Giuseppe Di Bello, presidente di Liberiamo la Basilicata, in una nota chiede la sospensione dei licenziamenti di 11 lavoratori diversamente abili in servizio al Comune di Pisticci per il progetto Moire. Di seguito la nota integrale.
Premesso che nel Comune di Pisticci (Matera), richiamandosi alla legge regionale n. 20/2008 art 47 ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti diversamente abili di cui alla legge 12 marzo 1999 n. 68, che promuove la realizzazione di progetti speciali finalizzati a realizzare rapporti di lavoro a tempo determinato tra gli Enti pubblici ed i lavoratori diversamente abili. Che grazie a questa legge il Comune di Pisticci con propria delibera di giunta comunale n. 148 del 20/07/2017 ha proposto un progetto candidato a finanziamento ai sensi dell’art. 47 della suddetta legge 20/2008.
Che il Capo del personale del Comune di Pisticci con propria determina n. 145 del 25/10/2017 ha approvato il progetto speciale che ha visto l’inserimento lavorativo di n. 11 soggetti diversamente abili selezionati con la procedura stabilita dalla determina dirigenziale n. 138. Continuativamente con la delibera di giunta comunale 25 del 19/2/2019 è stata deliberata la proroga del progetto speciale.
Che il comune di Pisticci ha sottoscritto un contratto individuale di lavoro con gli 11 lavoratori temporanei per un orario part time di 18 ore settimanali a far data dal 29/02/2020.
Il Comune nel Contratto ha altresì chiarito che in nessun caso il rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in lavoro a tempo indeterminato, quindi, con esplicita esclusione della maturazione di ogni presunzione di diritto all’inserimento nell’organico Comunale. Ciò in quanto l’art. 47 della L.R. di Basilicata n. 20 del 06/08/2008 prevede l’esclusione della maturazione di ogni presunzione di diritto all’inserimento nell’organico dell’Ente Pubblico datore di lavoro.
Il contratto continua e c’è scritto per quanto non disciplinato dalle parti il rapporto di lavoro è regolate dalle clausole del contratti collettivi nazionali di lavoro, del comparto vigenti nel tempo, nonché ove non fosse contrattualmente regolato, dalle norme del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa secondo quanto disposto dall’art 2 comma 2 del Dlgs 165/2001 oltreché dalle specificazioni esecutive degli istituti contrattuali o normativi, emesse secondo le rispettive competenze dagli organi o dirigenti dell’Ente.
L’Associazione Liberiamo la Basilicata intende evidenziare alcune questioni che attengono l’attualità che si sta vivendo in questo momento al fine di capire se le cose possano essere discusse e ragionate tenendo conto anche dell’emergenza in corso che oltre ad essere una emergenza sanitaria causa pandemia covid19 è diventata anche una emergenza sociale in quanto licenziare delle persone diversamente abili in piena pandemia e quando si sono già persi migliaia di posti di lavoro vale a significare abbandonare alla disoccupazione questi lavoratori che pure hanno fatto una esperienza nel campo del lavoro con questo progetto denominato MOIRE. Se è vero che le leggi dello Stato non consentono ulteriori proroghe è altrettanto vero che lo Stato in questo momento sta affrontando una emergenza mai vista prima dalla storia della Repubblica ad oggi.
Qui non si tratta di verificare così come sancito dalle misure prese dal Governo il blocco temporaneo dei licenziamenti anche per i contratti a tempo determinato.
Qui si tratta di capire se eticamente e moralmente in un momento nel quale è tutto un precipizio nel mondo del lavoro ci si possa trincerare dietro una scadenza per prendere 11 lavoratrici e lavoratori di un comune per altro già duramente colpito da carenze di lavoro strutturali nell’ultimo ventennio e metterli fuori senza neppure provare a capire se esista una via d’uscita non per mettere fuori quei lavoratori… bensì il non senso di certe azioni. Qui non si tratta di assumere 11 persone all’interno del Comune di Pisticci, né di evitare situazioni di privilegio anzi vale l’esatto opposto e contrario se vogliamo dircela tutta. E’ compito della politica della buona politica adottare ogni utile soluzione per evitare che ad una emergenza sanitaria in atto possa aggiungersene una sociale.
Per questa ragione, L’Associazione Liberiamo la Basilicata invita l’Amministrazione Comunale di Pisticci ed i preposti uffici amministrativi e politici regionali a far funzionare la materia grigia politica ed evitare le burocrazie da uffici del catasto.
Le soluzioni anche partendo da un cambio nominativo progettuale e temporanea sospensione e ripresa esistono tutte e sono tutte giustificate da questa emergenza che noi dobbiamo tutti insieme superare. Sta di fatto che questi lavoratori a tempo determinato che non hanno ricevuto una sola visita medica durante la loro attività né altri generi di confronti con la parte datoriale l’unica cosa che vedono è la cessazione del loro lavoro. Noi chiediamo che si sospendano i licenziamenti per una questione di pari dignità. viceversa si potrebbe parlare di discriminazione. quello che chiediamo è buon senso, è applicazione sensata e locale del decreto dignità declamato in sede di governo.
Premesso che nel Comune di Pisticci (MT), richiamandosi alla legge regionale n. 20/2008 art 47 ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti diversamente abili di cui alla legge 12 marzo 1999 n. 68, che promuove la realizzazione di progetti speciali finalizzati a realizzare rapporti di lavoro a tempo determinato tra gli Enti pubblici ed i lavoratori diversamente abili. Che grazie a questa legge il Comune di Pisticci con propria delibera di giunta comunale n. 148 del 20/07/2017 ha proposto un progetto candidato a finanziamento ai sensi dell’art. 47 della suddetta legge 20/2008.
Che il Capo del personale del Comune di Pisticci con propria determina n. 145 del 25/10/2017 ha approvato il progetto speciale che ha visto l’inserimento lavorativo di n. 11 soggetti diversamente abili selezionati con la procedura stabilita dalla determina dirigenziale n. 138. Continuativamente con la delibera di giunta comunale 25 del 19/2/2019 è stata deliberata la proroga del progetto speciale.
Che il comune di Pisticci ha sottoscritto un contratto individuale di lavoro con gli 11 lavoratori temporanei per un orario part time di 18 ore settimanali a far data dal 29/02/2020.
Il Comune nel Contratto ha altresì chiarito che in nessun caso il rapporto di lavoro a tempo determinato può trasformarsi in lavoro a tempo indeterminato, quindi, con esplicita esclusione della maturazione di ogni presunzione di diritto all’inserimento nell’organico Comunale. Ciò in quanto l’art. 47 della L.R. di Basilicata n. 20 del 06/08/2008 prevede l’esclusione della maturazione di ogni presunzione di diritto all’inserimento nell’organico dell’Ente Pubblico datore di lavoro.
Il contratto continua e c’è scritto per quanto non disciplinato dalle parti il rapporto di lavoro è regolate dalle clausole del contratti collettivi nazionali di lavoro, del comparto vigenti nel tempo, nonché ove non fosse contrattualmente regolato, dalle norme del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa secondo quanto disposto dall’art 2 comma 2 del Dlgs 165/2001 oltreché dalle specificazioni esecutive degli istituti contrattuali o normativi, emesse secondo le rispettive competenze dagli organi o dirigenti dell’Ente.
L’Associazione Liberiamo la Basilicata intende evidenziare alcune questioni che attengono l’attualità che si sta vivendo in questo momento al fine di capire se le cose possano essere discusse e ragionate tenendo conto anche dell’emergenza in corso che oltre ad essere una emergenza sanitaria causa pandemia covid19 è diventata anche una emergenza sociale in quanto licenziare delle persone diversamente abili in piena pandemia e quando si sono già persi migliaia di posti di lavoro vale a significare abbandonare alla disoccupazione questi lavoratori che pure hanno fatto una esperienza nel campo del lavoro con questo progetto denominato MOIRE. Se è vero che le leggi dello Stato non consentono ulteriori proroghe è altrettanto vero che lo Stato in questo momento sta affrontando una emergenza mai vista prima dalla storia della Repubblica ad oggi.
Qui non si tratta di verificare così come sancito dalle misure prese dal Governo il blocco temporaneo dei licenziamenti anche per i contratti a tempo determinato.
Qui si tratta di capire se eticamente e moralmente in un momento nel quale è tutto un precipizio nel mondo del lavoro ci si possa trincerare dietro una scadenza per prendere 11 lavoratrici e lavoratori di un comune per altro già duramente colpito da carenze di lavoro strutturali nell’ultimo ventennio e metterli fuori senza neppure provare a capire se esista una via d’uscita non per mettere fuori quei lavoratori… bensì il non senso di certe azioni. Qui non si tratta di assumere 11 persone all’interno del Comune di Pisticci, né di evitare situazioni di privilegio anzi vale l’esatto opposto e contrario se vogliamo dircela tutta. E’ compito della politica della buona politica adottare ogni utile soluzione per evitare che ad una emergenza sanitaria in atto possa aggiungersene una sociale.
Per questa ragione, L’Associazione Liberiamo la Basilicata invita l’Amministrazione Comunale di Pisticci ed i preposti uffici amministrativi e politici regionali a far funzionare la materia grigia politica ed evitare le burocrazie da uffici del catasto.
Le soluzioni anche partendo da un cambio nominativo progettuale e temporanea sospensione e ripresa esistono tutte e sono tutte giustificate da questa emergenza che noi dobbiamo tutti insieme superare. Sta di fatto che questi lavoratori a tempo determinato che non hanno ricevuto una sola visita medica durante la loro attività né altri generi di confronti con la parte datoriale l’unica cosa che vedono è la cessazione del loro lavoro. Noi chiediamo che si sospendano i licenziamenti per una questione di pari dignità. viceversa si potrebbe parlare di discriminazione. quello che chiediamo è buon senso, è applicazione sensata e locale del decreto dignità declamato in sede di governo.