L’amministratore delegato di Stellantis, lo portoghese Carlos Tavares, ha presentato le dimissioni con effetto immediato, accettate dal consiglio di amministrazione riunitosi oggi sotto le presidenza di John Elkann. Lo rende noto Stellantis. Il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente – spiega l’azienda – è già in corso gestito da un comitato speciale del consiglio e si concluderà entro la prima metà del 2025. Nel frattempo sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da Elkann. Stellantis conferma la guidance presentata alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024 in relazione ai risultati dell’intero anno 2024.
Il gruppo aveva comunicato una riduzione delle consegne alla rete di più di 200.000 veicoli nel secondo semestre, il doppio della stima precedente. Il margine del risultato operativo adjusted è atteso tra il 5,5% e il 7% per l’intero 2024, in calo rispetto al precedente “double digit”, mentre il free cash flow industriale, prima positivo, è previsto in rosso tra 5 e 10 miliardi di euro.
“Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di Psa e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore. Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo ceo. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”. Lo afferma John Elkann, presidente di Stellantis.
Di seguito le reazioni del mondo politico e sindacale.
Dimissioni di Carlos Tavares, intervento presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Le dimissioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, rappresentano un momento di cambiamento che, spero, possa tradursi in una rinnovata attenzione del gruppo industriale verso lo stabilimento di Melfi. L’auspicio, in particolare, è che possa dirsi superata una stretta visione “Parigicentrica” che ha caratterizzato le scelte di Tavares e che Stellantis possa riorientarsi concretamente verso la primarietà della produzione in Italia e nella nostra regione, prima per qualità e quantità di impegno delle nostre maestranza.
I primi segnali sembrano andare verso questa direzione: il nuovo comitato esecutivo, presieduto da John Eklann, ha già espresso il proprio impegno finalizzato allo sviluppo delle attività produttive in Italia e mi auguro che il sito di San Nicola di Melfi sia considerato sempre più centrale nella strategia industriale di rilancio del marchio.
La nostra speranza, inoltre, è che, con il cambio al vertice, diventi più assidua l’interlocuzione con l’azienda in un clima di collaborazione che la Regione Basilicata non ha mai fatto mancare. L’obiettivo principale è tutelare i posti di lavoro, compreso quelli dell’indotto, in un contesto di profonde trasformazioni che impattano sull’automotive a livello internazionale”.
Dimissioni di Carlos Tavares, Fernando Uliano (Segretario generale Fim Cils): “Serve un cambio di passo per il futuro industriale e occupazionale del nostro Paese”. Di seguito la nota integrale.
Le dimissioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, rappresentano un momento
di svolta per l’azienda e per il settore automobilistico italiano.
Negli ultimi mesi, abbiamo riscontrato significative distanze rispetto alla necessità di migliorare il piano industriale per il nostro Paese. In particolare, ci siamo trovati di fronte a un peggioramento tangibile della situazione produttiva, con volumi in calo e impatti negativi sull’occupazione, aggravati
dal crescente ricorso agli ammortizzatori sociali.
Queste criticità ci hanno spinto, insieme a Fiom e Uilm, a proclamare unitariamente per il 18 ottobre scorso uno sciopero con una manifestazione nazionale del settore auto, per sollecitare un intervento del Governo italiano.
Abbiamo chiesto con forza la convocazione dei vertici aziendali a Palazzo Chigi, per avviare un confronto concreto volto a ottenere maggiori investimenti e garanzie per il nostro Paese.
Ora, più che mai, diventa fondamentale individuare rapidamente un nuovo amministratore delegato
che possa rispondere positivamente alle istanze da noi poste e che possa in tempi brevi aprire con noi il confronto necessario per rispondere positivamente alle nostre richieste. Le nostre richieste restano chiare, servono Investimenti strategici in Italia, a partire dall’introduzione di una nuova piattaforma produttiva small, nuovi modelli, investimenti in ricerca e sviluppo, serve confermare la giga-factory di Termoli, garanzie che non ci siano chiusure di stabilimenti e licenziamenti unilaterali, che avrebbero conseguenze devastanti per le famiglie e i territori.
Questi punti rappresentano da sempre le nostre priorità, e misureremo i nuovi vertici di Stellantis sulla base della loro capacità di fornire risposte concrete in queste direzioni. Solo attraverso un impegno reale sarà possibile costruire buone relazioni sindacali e un futuro industriale sostenibile per il nostro Paese.
La Fim-Cisl continuerà a monitorare attentamente la situazione e portare avanti il proprio impegno per tutelare i lavoratori e rilanciare il settore automotive italiano.
Ribadiamo al Governo italiano l’urgenza di convocare appena possibile i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi.