Pasquale Lorusso, presidente di Confindustria Basilicata, commenta le dichiarazioni sul petrolio in Basilicata del Ministro Luigi Di Maio, pronunciate in occasione della sua visita a Potenza.
Destano perplessità e preoccupazione le parole del Ministro Luigi Di Maio, pronunciate in occasione della sua recente visita a Potenza. Se da una parte siamo stati lieti di ascoltare l’impegno del Vicepremier assicurato al sostegno delle imprese che egli stesso definisce strumento principale per creare lavoro,disarmal’approccio liquidatorio riservato alla questione petrolio.
Non può non preoccupare, infatti, lafuorviante riduzione dell’industria estrattiva a merafonte di morte, malattie e avvelenamento del territorio. Questo implica una sottovalutazione di quello che essa ha rappresentato e continua a rappresentare per la Basilicata. Così come stupisce l’affermazione che la gran parte dei proventi del petrolio venga portato fuori della Basilicata, ignorando il reale gettito di royalties su cuii Comuni e Regione hanno potuto contare in questi anni. Siamo consapevoli del fatto che si possa fare di più e meglio nella gestione di questa risorsa e della ricchezza da essa derivante. Ma non è con tale approccio che la questione va affrontata.
Sono altrettanto singolari le dichiarazioni che assimilano la Basilicataa “colonia di multinazionali”, auspicando che la regione possa liberarsene. Anche in questo caso sembra esserci una sottostima di quanto la presenza di grandi gruppi industriali sul territorio sia stata importante affinché la Basilicata non affondasse del tutto sotto i duri colpi della crisi e dimostra di sottovalutare l’incidenza di tali economie su Pil ed export lucano, proprio nei giorni in cui FCA annuncia che la svolta verde della casa automobilistica partirà proprio dallo stabilimento lucano, con la produzione della nuova Jeep ibrida.
Spiazza, dunque,che questo proclama alla cultura antindustriale arrivi proprio da chi, invece, dovrebbe essere il maggior paladino delle attività produttive e del lavoro.
Alla luce di ciò vorremmo capire in cosa consistailnuovo modello di sviluppo che Di Maio ha auspicato per la Basilicata,durante il suo intervento. Assicuriamo la nostra piena disponibilità all’ascolto e al confronto e ci auguriamo che il ministro, nella sua prossima visita, voglia incontrare tutte le espressioni del tessuto produttivoda cui trarre informazioni maggiormente aderenti al contesto regionale.
Par quanto ci riguarda, siamo pronti a un confronto vero, scevro da pregiudizi e soprattutto responsabile, che metta veramente al centro il benessere dei lucani.