Donato Distefano (portavoce Agenda Basilicata Imprese-Cia-Agricoltori): “Favorire un processo di competitività delle piccole medie imprese”. Di seguito la nota integrale.
Favorire un processo di competitività delle piccole medie imprese che nella nostra regione sono circa 50.000 e rappresentano l’asse portante di un sistema economico e produttivo: tra titolari e dipendenti sono oltre 100.000 gli addetti. Quindi sostenibilità, competitività, innovazione al centro della programmazione dei fondi Pnrr ed europei 2021-2027. E’ questa la richiesta centrale che a nome di Agenda Basilicata Imprese ho posto al tavolo di concertazione sociale per il Pnrr. Intanto le risorse del Piano si incrociano con altre importanti fonti finanziarie e importanti strumenti di pianificazione che sono nell’ordine : il ciclo di programmazione 2021/27 per poco meno di 1 miliardo di euro riconducibile ai 4 fondi Comunitari (Feasr-Fesr-Fse- a cui aggiungere le risorse del Fsc); le risorse del Pnrr a regia nazionale specie su missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica); le risorse rivenienti dalle compensazioni ambientali petrolio e acqua che sono anch’esse cospicue; il piano strategico regionale e le direttrici per la coesione e lo sviluppo della Basilicata. Come pmi, in ragione di tale favorevole e forse irripetibile situazione di disponibilità finanziaria, chiediamo di utilizzare le risorse in modo integrato e complementare, facendo tesoro delle esperienze non certo positive del passato e favorendo coesione sociale e territoriale, convergenza per promuovere, come priorità, crescita sostenibile e diffusa. Per questa ragione riteniamo che non sia bastevole il ricorso alla Conferenza per la programmazione, per altro convocata due-tre volte l’anno e quindi inadeguata a dare qualità e coerenza alla progettualità che segue alle risorse e ai programmi indicati. Diventa indispensabile oltre che utile un confronto permanente, una sorta di Cabina di Regia, con il pieno protagonismo delle parti imprenditoriali e sociali della Regione proprio per la rilevanza delle risorse e per le ricadute e gli impatti che le stesse possono e devono produrre. Abbiamo bisogno di tessere una stretta integrazione fra le varie programmazione e la progettualità. Un autentico salto di qualità nella concertazione sociale. Un ulteriore punto riguarda le modalità di come costruiamo soluzioni in linea con le direttrici di sviluppo in materia di transizione ambientale, digitale e energetica per rafforzare e rendere più competitivo il sistema produttivo e imprenditoriale realizzando macro investimenti con le azioni del PNRR e con il resto dei programmi attivare misure e progetti di completamento e perfezionamento a partire proprio dal sostegno ai sistemi produttivi per la loro competitività e adeguamento delle Imprese in particolare le Piccole e Medie. Ulteriore punto di criticità riguarda il settore agricolo e alimentare settore rilevante e strategico nella nostra Regione. Tale comparto oggi è ancora privo di Assessore, vive una evidente contraddizione grande dinamismo imprenditoriale, basti pensare ai molti progetti candidati anche della Basilicata sul PNRR filiere agroalimentari nazionali che vedono coinvolte molte di aziende ed emergenze come quelle della fauna selvatica. Su questo comparto abbiamo l’esigenza di allineare la programmazione Regionale con quanto previsto dalle linee strategiche Ue e nazionali proprio partendo dal monte progetti che significano investimenti, processi di trasformazione il rilancio di una nuova stagione Agro-industriale in Basilicata e nel sud Italia per invertire una situazione di declino come purtroppo molti dati ci rivelano a partire dallo spopolamento (rapporto Svimez). Si tratta di tradurre in azioni concrete in grado di generare positive ricadute sul nostro territorio in linea con le strategie Ue a partire dall’ uso delle risorse naturali alla strategia nazionale per l’economia circolare. In sintesi abbiamo bisogno di più confronto per elevare la qualità della programmazione e favorire “buona” spesa per generare occupazione e sviluppo.