Diabetologia AOR San Carlo di Potenza, Uil Fpl: “Direzione faccia chiarezza sui numeri e sui contenuti”. Di seguito la nota integrale
Con riferimento a quanto detto per mezzo stampa dalla direzione strategica dell’A.O.R. San in risposta alla nota delle UIL FPL sulle problematiche relative all’ ambulatorio di Diabetologia, si precisa quanto segue.
La Direzione Strategica ha dichiarato che nell’A.O.R. San Carlo sono in servizio sei dirigenti medici dedicati esclusivamente ad attività ambulatoriali di diabetologia e di endocrinologia, ma ciò nasconde una falla nel sistema organizzativo e gestionale del personale in forza all’azienda.
Infatti, la domanda che tutti noi come forza sindacale e soprattutto i poveri pazienti che si trovano in difficoltà per una gestione a dir pocosuperficiale eda rivedere è la seguente; come mai non si è provveduto in tutti questi anni ad affiancare uno dei Dirigente Medici dell’endocrinologia,all’unico medico in forza alla Diabetologia, proprio per evitare che il servizio rimanesse scoperto in caso di assenza di quest’ultimo.
Infatti, una organizzazione eccellente del personale e soprattutto organizzativa gestionale dei servizi, non avrebbe portato a tanti disagi ai pazienti, alcuni coltida malori dovuti alle lunghe attese per sottoporsi a visita; questo perché l’assenza del Dirigente Medico della Diabetologia doveva esserci in automatico visto il numero dei Dirigenti assegnati all’endocrinologia sostituito da uno di essi.
Invece ci risulta che è stato necessario individuare nell’immediato un Dirigente Medico di altra U.O., precisamente della Medicina Interna per far fronte all’emergenza, che ormai si protrae da circa 15 giorni e ancora non in fase risolutiva.
Dirigente Medico che si è reso disponibile con grande professionalità e per senso del dovere a visitare i pazienti in ambulatorio con molto ritardo rispetto a gli orari di prenotazione perché giustamente doveva prestare le cure ai pazienti ricoverati nella sua U.O. di appartenenza.
Quantoaccadutoera da prevedere. Il servizio per forza doveva rimanere scoperto in assenza dell’unico Dirigente Medico titolare assegnato all’ambulatorio di Diabetologia.
La Direzione Strategica doveva far in modo che ciò non accadesse.
Ancora più grave rimane la dichiarazione (fatta per mezzo stampa) della Direzione strategica dell’A.O.R. San Carlo sulle attività ambulatoriali di diabetologia e di endocrinologia che (secondo la Direzione)non costituiscono precipua mission dell’A.O.R. San Carlo.
Con molto rammarico e dispiacere la Direzione ignora o gli sfugge la Legge Regionale 29 gennaio 2010, n. 9 la quale disciplina l’assistenza in Rete integrata Ospedale-Territorio della Patologia Diabetica.
L’Articolo 3“livelli di intervento” comma 1 lettera d, chiarisce categoricamente che ilCentro di riferimento Regionale per interventi diagnostico- terapeutici di III livello specialistico si deve sviluppare presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo la quale, oltre ai compiti di base previsti dalla programmazione aziendale, svolge anche funzione di ricerca e erogazione di prestazioni assistenziali di elevata complessità, non erogabili dagli altri due livelli.
Quanto poi al numero delle visite ambulatoriali dell’endocrinologia e diabetologia che secondo la Direzione sarebbero circa 30.000 visite all’anno i conti non tornano perché l’ambulatorio di Diabetologia, con un solo medico, ne farebbe circa 10.000, mentre quello di Endocrinologia circa 20.000, ma con ben cinque dirigenti medici.Una asimmetria evidente e ingiustificata.
Una direzione attenta ha il dovere a nostro giudizio di potenziare il servizio che funziona, un servizio che porta un utile importante a livello economico e soprattutto fornisce un servizio eccellente per i cittadini Lucani.Di contro è necessario capire come mai il servizio di endocrinologia fa registrare così poche visite in rapporto al numero del personale medico presente incidendo sul bilancio aziendale annuale con un passivo preoccupante.
La UIL FPL pertanto, chiede alla direzionedi fare chiarezza sui numeri, nel rispetto delle norme e, soprattutto, nel rispetto del sacrosanto diritto alla Salute che la Costituzione sancisce.