La Camera del Lavoro Cgil di Avigliano esprime forte preoccupazione per la recente delibera regionale sul dimensionamento scolastico, adottata senza il dovuto coinvolgimento delle istituzioni locali, delle scuole e, soprattutto, delle famiglie. Questa decisione, presa in maniera unilaterale e senza un confronto costruttivo, rischia di avere gravi conseguenze sulla qualità dell’istruzione e sul benessere degli studenti.
Il piano di dimensionamento scolastico, che incide direttamente sulle scuole del territorio, non può essere considerato una mera questione burocratica o tecnica. Si tratta di una scelta fondamentale per il futuro delle nostre comunità educative, che merita attenzione, partecipazione e ascolto da parte di tutti i soggetti coinvolti: amministratori locali, dirigenti scolastici, docenti, genitori e studenti.
Il mancato coinvolgimento delle amministrazioni comunali, che quotidianamente gestiscono il territorio e conoscono in profondità le specifiche necessità locali, è un errore grave. Le scelte fatte senza il loro parere rischiano di non tenere conto di aspetti essenziali come la distribuzione geografica degli studenti, la disponibilità delle strutture, le esigenze delle famiglie e la qualità dei servizi offerti.
Analogamente, il silenzio rispetto al coinvolgimento delle scuole e delle famiglie, che sono le prime a vivere quotidianamente le sfide legate alla didattica e all’organizzazione, dimostra una mancanza di ascolto che ci preoccupa profondamente. Le scuole, che già faticano a fronteggiare una serie di difficoltà, si vedono ora private della possibilità di esprimere il loro punto di vista su un tema così cruciale.
Si ricorda tra l’altro la difficoltà della gestione del sistema scolastico che si estende su un territorio assai vasto, oltre che essere articolato su un numero elevato di plessi; quest’ultimo elemento, desta grande preoccupazione da parte della comunità aviglianese, non solo per quello che potrà’ accadere a seguito della Delibera di Giunta Regionale, (se non fosse modificata), ma anche per gli effetti che tutto questo potrà arrecare in un futuro prossimo.
La Cgil ritiene che una riorganizzazione del sistema scolastico debba partire dal basso, dal confronto con il territorio, con chi lavora nelle scuole e con le famiglie che ogni giorno si confrontano con le sfide dell’istruzione. Solo attraverso un dialogo aperto e trasparente è possibile garantire un dimensionamento scolastico che risponda alle reali necessità degli studenti e del territorio.
Per questo, chiediamo alla Regione di rivedere la propria posizione, aprendo un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati. È fondamentale che ogni decisione venga presa in modo condiviso, in modo da evitare che il dimensionamento scolastico diventi una semplice imposizione, senza alcuna considerazione per il contesto in cui deve essere applicato.