Dopo la nota inviata dal Consorzio Industriale della provincia di Matera in cui si annunciava l’approvazione del bilancio 2011 e l’approvazione dei progetti per la rete gas a La Martella e per il nuovo impianto elettrico a Pisticci Scalo, il Distretto del Mobile imbottito di Matera e Montescaglioso critica in una nota lo stato dei servizi nelle aree industriali del Materano e precisa: “L’immobilismo penalizza le imprese”. Riportiamo di seguito la nota integrale.
Lo stato dei servizi nelle aree industriali del Materano è sempre più precario.
La situazione è fuori controllo: nell’area industriale del La Martella, dopo l’infrastrutturazione della rete non si ha alcuna notizia del gas metano. E, ciò nonostante i clamorosi proclami del Commissario che annuncia addirittura la possibilità di fornire il gas metano al vicino borgo di Picciano.Che dire poi del continui interventi sulla rete stradale ormai ridotta e abbandonata in condizioni da area di guerra più che da area industriale. Per non tacere del sistema di illuminazione, anch’esso recentemente realizzato e mai attivato; con il che il sistema sicurezza della zona è, a dir poco, carente. Sul verde e sulla pulizia stendiamo un velo perché trattasi di negligenze secondarie e sicuramente non ostacolano il corretto funzionamento della zona: come dire, prima pensiamo a rendere funzionale l’area alle attività industriali e poi, rendiamola anche gradevole dal punto di vista estetico.
Il presidente del Comitato di Distretto del Mobile Imbottito, Tito Di Maggio, stigmatizza la situazione dei servizi alle imprese insediate nelle aree industriali del Materano, La Martella e Jesce.
L’immobilismo del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e l’atteggiamento distratto della Regione, penalizzano le imprese insediate e rendono le aree sempre meno attrattive per eventuali futuri investimenti.
Solo oggi il Consorzio ha annunciato la realizzazione del collegamento dell’area de La Martella alla rete del gas metano, dimenticando che ci sono grossi problemi per la gestione di una rete che nessuno vuole esercitare.
La legge regionale prevede l’insediamento degli organi amministrativi in seguito alla già avvenuta approvazione dello statuto; non si spiega il motivo per cui il Presidente De Filippo continui a mantenere l’Ente commissariato e non usi la stessa celerità per la nomina dei vertici del Consorzio Industriale usata invece per gli altri enti sub-regionali.
La gestione commissariale – sottolinea Di Maggio – sarebbe dovuta durare al massimo un anno, tempo assegnato dalla legge di riforma dei consorzi per il rinnovo degli organi statutari.
Tito Di Maggio, Presidente del Comitato di Distretto del Mobile Imbottito