Dl liste di attesa, Gerardo de Grazia (Confsal): “Buone le intenzioni ma servono 2 miliardi di euro e non ci sono. La verità è che il paese è già diviso senza l’autonomia differenziata”. Di seguito la nota integrale.
Dalla sanità alle infrastrutture tra nord e sud ci sono differenze enormi che non siamo, mai, riusciti a colmare.
In Basilicata anche l’adsl è utopia in alcune zone. Nel mezzogiorno i due terzi delle prestazioni sanitarie sono in ritardo, questo dato certifica il collasso. L’Italia è il paese delle riforme mancate che sceglie, sempre, il meno peggio. Sono anni che andiamo avanti con le pezze a colori che non risolvono i problemi ma, li rinviano. I 200 milioni messi dal governa sono un decimo delle risorse necessarie e l’opposizione guidata dalla Schlein fa un emendamento sulla sanità, privo di coperture, nel quale chiede di portare la spesa sanitaria in linea con i paesi europei. Purtroppo, questa è la politica italiana che rovina il paese e le future generazioni.Sono anni che andiamo avanti con i no e con gli spot elettorali che non si trasformano mai in riforme.Negli ultimi cinquant’anni è mancata una programmazione seria che guardasse al futuro. Si è bocciato tutto in cambio di voti! Siamo passati dall’essere “rottamatori” al “vaffa day”, fino ad arrivare a “prima gli italiani”. Nel nostro paese le grandi rivoluzioni, non hanno rivoluzionato nulla. Abbiamo abbandonato il nucleare sull’emotività del disastro di Chernobyl, abbiamo evitato di estrarre gas in nome dell’articolo 8 della legge 6 del 2008 n. 133 per il rischio di subsidenza. Abbiamo utilizzato miliardi per ristrutturare palazzi di vent’anni e castelli e abbiamo la sanità che necessita di, almeno, 10 mld.
Prendiamo, purtroppo, consapevolezza che la politica italiana non è capace di far accadere le cose, continua a fare scelte sbagliate”.