L’operazione redditi è in pieno svolgimento e gli uffici CAF-UIL e ITAL-UIL sono impegnati, attraverso una settantina di sportelli nelle sedi sindacali presenti sul territorio regionale, a fornire la massima assistenza e attenzione a cittadini e pensionati. Il CAF-UIL nel 2011 fra modelli 730, Unico, Red, Isee e detrazioni ha superato il tetto dei 2 milioni di dichiarazioni elaborate e – anticipa Anna Carritiello coordinatrice della complessa attività e macchina organizzativa del Caf – stiamo spostandoci progressivamente da un’attività di assistenza sui “vecchi” prodotti ad un’attività di consulenza sui nuovi servizi. Da qualche tempo abbiamo introdotto il “cassetto del contribuente”, un moderno sistema telematico perché ciascun contribuente che si rivolge al Centro Uil possa disporre in tempo reale dei propri dati fiscali e di ogni altra informazione utile. E vogliamo rafforzare il rapporto diretto con gli utenti con un servizio di informazione e condivisione attraverso il web utilizzando facebook e twitter per offrire consulenze personalizzate e notizie sulle principali novità fiscali così da raggiungere anche un target di cittadini già informatizzati e attraverso la UILP, il sindacato di categoria dei pensionati, promuovere corsi di informatica. E’ stato inoltre deciso di incrementare i servizi per i pensionati specie per ridurre tempi di attesa e code a sportelli. L’invito ai cittadini è di non aspettare gli ultimi giorni e quindi di rivolgersi per tempo ai funzionari Uil.
Purtroppo, anche quest’anno, come già accaduto nello scorso anno, le conseguenze della normativa che ha previsto per l’INPS l’utilizzo del canale telematico per l’invio di comunicazioni e certificazioni al cittadino si scarica sulle categorie sociali più deboli, i pensionati, gli invalidi civili. Oltre al CUD 2014, l’INPS non spedirà più ai diretti interessati il RED (modulo per comunicare all’INPS i dati reddituali, al fine di consentire la verifica del diritto all’integrazione della prestazione previdenziale ed assistenziale); il Modello INVCIV (dichiarazione di responsabilità diretta a verificare il diritto all’indennità di accompagnamento, all’indennità di frequenza ed all’assegno mensile nonché delle dichiarazioni relative alle situazioni di ricovero e di dimora all’estero per il diritto alla pensione sociale e all’assegno sociale); il Mod. ICLAV (agli invalidi civili titolari di assegno mensile); il Mod. ICRIC (agli invalidi civili titolari di indennità di accompagnamento e agli invalidi civili titolari di indennità di frequenza); il Mod. ACC. ASPS (ai titolari di pensione sociale e assegno sociale).
I pensionati pertanto – informano gli uffici CAF-UIL e ITAL-UIL possono scordarsi, come è accaduto in tutti questi anni, di ricevere comodamente a casa nella cassetta delle lettere i moduli fondamentali per la dichiarazione dei redditi. E devono prepararsi a fronteggiare una procedura tutta telematica per poterlo stampare oppure, paradosso, a doversi muovere di persona per andare nelle sedi dell’ Inps o di un patronato.
Come si può immaginare, la procedura decisa dall’Inps per l’utilizzo del sistema telematico è abbastanza farraginosa e soprattutto difficile da attuare per chi – la maggioranza degli ultrasettantenni – non ha dimestichezza con il computer e con internet. Il meccanismo, infatti, non è per nulla semplice. Ciascun pensionato dovrebbe avere ricevuto per posta una parte del codice pin costituito in totale da 18 caratteri. L’altra parte, per completarlo, si ottiene solo andando sul sito dell’Inps, digitando il proprio codice fiscale o il numero della tessera sanitaria e la prima parte del codice ricevuto per posta. Questa è solo la premessa. Una volta in possesso del pin personale ciascun pensionato potrà accedere, seguendo le indicazioni sulle successive schermate, al proprio Cud previdenziale.
Mag 24