La scomparsa di Peppino Labanca, dirigente della Cia del Metapontino, avvenuta ieri a seguito di una grave malattia, priva il mondo agricolo del Metapontino di un “solido punto di riferimento”. E’ la Cia di Basilicata che comunica la morte del suo dirigente stringendosi intorno alla famiglia Labanca, come fa l’Ufficio di Presidenza nazionale della Confederazione e del Patronato Inac, di cui è stato componente del comitato nazionale.
Labanca – sostiene la nota della Cia – è “figlio”dell’emigrazione interna, essendosi trasferito da Terranova del Pollino a Scanzano dove ha maturato l’esperienza al servizio degli agricoltori e produttori. E’ stato anche dirigente prima provinciale e poi con la riorganizzazione di area della provincia di Matera contribuendo al radicamento dell’a confederazione nell’intero materano e all’ammodernamento dei servizi del patronato. Un lungo impegno da costruttore dell’attuale sistema confederale nell’area ionica e sempre presente in tutte le emergenze, le iniziative di mobilitazione e di proposta per la tutela delle aziende. Di lui gli agricoltori del Metapontino testimoniano la grande disponibilità senza risparmio di energie e la capacità di interpretare i continui mutamenti dei mercati e problematiche dell’area.