Dies Iuris Legisque. Questo il titolo scelto dall’Anief per il seminario promosso in mattinata a Matera nell’aula magna dell’Itc Loperfido-Olivetti. Tra i relatori il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, accolto al tavolo dal presidente regionale Nuccio Santochirico e dal vice presidente Gaspare L’Episcopia.
Il seminario era riservato a tutto il personale della scuola, docenti e Ata, precari e di ruolo e candidati RSU, interessato ad aggiornarsi sulla nuova disciplina normativa.
Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico illustra i temi affrontati: “Affrontiamo i temi del contratto dei docenti legato alla legge di stabilità. Partiamo da un’analisi della legge 205 e degli ultimi 50 commi che sono intervenuti nel mondo della scuola, dei contratti, dei concorsi, degli aumenti stipendiali e degli ordinamenti per approfondire poi i risvolti del nuovo contratto firmato da tre associazioni sindacali, Cigl, cisl e Uil, che noi andiamo a studiare in tutti i suoi punti, partendo dal lato economico. In proposito ci siamo accorti che rispetto all’inflazione cresciuta negli ultimi 10 anni questi aumenti sono tre volte sotto l’inflazione. Per i famosi 85 euro che poi sono 40 euro netti per il 2018 ci siamo accorti che gli arretrati sono dodici sotto l’inflazione e siccome il parametro per l’aumento di uno stipendio ai lavoratori deve essere il rispetto della dignità dei lavoratori stessi che si misura sull’allineamento degli stipendi al costo della vita come avviene in qualsiasi settore privato e nel resto dei Paesi europei riteniamo che questo aumento vada a svilire la loro professionalità. Ma anche altri elementi non ci convincono. Per esempio la mobilità che verrà definita per tre anni mentre noi come Anief da una parte lavoriamo affinchè si aggiornino le graduatorie e sia permesso l’aggiornamento a tutto il personale abilitato e questo aggiornamento avvenga annuale, perchè si incontrino domanda e offerta e nel principio della continuità didattica non si lascino posti vacanti e si faccia in modo che il precariato venga eliminato con la stabilizzazione di tutti i posti precari”.
Siamo a fine legislatura, cosa pensate di proporre al nuovo governo che sarà eletto il 4 marzo dai cittadini italiani? “Noi abbiamo fatto una manifestazione con uno sciopero generale a Roma l’8 gennaio scorso, incentrato anche sul problema delle maestre con diploma magistrale. Successivamente l’Anief ha dimostrato di tutelare in tribunale le laureate in scienza della formazione primaria. Quindi qui non c’è una guerra tra chi è più bravo a insegnare ma è una guerra se così vogliamo chiamarla per rispettare il diritto. Se un titolo è abilitante non può scadere come uno yogurt e se è abilitante serve per insegnare. Tutto questo però ci porta ad aspettare l’esito di queste elezioni politiche e a concentrare di nuovo una mobilitazione nazionale prevista il 23 marzo, giorno in cui si insedierà il nuovo Parlamento con le Commissioni di Camera e Senato per iniziare una diciottesima legislatura che metta la scuola al centro della sua azione politica ma non dando degli aumenti di 85 euro o facendo delle “buone scuole” ma facendo una scuola giusta, perchè il nostro hastag in questa campagna RSU che vede l’Anief protagonista anche con tanti candidati in Basilicata, è “per una scuola giusta”. Vogliamo che il diritto entri nelle scuole, entri nei contratti, nella contrattazione integrativa nazionale e territoriale.
Michele Capolupo
La fotogallery del seminario (foto www.SassiLive.it)