Illustrata oggi alla stampa l’intesa che l’amministrazione comunale ha siglato con la Open Fiber, società che investirà 7 milioni nella città dei Sassi (impiegando circa 1000 unità, fra tecnici e operai) per un Piano per la rete in fibra ottica a 1000 megabit al secondo, sul territorio comunale con copertura degli edifici al 50% entro luglio 2018 e al 70% entro dicembre 2018.
L’accordo consente anche di rendere più snello il processo autorizzativo e se possibile di riutilizzare per il passaggio della fibra ottica, le infrastrutture già esistenti nel territorio comunale, come ad esempio le reti di gas e acqua dismesse oltre alle infrasttutture elettriche esistenti di e-distribuzione.
Nel corso dell’incontro il sindaco Raffaello de Ruggieri ha commentato: “Oggi è una giornata storica, rivoluzionaria. Parafrasando una frase di Pier Paolo Pasolini, Open Fiber è qui a Matera per portare la luce vera, la luce ferocemente innovativa. All’invisibile parlamentare lucano che ha detto che questo sindaco ha spento la luce di Matera – ha aggiunto il sindaco – rispondo che oggi dimostriamo non solo di non averla spenta, ma di averla potenziata e rafforzata. Matera deve essere città attraente e attrattiva per gli investitori e il Comune deve diventare non solo elargitore di servizi, ma anche produttore di imprenditori. Solo dietro le imprese, infatti, c’è il vero lavoro.
L’ autostrada immateriale che giunge a Matera prima delle strade e delle ferrovie, dimostra un altro principio: connettersi con la periferia del mondo attraverso 1000 megabit al secondo. Il governo di Matera e della città e la nostra comunità – ha concluso – sono fieri di questo altro traguardo. Con la firma dell’intesa, con le risorse certe che esistono e l’investimento privato che coinvolgerà la città, contribuiremo alla realizzazione dell’altra nostra ambizione: costruire un modello di Mezzogiorno che funziona, che non si lamenta, che rappresenta valore territoriale. Creiamo oggi un innesto fra furore antico e furore del futuro”.
In apertura dell’incontro con la stampa l’assessore alla Smart City e alla Pianificazione strategica Enzo Acito aveva sottolineato: “L’intesa rappresenta una opportunità formidabile per il nostro futuro che è complementare rispetto alle potenzialità turistiche e culturali della città.
Per questo gli investimenti infrastrutturali prima – ha proseguito l’assessore – e immateriali e tecnologici subito dopo, sono una interazione significativa rispetto alle linee di sviluppo di Matera. In questo percorso si inserisce anche l’incontro che avremo domani, al Ministero per lo Sviluppo economico, per la tecnologia 5G a Matera, che è stata scelta con altre quattro città per la sperimentazione.
L’accordo con Open Fiber ci permetterà di trasferire l’attenzione delle nostre imprese verso grandi players internazionali. Destineremo infatti l’attuale sede dell’Università di S. Rocco ad hub della ricerca e dell’innovazione. A Open Fiber, infatti, abbiamo chiesto di accelerare l’appalto per l’allacciamento di questo immobile che si trova nel centro storico. Così – ha concluso l’assessore- renderemo ulteriormente attrattivo questo sito. Riteniamo che questo elemento non sia utile solo ai grandi imprenditori, ma che possa essere opportunità anche per le piccole imprese. Per questo abbiamo destinato 2 milioni di euro per far nascere imprese creative nell’indotto. Possiamo annunciare, inoltre, che un grosso imprenditore quotato nella City a Londra è intenzionato a investire circa 50 milioni per creare 160 posti nel settore high tech. In questo senso si inserisce, dunque, la nomina di un nostro concittadino, Alberto Acito, ad ambasciatore materano nella Sylicon Valley, per innescare un processo di attratività verso la nostra città”.
All’incontro era presente Stefano Paggi, direttore Network & Operations di Open Fiber che ha tracciato la storia dell’azienda e i principali obiettivi in campo nazionale e locale.
OPEN FIBER
CONTESTO
Il 3 marzo 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia italiana per la banda ultralarga con l’obiettivo di colmare il ritardo digitale del Paese sia sul piano infrastrutturale che su quello dei servizi, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.La Strategia italiana per la banda ultralargaprevedeentro il 2020:
– copertura ad almeno30 Mbpsper tutti i cittadini italiani
– copertura ad almeno100 Mbps per il 50% della popolazione.
Un piano ambizioso che intende rimediare rapidamente alla carenza infrastrutturale che caratterizza il Paese, concentrandosi sulla realizzazione delle reti a100 Mbps. La declinazione degli obiettivi europei sul nostro territorio prevede di portare all’85% della popolazione 100 Mbps entro il 2020, privilegiando in primis le aree di interesse economico e ad elevata concentrazione demografica, le scuole, le sedi della PA, ospedali e aree industriali. Per le aree più remote invece resta l’obiettivo di portare una velocità di connessione di almeno 30 Mbps.
IL RUOLO PRIMARIO DI OPENFIBER NELLO SVILUPPO DELLA BANDA ULTRALARGA
E’ in tale contesto che nasce OpEnFiber S.p.A.,società costituita da Enel nel dicembre 2015con l’obiettivo di realizzare l’installazione, la fornitura e l’esercizio di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica su tutto il territorio nazionale.Il piano di OpEnFibermira a garantire la copertura delle maggiori città italiane nonché il collegamento delle aree industriali con l’obiettivo di realizzare una rete a banda ultralarga quanto più pervasiva ed efficiente possibile; esattamente ciò che serve a favorire il recupero di competitività del “Sistema Paese” e, in particolare, l’evoluzione verso “Industria 4.0”.Una rete capillare in grado di fornire servizi e funzionalità sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
ASSETTO SOCIETARIO
Nello sviluppo di un progetto di respiro nazionale quale quello di OpEnFiber, si è rivelata di fondamentale importanza l’acquisizione di Metrowebin virtù dell’insieme di competenze industriali e di know-how tecnico di cui questa società dispone nel settore delle telecomunicazioni e nella fibra ottica. L’integrazione tra OpEnFiber e Metroweb consente infatti di accelerare il piano per lo sviluppo di OpenFiberampliando il perimetro delle città per includervi i più importanti centri italiani (si ricorda che la rete FTTH – Fiber to the Home – più estesa di Italia è quella realizzata da Metroweb).
IL PIANO DI ATTIVITÀ
OpEnFiberha interesse a costruire un’infrastruttura in fibra in tutte le aree di mercato in cui è stato suddiviso il territorio italiano:
1. Nelle aree a successo di mercato (clusters A e B), dove si trova circa il 60% della popolazione italiana, la rete verrà costruita interamente in fibra ottica fino alla casa del cliente con tecnologia Fiber To The Home (FTTH);
2. Nelle aree a fallimento di mercato (clusters C e D) la rete verrà realizzata, sempre con tecnologia FTTH,solo tramite la partecipazione alle gare pubbliche gestite da Infratel(che manterrà la proprietà della rete) per la costruzione, gestione e manutenzione dell’infrastruttura in banda ultra larga.
CLUSTERS A E B
Sono più di 270 i Comuni italiani, inclusi nei cluster A e B, interessati dalla prima fase del piano di OpEnFiber e 9,6 milioni il numero indicativo delle unità immobiliari che saranno raggiunte per un investimento del valore di 3,9miliardi di euro dedicati alla realizzazione e sviluppo della rete (di cui circa l’85% entro il 2022).
OpEnFiber ha avviato le sue attività in un primo progetto pilota per l’infrastrutturazione in fibra della città di Perugia.
Negli ultimi mesi del 2016 sono stati avviati i lavori a Catania, Venezia, Cagliari, Padova, Bari, Palermo, Napoli e Firenze eGenova.E’ previsto l’80% del cablaggio delle prime 10 città tra maggio 2017 ed aprile 2019.
Il progettorappresenta un volano per l’economia italiana: solo a Perugia sono attualmente impegnate 450 persone.Con l’entrata a regime di tutte e9 le città si stimano circa 6 mila persone operative.
A fine 2017, la società avràcomplessivamente circa 2,7 milioni di unità immobiliari cablate sul territorio italiano.Va segnalato che,grazie all’acquisizione di Metroweb, OpEnFiber dispone già ora della più vasta rete italiana con tecnologiaFiber To The Home (FTTH).
CLUSTERS C E D – GARE INFRATEL
OpEnFibersta partecipando alle gare Infratel, aventi ad oggetto le attività di progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di rete in fibra nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”.
La prima gara è riservata a sei Regioni italiane suddivise in 5 Lotti (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Molise). L’importo complessivo del bando è di circa 1,4 miliardi di euro.
I cittadini interessati dagli interventi previsti in questo bando sono 6,5 milioni, più di 3,5 milioni le unità immobiliari, più di 500 mila le sedi di impresa e di Pubbliche Amministrazioni coinvolte in 3.000 comuni italiani.
Open Fiber nel frattempo si è candidata per il secondo bando, quello da 1,2 miliardi, per la realizzazione delle reti ultrabroadband nelle aree bianche di 10 Regioni (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) più la Provincia di Trento, per un totale di 3.710 comuni.
I VANTAGGI DELLA FIBRA PER CITTADINI, IMPRESE E P.A.
Grazie alla connessione in fibra i territori interessati potranno essere più competitivi sul piano economico ed in ambiti diversi, dall’innovazione alle start up, al telelavoro fino alla telemedicina. La diffusione della fibra ottica consentirà di accelerare il processo di digitalizzazione del Paese,semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione,fra studenti, scuole e università aumentando laproduttività e la competitività delle imprese e l’efficienza della P.A.
BENEFICI E SERVIZI ABILITATI DALLA FIBRA OTTICA DI OPENFIBER
Benefici e servizi per il cittadino
La diffusione della fibra ottica consente l’accesso del cittadino a servizi avanzati della Pubblica Amministrazione quali la P.A. on-line, la SPID (identità digitale), i portali dei servizi al cittadino, la Semplificazione Amministrativa, la mobilità, l’e-government. La fibra ottica favorisce la digitalizzazione del settore della sanità con applicazioni quali la tele-medicina, il fascicolo sanitario elettronico, l’assegnazione dei farmaci. Anche l’e-commerce e l’accesso da remoto a servizi bancari (home banking) possono essere potenziati dalla connettività ad alta velocità. La fibra facilita la diffusione della domotica e della Internet of Things, così come lo sviluppo delle attività ludiche e ricreative (giochi online, TV ad alta definizione via IP, Video On Demand, Video-streaming).
Benefici e servizi per le Istituzioni pubbliche e la P.A.
Per quanto riguarda le istituzioni pubbliche e la Pubblica Amministrazione, la fibra ottica agevola la diffusione di servizi nell’ambito della mobilità sostenibile dei Comuni, compreso il controllo elettronico degli accessi nelle Zone a Traffico Limitato delle città, l’info-parking, la gestione dei flussi di traffico e la ricarica dei veicoli elettrici. Ancora, sono molteplici i benefici per i Comuni nell’ambito della sicurezza edel monitoraggio del territorio attraverso la videosorveglianza ed il telerilevamento ambientale, della gestione efficiente dell’illuminazione pubblica, della digitalizzazione dei servizi turistici, museali e culturali. La Pubblica Amministrazione può beneficiare dello sviluppo della banda ultra larga anche in ambiti quali l’e-procurement e la fatturazione elettronica nelle transazioni commerciali.
Un’importante dimensione che deriva dalla connettività ad alta velocità è l’e-government che consente di superare il digital divide del Paese ed attenuare disparità e diseguaglianze grazie a progetti quali lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente l’accesso da tutti i dispositivi ai servizi online della P. A. con un’unica identità, la carta d’identità elettronica, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)
Benefici e servizi per le Imprese
Per l’Industria, sono numerosi i benefici e i servizi avanzati che possono essere abilitati dalla fibra ottica. Basti pensare allo smartworking e al telelavoro, alla dematerializzazione dei documenti, dall’archiviazione e condivisione elettronica dei dati(cloud computing). Anche il piano “Industria 4.0” definisce la banda ultra larga un’infrastruttura abilitante, riconoscendo di fatto la centralità della fibra ottica.
ECCELLENTE iniziativa ed un grazie a quanti l’hanno resa possibile!