Si è tenuto nella mattinata di oggi un incontro tra la direzione aziendale di Stellantis Melfi, le Segreterie Territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcf e la Rsa di stabilimento.
L’incontro aveva come ordine del giorno l’illustrazione del progetto dell’impianto “biogas” e del “fotovoltaico” da installare nello stabilimento di Melfi.
L’azienda, nella sua illustrazione, ha evidenziato che, per quanto riguarda l’impianto biogas, saranno investiti 17 milioni di euro; esso avrà una potenza di 6 MW e 500 m3/h di gas prodotto e utilizzerà per la sua funzionalità prodotti agricoli e del sottobosco, con la finalità di abbattere i costi energetici, il CO2 in atmosfera ed aumentare l’autonomia energetica. Per l’impianto a biogas, dopo gli iter autorizzativi, si ipotizza una fine lavori prevista per dicembre 2025 e l’entrata in funzione per aprile 2026.
Per quanto riguarda invece il fotovoltaico, l’investimento sarà all’incirca di 70 milioni di euro, con una produzione di 50 MW. Per tale progetto sono in corso gare d’appalto nazionali, pertanto non si è ancora in grado di fornire i dettagli operativi.
Come Organizzazioni Sindacali, a fronte di questo investimento così importante per lo stabilimento di Melfi, che va nella direzione di abbattere i costi energetici e le emissioni CO2 in atmosfera, abbiamo rivendicato la necessità che ci siano garanzie occupazionali e produttive, con prospettive certe sul futuro del polo industriale di Melfi. Nel contempo, abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni per quanto riguarda l’automotive e la scelta del Governo di ridurre dell’80% le risorse previste per il settore. Tutto ciò ci preoccupa sempre di più e l’abbiamo espresso anche alla direzione aziendale di Stellantis. Non è più rinviabile, come già richiesto più volte, un incontro a Palazzo Chigi, che apra una vera discussione sulle nostre rivendicazioni esposte nello sciopero del 18 ottobre scorso.
Abbiamo richiesto, inoltre, alla direzione aziendale, di convocare in tempi brevi un incontro sui temi produttivi ed occupazionali dello stabilimento di Melfi e sullo stato di avanzamento dei nuovi modelli.
Oggi più che mai c’è bisogno di tutti, dalle istituzioni all’azienda. Si faccia sintesi e si arrivi ad un accordo complessivo che possa salvaguardare il polo industriale di Melfi partendo dai lavoratori di Stellantis, il suo indotto, la logistica e i servizi.
Ott 29