In una nota inviata al governatore Bardi e al Presidente della Corte dei Conti le organizzazioni sindacali Fp Cgil e Cisl Fp denunciano tensioni e malcontento tra i lavoratori dei Centri per l’Impiego della Basilicata e che sono state disattese le indicazioni della Corte dei Conti per il loro potenziamento. Di seguito la nota integrale.
La riorganizzazione dei Centri per l’impiego operata dalla Regione, ed approvata con delibera della Giunta n.213 del 27 Marzo 2020 relativamente ai livelli di responsabilità da individuare attraverso le Posizioni Organizzative, è fortemente lesiva della dignità dei lavoratori e non risponde affatto alle indicazioni della Corte dei Conti della Basilicata che ha richiamato la necessità di rafforzarli non solo in termini di nuove assunzioni, ma anche di riorganizzazione e di riconoscimento e valorizzazione delle responsabilità. La Giunta Regionale sta operando in direzione opposta, trattenendo indebitamente risorse economiche che il Ministero del Lavoro ha destinato, strutturalmente, ai Centri per l’impiego.
È quanto dichiarano Giuseppe Bollettino e Giovanni Sarli per la Cisl FP e Giuliana Scarano e Giulia Adduce per la FP Cgil.
Poiché le responsabilità di ogni tipo, rivenienti dagli accresciuti adempimenti (reddito di cittadinanza, ecc.) ricadenti nei Centri e sub-Centri ben 15 tra Potenza e Matera, sono tutte in capo ai responsabili dei Centri e sub-Centri, è inaccettabile, continuano, avere previsto solo quattro Posizioni Organizzative, mortificando enormemente le responsabilità e non riconoscendo gli sforzi sostenuti da questi lavoratori.
E’ indispensabile prevedere una PO per ogni Centro e sub-Centro, differenziandole in relazione alla mole di lavoro, mentre sono medesime le responsabilità ai sensi del Decreto Legislativo n.150 del 2015 e del Decreto Legge n.4 del 2019, convertito dalla Legge n.26 del 2019.
Ricordiamo che per la funzionalità dei Centri per l’Impiego le risorse economiche, trasferite alla Regione Basilicata dal Ministero del Lavoro con la legge di bilancio 2018, n.205 del 2017, sono circa 6 milioni e mezzo di euro annui e coprono una spesa storica per il personale di ben 122 unità,mentre oggi sono in servizio solo 90 unità, quindi residuano circa due milioni di euro che non possono essere distratti altrove.
Il ruolo dei centri per l’impiego èstrategico e di notevole importanza per far sì che domanda e offerta di lavoro si incontrino.Non è accettabile che la Regione trattenga risorse anziché promuoverne un potenziamentoattraverso un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie e un’adeguata politica di investimenti. Privando i CPI delle congrue risorse per le P.O. individuate si percorre una strada diametralmente inversa.
Chiediamo quindi adeguate risorse per l’individuazione delle P.O. previste, in caso contrario metteremo in campo tutte le azioni necessarie, sia per garantire la funzionalità dei servizi, sia per la tutela della dignità di questi lavoratori, che sino ad oggi con senso di responsabilità e abnegazione si sono assunti responsabilità senza riconoscimenti adeguati.