo di rilancio o non si presta sufficiente attenzione alle direttrici del Pnrr – transizione ecologica e digitale in primis.
Ribadiamo dunque la priorità – contnua Cestari – ad incrementare quantità e qualità di iniziative di informazione coinvolgendo Regioni ed associazioni di categoria oltre che alle Camere di Commercio. In questo contesto – commenta il presidente Camera ItalAfrica – intendiamo sostenere l’impegno espresso dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete , per supportare le aziende specie al Sud ad affrontare la duplice fondamentale transizione, ecologica e digitale operando in filiera e in rete. Il nostro Progetto “Sud Polo Magnetico” è a disposizione del sistema camerale proiettandolo in particolare verso l’internazionalizzazione”.