Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal coordinamento regionale alla sicurezza Noi Con Salvini Basilicata e sottoscritta da Antonio Fazzino, Responsabile regione Basilicata Immigrazione e Sicurezza di Noi Con Salvini in cui viene denunciato lo stato di difficoltà e le problematiche degli operatori socio-sanitari, educatori, e agenti della polizia penitenziaria che lavorano nel carcere di via Cererie a Matera. Di seguito la nota integrale.
Noi Con Salvini Basilicata Coordinamento regionale alla sicurezza, unitamente alla UGL Basilicata denunciano lo stato di difficoltà e le problematiche degli operatori socio-sanitari, educatori, e agenti della polizia penitenziaria che lavorano nell’istituto di via Cererie. Si lamenta un cronico sovraffollamento dei detenuti e in contrapposizione un calo del personale. Nonostante le continue richieste inoltrate dalla segreteria nazionale dell’UGL Polizia Penitenziaria, le condizioni del carcere di Matera non sono cambiate. Il carcere,oltre ad essere il luogo dove si sconta la pena per gli errori commessi, è deputato ed atto anche a preparare il reinserimento dei detenuti nella società, ma se vengono a mancare le condizioni strutturali e adeguati sistemi di sicurezza del luogo e quella personale dei poliziotti stessi che si trovano a lavorare in ambienti poco salubri con turni massacranti, il sostegno che si dovrebbe assicurare ai carcerati non può essere certo espletato. Noi Con Salvini Basilicata Coordinamento regionale alla sicurezza desidera sapere perché le molteplici segnalazioni evase dalla UGL Polizia Penitenziaria in merito alla carenza di personale e al conseguente svolgimento stressante del lavoro all’interno della struttura, non siano state prese in considerazione. E altresì ad incrementare una situazione già al limite e assai critica si è registrato in questi ultimi giorni un nuovo paradosso: non si è potuto assicurare il colloquio di sostegno psicologico ad alcuni detenuti; la mancata prestazione è da addebitarsi, come sopra indicato alla carenza del personale di polizia. E v’è di più: la Dott.ssa Psicologa ha dovuto affrontare il viaggio da Policoro al Carcere di Matera con andata e ritorno di un totale di 150 Km senza poter svolgere il suo lavoro; si fa rilevare che oltre al danno alla figura professionale in questione, si aggiungono i costi della professionista che vanno sicuramente ad incidere sulle spese dei cittadini. Noi Con Salvini Basilicata Coordinamento regionale alla sicurezza unitamente all’UGL chiede chiarezza su quanto esposto ma soprattutto esige delle risposte celeri perché è necessario assicurare ai professionisti che operano nel Carcere le migliori condizioni di lavoro, in quanto è soprattutto nel loro impegno che dobbiamo confidare per scongiurare che chi esce dal carcere non commetta nuovi reati, ma trovi la strada per un nuovo percorso di vita.