Diminuiscono le imprese giovanili, Eustachio Papapietro (presidente nazionale Giovani Imprenditori Confapi): “Serve un piano di rilancio e deregolamentazione”. Di seguito la nota integrale.
“Negli ultimi dieci anni abbiamo perso oltre 153.000 imprese guidate da under 35, con un calo complessivo del 24% e una media di 42 chiusure al giorno». A lanciare l’allarme è Eustachio Papapietro, Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confapi, commentando i dati di Unioncamere-InfoCamere. Particolarmente colpiti sono il settore manifatturiero, il commercio e le costruzioni, mentre i servizi alle imprese mostrano un trend più positivo.
“I giovani – sottolinea Papapietro – rappresentano la vera forza di un Paese che vuole primeggiare. Eppure, il calo delle imprese under 35 dimostra che non ci sono le condizioni adeguate per stimolare il coraggio di fare impresa, soprattutto in quei comparti tradizionalmente forti come la manifattura».
Secondo il Presidente dei Giovani di Confapi, occorre puntare su interventi specifici: «Favorire l’accesso al credito e la formazione, sia digitale sia manageriale, è fondamentale per competere sul mercato. Ma serve anche deregolamentare, perché in molti casi sono le troppe regole e la burocrazia a spaventare i potenziali imprenditori più dei dazi o degli ostacoli esteri».
«Il mio auspicio – continua Papapietro – è che si valuti addirittura la creazione di uno specifico strumento o di un “ministero della deregolamentazione”, per rimuovere i vincoli che frenano i giovani nel momento in cui decidono di avviare un’impresa». Papapietro ribadisce quanto sia importante mantenere vivo il tessuto manifatturiero del Paese: «È il settore che ha reso grande l’Italia e che ancora oggi potrebbe offrire opportunità straordinarie ai giovani, purché siano sostenuti. Un Paese che non investe e non crede nell’impresa perde competitività e corre il rischio di disperdere un’intera generazione di potenziali innovatori».
Infine, Papapietro conferma l’impegno del Gruppo Giovani di Confapi a collaborare con le istituzioni per attivare misure di sostegno adeguate e rapide: «Dobbiamo creare le condizioni perché chi vuole fare impresa trovi nell’Italia un luogo favorevole allo sviluppo e alla crescita. Abbiamo bisogno di politiche concrete e procedure semplificate, così che i giovani possano esprimere il proprio talento e riportare l’imprenditoria giovanile al centro della competitività del Paese».