“Se non ora quando passeremo alla fase istitutiva vera e propria del Distretto turistico di Matera-Metapontino?” E’ l’interrogativo del vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto (IdV) sottolineando che l’art. 3 del decreto sviluppo del Governo contiene “insieme ad alcune conferme rilevanti novità in tema di distretti turistici, nautica da diporto e reti di impresa che, aggiunte ai due recenti ddl della Giunta approvati in Consiglio prima della pausa feriale sulla stessa materia, aprono nuove ed interessanti prospettive. Intanto – spiega Benedetto – i commi da 4 a 6 istituiscono nei territori costieri i distretti turistico-alberghieri con gli obiettivi di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, di accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del distretto, di migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi, di assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. Questi distretti sono istituiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su richiesta delle imprese del settore che operano nei medesimi territori, previa intesa con le Regioni interessate. Viene precisato che la delimitazione dei distretti è effettuata dall’Agenzia del demanio, previa conferenza di servizi, che è obbligatoriamente indetta se richiesta da imprese del settore turistico che operano nei medesimi territori. Alla conferenza di servizi devono sempre partecipare i comuni interessati. Inoltre – aggiunge – i distretti costituiscono «zone a burocrazia zero» ai sensi dell’articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78; nei distretti sono attivati sportelli unici di coordinamento delle attività delle Agenzie fiscali e dell’Inps e presso tali sportelli le imprese del distretto intrattengono rapporti per la risoluzione di qualunque questione di competenza propria di tali enti, e possono presentare richieste e istanze rivolte ad una qualsiasi altra amministrazione statale, nonché ricevere i provvedimenti conclusivi dei relativi procedimenti.
Quanto al riordino della legislazione in materia portuale, si prevede che in sede di adozione del Piano regolatore portuale, fermo restando il rispetto degli strumenti urbanistici vigenti, venga valutata prioritariamente l’utilizzazione come approdi turistici di strutture o ambiti che risultino idonei a tale scopo; si estende alle concessioni marittime per il diporto nautico i princìpi adottati per le concessioni balneari dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni. In tal modo – evidenzia Benedetto – si incentiva la realizzazione di piccoli porti polifunzionali (funzione commerciale, turistica, di servizio passeggeri, pesca), destinati a servire la nautica da diporto e il diportista nautico, anche mediante l’apprestamento di servizi complementari.
“Il Distretto Turistico – continua il consigliere – si presenta dunque come un’opportunità purché non lo si consideri un contenitore vuoto. Piuttosto riempiamolo di contenuti, a partire dai servizi di trasporto, logistici, commerciali di cui ha bisogno. E credo che tra le priorità ci sia il completamento in tempi brevi dell’aeroporto Mattei a Pisticci senza il quale pensare di accrescere i flussi turistici specie del Nord ed esteri è impossibile”.
Secondo Benedetto inoltre “il turismo può far molto per supportare l’agro-alimentare regionale, valorizzando prodotti e luoghi di produzione in tutti i ‘contesti dell’accoglienza’, e viceversa anche l’agro-alimentare è una straordinaria pista di lancio per lo stesso turismo. E questo perché i nostri prodotti tipici e di qualità – grazie alle politiche di marchio e di tracciabilità – sono espressione di una precisa identità territoriale. Ma sappiamo anche che l’artigianato è una efficace ‘scorciatoia’ per raggiungere i tanti luoghi della nostra cultura e della nostra storia, oltre che un tessuto connettivo fra il turismo e l’agroalimentare, dove l’arte di far bene dà il meglio di se”.
“La Cultura tiene insieme tutto questo. Le tradizioni locali – continua – non ci mancano e vanno comunicate nel contesto nazionale e globale seguendo un percorso omogeneo. E’ su questo che il Distretto deve impegnarsi e lavorare”.