Matera, Porta Pistergola, rioni Sassi. Siamo nei pressi di via Madonna delle Virtù, la strada che collega i due antichi rioni patrimonio mondiale dell’Umanità. Nelle festività pasquali sarà la strada preferita dai turisti per la passeggiata a piedi negli antichi rioni. Ma anche quest’anno si troveranno di fronte ad una discarica a cielo aperto. A denunciare lo scempio è ancora una volta l’imprenditore materano Antonio Lamacchia, che a pochi metri da questa discarica ha deciso di investire avviando un’attività nel campo della ristorazione in uno dei locali di proprietà che fanno parte del Monastero di Santa Lucia e Agata. Riportiamo di seguito la lettera aperta in cui Antonio Lamacchia contesta all’Amministrazione Comunale l’immobilismo che non ha permesso di ripulire l’area di Porta Pistergola dai rifiuti di un cantiere delimitati da una palizzata in legno che stride in modo evidente con il sogno di conquistare il titolo di capitale europea della cultura nel 2019. La cultura vuol dire anche rispetto dell’ambiente e sopratutto rispetto dei luoghi grazie ai quali oggi coltiviamo questo sogno di Matera 2019. Ma evidentemente all’Amministrazione Comunale questo interessa ben poco. Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando riportiamo di seguito la lettera aperta dell’imprenditore materano Antonio Lamacchia e la fotogallery di SassiLive relativa alla discarica a cielo aperto nel cuore dei Sassi di Matera.
Michele Capolupo
Lettera di Antonio Lamacchia, imprenditore materano
Cari amici e clienti, oggi è uno di quei giorni che puo’ segnare il passo e determinare un cambio di rotta per l’Altereno.
Dopo i ripetuti tentativi di dar nuova vita ad un luogo che ormai volutamente da parte dell’amministrazione pubblica era stato fatto dimenticare, ci troviamo ad un bivio.
Il concept dell’Altereno è basato su un offerta di qualità sia per cibi e bevande, che per spessore artistico.
Il 2012 anno d’apertura qui all’altereno abbiamo fatto una rassegna blues , nel 2013 è stato portato gloriosamente a termine un progetto di concerti musicali prevalentemente jazz; quest’anno le intenzioni sono molteplici:
Da una parte una programmazione di 4 eventi a settimana spaziando in generi artistici differenti, dall’altro lato sto seriamente pensando di distruggere tutto quello che stiamo cercando a fatica di far nascere, organizzando festini a tema cicchetterie varie e scadendo definitavemente in una massa di qualunquismo estremo.
Le ragioni di questo profondo sconforto le potete trovare davanti ai vostri occhi un ingresso indecente, una discarica abusiva dal 2006.
Quanti di voi sono rimasti assolutamente sorpresi vedendo quello che si nasconde dietro le porte dell’Altereno? Quante volte ci siete passati davanti, prima di entrare a dare uno sguardo? E’ ovvio tutte le mattine quando vedo lo schifo che ho lì davanti vi confesso che mi passa la voglia di aprire. e moltissimi mi hanno riferito di non essere passati di qui proprio perche’ con quell’ingresso non lasciava presagire niente di affidabile.
Ora pero’ la misura e’ colma.
Da diversi anni stiamo cercando di far valere i nostri diritti in fatto di dignita’ e di proprietà, puntualmente veniamo presi per il sedere da coloro che dovrebbero invece supportate le iniziative come quella che in questi anni avete avuto il piacere di osservare.
La parola adesso sta a voi vi chiedo di aiutarmi a decidere su quale delle alternative puntare.
Continuiamo sulla nostra strada? O iniziamo abbondantemente a pisciare fuori dal vaso? (scusatemi per la volgarità).
Se è il caso che ognuno di voi mi aiuti in questa battaglia impari o se vi va di vedere un altro bel posto rovinato
Io da parte mia come è comprensibile posso scegliere come orientare la mia attivitaà d’impresa, spero che questo vi faccia riflettere su quanto siamo tutti co-responsabili per tutto quello che ci accade intorno. Io qui vedevo un posto diverso e credevo che per primi i materani avrebbero apprezzato l’iniziativa.
La città dei Sassi è dei materani???
Riprendiamoceli.
Antonio Lamacchia
La fotogallery relativa alla denuncia dell’imprenditore materano (foto www.sassilive.it)