Mentre i sindacati di categoria annunciano un presidio con volantinaggio dei lavoratori Metapontum Agrobios in piazza Vittorio Veneto a partire dalle ore 10 di mercoledì 31 agosto su SassiLive pubblichiamo il documento inviato dai ricercatori di Agrobios alla Regione Basilicata e la testimonianza di Tina Marraudino, ricercatrice che documenta il lavoro di Agrobios per il territorio.
Agrobios sottopone alla Regione i propri progetti di servizi
Si lavora al progetto di rilancio. De Filippo: “Dobbiamo puntare al rilancio dimostrando la reale utilità della società per la Basilicata”
L’Agrobios presenta alla Regione i servizi che potrebbe offrire nei settori di interesse dei vari dipartimenti. E’ uno degli effetti della trasformazione della stessa “Agrobios” in “società in house” prevista dal recente assestamento di bilancio regionale, che ha pure indicato la strada di tentare un rilancio delle attività della stessa società in assenza del quale si dovrebbe procedere allo scioglimento.
Così, questa mattina, i vertici Agrobios, guidati dal presidente Salvatore Adduce, convocati dal presidente De Filippo hanno incontrato esponenti di giunta e dirigenti regionali (tra gli altri, col presidente De Filippo, erano presenti gli assessori all’Ambiente Agatino Mancusi, all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, alle Attività Produttive, Erminio Restaino, alla Sanità Attilio Martorano e all’Assettod el Territorio Rosa Gentile e il direttore generale del dipartimento Presidenza, Angelo Pietro Paolo Nardozza) per avanzare le propri proposte di servizi.
Con la trasformazione in “società in house” della Regione Basilicata, infatti, Agrobios, a fronte di procedure semplificate per l’ottenimento di affidamenti, è obbligata ad avere come unico cliente la stessa Regione. “La Regione – ha esordito Der Filippo – ha tutto l’interesse a mantenere i servizi che Agrobios può offrire, sia per non far mancare a diversi settori dell’economia lucana un valido supporto, che per attuare il dettato di legge che ci indica di tentare il rilancio della società. Ma con i diversi dipartimenti è importante verificare come possano essere messi a frutto nel migliore dei modi gli apporti che la società può darci”.
Il ragionamento si è così incentrato su un documento che compendiava ben 18 proposte progettuali offerte da Agrobios alla Regione, in diversi settori, che in parte rappresentano il naturale proseguimento di attività già svolte in passato per conto della Regione, in parte servizi innovativi.
Gli esponenti di giunta e i dirigenti regionali si sono in particolare concentrati sulla individuazione dei progetti che possano essere di maggiore interesse per i propri dipartimenti, suggerendo, in qualche caso, anche bisogni ulteriori rispetto a quelli individuati nella proposta. Il presidente Agrobios Adduce, dal canto suo, ha chiarito che per scongiurare la sospensione dal lavoro di parte del personale con la logica della turnazione, servirebbe il varo di nuovi progetti per 2 milioni e mezzo di euro. Una cifra che, a valle delle indicazioni fatte dai vari assessori sui bisogni dei propri Dipartimenti e sulle relative disponibilità finanziarie, lasciando emergere un quadro di massima confortante relativamente alla possibilità di cogliere l’obiettivo, anche se la vera difficoltà è rappresentata dai tempi strettissimi in cui dover procedere alla formalizzazione degli incarichi per scongiurare la Cig e dare forza al progetto di rilancio che rappresenta un punto fermo per la Regione.
Per questo, la Presidenza della Regione una rapida ricognizione tra tutti i dirigenti dell’ente per vedere quali progetti siano attivabili in tempo breve al fine di giungere, a strettissimo giro, a formalizzare incarichi.
“E’ inevitabile – ha concluso il presidente De Filippo – che la novità introdotta dalla norma a fine luglio porti in questa fase qualche problema che si ripercuote inevitabilmente sui tempi, ma faremo di tutto per rendere reale il rilancio di Agrobios e garantire serenità ai lavoratori in tempi strettissimi. Poi – ha concluso – sarà compito di tutti rendere queste attività produttive al massimo e dimostrare l’utilità per la Basilicata di Agrobios, cosa di cui la giunta è già oggi convinta”.
Metapontum Agrobios: 25 anni di Ricerca ed Innovazione in Basilicata
Le origini
Metapontum Agrobios nasce nel 1985 come Società consortile tra ENI e Regione Basilicata utilizzando la Legge speciale 35.
La Società recluta, attraverso concorso pubblico, neo-laureati provenienti da tutte le regioni meridionali che usufruiranno di 3 anni di formazione presso le migliori strutture di ricerca italiane e straniere con l’obiettivo di creare un gruppo di ricerca di eccellenza con competenze multidisciplinari nel campo del biotech verde applicato all’agricoltura e all’agroindustria. Inoltre assume personale tecnico proveniente dalle industrie chimiche in dismissione della Valbasento.
La mission di Agrobios consiste nello svolgere progetti di ricerca per la costituzione di nuove varietà vegetali utilizzando biotecnologie, breeding tradizionale e breeding assistito dall’uso di marcatori molecolari con particolare attenzione verso le colture mediterranee.
Nei primi 15 anni di attività (1985-2000) sono stati condotti da Agrobios numerosi progetti di ricerca (finanziati da fondi nazionali nell’ambito dei Piani Nazionali della Ricerca del MIUR e del Ministero dello Sviluppo Economico per un totale di circa 25 miliardi di Lire) che hanno portato a ottenere varietà resistenti ad insetti (patata, melanzana, pomodoro); resistenti a virus (pomodoro, tabacco); piante oleaginose in grado di produrre oli di interesse industriali per applicazione nel campo dei biopolimeri, vernici di origine naturale, biodiesel, lubrificanti; sviluppo di metodi di diagnostica varietale in olivo e metodi molecolari a supporto del miglioramento genetico; isolamento di geni da pomodoro.
Nell’ultimo decennio in seguito all’uscita del socio ENI (per le note vicende industriali che hanno portato il colosso della chimica ad abbandonare l’agricoltura e la chimica), e successivamente del socio Bioren, che aveva parzialmente rilevato le quote ENI, l’Agrobios comincia a competere in maniera autonoma e con successo per l’attribuzione di finanziamenti sui bandi nazionali ed Europei e sui progetti ‘a sportello’ emanati dai Ministeri competenti e dalla Comunità Europea (Programmi Quadro per la ricerca) e ad intensificare le attività in campo delle tecnologie analitiche innovative. In particolare all’interno di un sistema in continuo mutamento, Agrobios, mantenendo un alto profilo scientifico, si qualifica nel tempo come una struttura articolata in aree strategiche capace di fornire supposto ai settori dell’agroindustria, ambiente e sicurezza alimentare.
Agrobios quindi si organizza in 2 dipartimenti che si occupano rispettivamente di ricerca e sviluppo attraverso l’uso delle biotecnologie e ricerca nei settori chimico, bio-tossicologico e biologico ambientale.
In particolare l’Agrobios specializza le proprie competenze nel settore chimico attraverso i seguenti progetti:
a) Studio delle sostanze odorigene condotto con l’ausilio del naso elettronico e l’applicazione di sofisticate elaborazione geo-statistiche.
b) Fattibilità nell’uso di sensori sensibili a molecole odorigene da integrare con strumentazione innovativa in campo ambientale.
c) Studi per verificare la presenza di sostanze xenobiotiche che interferiscono sul sistema endocrino degli esseri viventi (molluschi, pesci, animali di allevamento, esseri umani…) ovvero farmaci, droghe ad uso illecito, fitofarmaci, ritardanti di fiamma, diossine, PCB, prodotti ad uso cosmetico, additivi delle plastiche ecc. Tali sostanze non vengono assolutamente abbattute dai sistemi tradizionali di depurazione delle acque reflue e possono ridiffondere nei corpi idrici (fiumi, laghi, acque sotterranee, acque di transizione, mare) e risalire la catena alimentare.
d) Studi innovativi su nuove tecniche di mitigazione e depurazione ambientale.
e) Studi specifici finalizzati alla comprensione dell’impatto da attività petrolifera sulle risorse naturali “strategiche” (risorsa idrica, flora e fauna) e sull’attività agricola nelle aree interessate alle attività estrattive con particolare riguardo alla sicurezza alimentare.
f) Studi e ricerche di interesse regionale nell’ambito del Ciclo delle acque.
g) Studi delle qualità delle acque marine e degli invasi di acqua dolce che riforniscono la rete idrica; In particolare ha eseguito studi finalizzati alla valutazione e comprensione dei fenomeni di proliferazione delle alghe con riferimento alla produzione di alghe tossiche e tossine da loro prodotte che causano seri danni alla salute umana.
h) Si candida a Centro regionale per attuazione regolamento R.E.A.C.H. (Registration, Evaluation, Authorisation of Chimica.
Parallelamente nasce in questi anni l’idea dello sviluppo di un polo di eccellenza nel settore del biotech verde che metta insieme i centri di ricerca presenti sul territorio (Agrobios, Università della Basilicata, CNR, ENEA, CRA) e imprese, per lo sviluppo di aziende innovative (Start-up, Spin-off), per il supporto alla competitività del sistema industriale, per attrarre investimenti extra-regionali, e per dare nuova occupazione a giovani motivati talenti lucani e non. Questa idea trova concretezza nella programmazione regionale ‘Strategia sulla Ricerca ed Innovazione’ (SRI) della Regione Basilicata finanziata con fondi europei per lo sviluppo (FESR e FAS).
Conseguentemente le aree strategiche della ricerca biotecnologica in Agrobios si sono arricchite di tematiche con un impatto più immediato verso le imprese tra le quali possiamo citare:
– la produzione e la purificazione in piante di interesse agrario di sostanze ad elevato valore biologico e nutrizionale (antiossidanti, vitamine, microelementi), mediante la gestione delle risposte delle piante agli stress, attraverso l’impiego di particolari pratiche agronomiche;
– la produzione e la purificazione su scala pilota di proteine da shock termico (HSP) in piante agrarie, quali l’erba medica, da impiegare per il potenziamento della risposta del sistema immunitario negli animali e nell’uomo (applicazione nell’industria alimentare e farmaceutica);
– sviluppo di piante che producono molecole di interesse farmaceutico (antiossidanti, proteine, vaccini);
– la produzione su scala pilota di enzimi fungini da utilizzare per il trattamento di biomasse residuali prodotte in agricoltura (paglia) per la produzione di fibre, di cellulosa ed energie rinnovabili;
– lo sviluppo di piattaforme tecnologiche basate sull’impiego di tecnologie biomolecolari e loro applicazione nei seguenti campi:
– diagnostica genetica medica,
– tracciabilità e identificazione di marker di qualità nelle filiere agroalimentari,
– miglioramento genetico delle varietà vegetali coltivate (TILLING),
– certificazione fitosanitaria delle produzioni vegetali;
– sviluppo di tecnologie per l’induzione di resistenze a stress salini ed idrici in colture mediterranee;
– sviluppo di sistemi per la valutazione dell’impatto ambientale e sulla salute umana degli alimenti OGM, attraverso impiego di tecnologie di profilo genetico, proteico e chimico per l’identificazione e la caratterizzazione dei potenziali effetti non desiderati;
– acquisizione di una piattaforma robotizzata per la valutazione del fenotipo delle piante (unica in Italia e tra le prime al mondo) che consente di accelerare lo studio dello sviluppo e delle caratteristiche delle piante sottoposte a svariati stimoli (stress, concimazioni) e nuovi genotipi in maniera automatizzata e non invasiva.
I progetti di ricerca sono stati finanziati principalmente dal Ministero della Ricerca Scientifica (MIUR), Ministero delle Risorse Agricole (MiPAF) Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Comunità Europea e dalla Regione Basilicata
I risultati delle ricerche di entrambi i dipartimenti sono stati oggetto di presentazioni a congressi nazionali ed internazionali, di pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali referizzate e di brevetti. Tutta l’attività di ricerca svolta all’interno dell’Agrobios ha consentito di instaurare una fitta rete di relazioni e collaborazioni con altri Enti di ricerca nazionali ed internazionali, Università, Dipartimenti regionali ed Enti locali.
I laboratori di Agrobios sono una meta apprezzata da numerosi studenti e docenti per lo svolgimento di tesi sperimentali, dottorati di ricerca e formazione specialistica post-laurea. Tra le Università italiane con le quali esistono accordi quadro per lo svolgimento di tesi di laurea, tirocini post-laurea e dottorati di ricerca possiamo citare: Milano, Pisa, Modena-Reggio Emilia, Sassari, Lecce, Napoli, Bari, Cosenza, Potenza, Padova, Torino.
Programmi di formazione e cooperazione internazionale
Agrobios è stata sede di formazione e training per 14 neolaureati del programma GEL (Giovani Eccellenze Lucane) finanziato dalla regione Basilicata per la durata di 4 anni. Inoltre, è sede di formazione di giovani laureati stranieri all’interno del programma ‘Leonardo’.
In virtù del buon livello della ricerca svolta, Agrobios partecipa a progetti di cooperazione internazionale nel Mediterraneo (progetti MED e progetto POI-Serbia) che consentono scambi di esperienza e di buone pratiche nel campo dell’innovazione nei sistemi produttivi.
Servizi verso terzi
Agrobios svolge attività di servizi avanzati in :
– Diagnostica medica: dal 2004 è stata costituita la Società X-Life, collocata nell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che ha come partner la Metapontum Agrobios e la ASM.
X-Life offre indagini analitiche e supporto qualificato ai laboratori, ai centri medici ed ai singoli specialisti medici.
– Certificazione fitosanitaria: L’Agrobios svolge, in collaborazione con gli uffici regionali, l’attività di controllo dei virus da quarantena sulle principali colture di interesse locale. Inoltre fornisce supporto ad aziende vivaistiche per il controllo fitosanitario su materiale da propagazione.
– Centro di saggio: Agrobios è stata riconosciuta dal MI.P.A.F ‘CENTRO DI SAGGIO’ per prove ufficiali di campo sull’efficacia dei prodotti fitosanitari e relativi residui.
– Fenotipizzazione: la recente acquisizione della piattaforma di plant phenomic ha consentito di fornire servizi altamente qualificati a costitutori varietali e ditte produttrici di fertilizzanti, fitostimolanti e fitofarmaci.
Questo documento riassume ciò che la Metapontum Agrobios ha realizzato fino ad oggi. Il futuro dipenderà dalle decisioni che il nostro proprietario (Regione Basilicata) prenderà nei prossimi giorni.
Rilancio?
Noi ci auguriamo che la Regione non voglia disperdere un patrimonio di competenze scientifiche, risorse umane e strumentali costruito negli ultimi 25 anni.
La nota della ricercatrice Tina Marraudino, dipendente di Metapontum Agrobios
Metapontum Agrobios e le attività sul territorio lucano
Gli eccellenti strumenti in dotazione e l’esperienza scientifica dei suoi ricercatori hanno consentito alla Metapontum Agrobios, durante i suoi 25 anni di attività, di supportare scientificamente il territorio regionale e di contribuire alla comprensione di fenomeni complessi mediante l’applicazione di tecnologie analitiche innovative.
La specificità di AGROBIOS consiste nella multidisciplinarietà dei servizi di eccellenza che è in grado di offrire e che la pone nelle condizioni di svolgere compiti di supporto alla Pianificazione e Programmazione degli interventi regionali. Tale specificità ha consentito in moltissimi casi la costruzione di collaborazioni e sinergie con gli altri enti presenti sul territorio.
All’interno di un sistema in continuo mutamento, Metapontum Agrobios è stata in grado di mantenere un alto profilo scientifico e quindi si è qualificata nel tempo come struttura, articolata in aree strategiche, capace di fornire supporto al territorio rendendo disponibili i risultati delle attività progettuali a sostegno delle decisioni in materia di politiche del territorio. In questi anni di attività la Metapontum Agrobios ha saputo ritagliarsi spazi di intervento sul territorio, in prevalenza nei campi dell’agroindustria, dell’ambiente e della sicurezza alimentare. Ed è proprio in queste aree chiave che la Metapontum Agrobios opera e specializza le proprie competenze attraverso:
1. Ricerca, sviluppo e trasferimento in settori strategici attraverso:
a) Studio innovativo delle sostanze odorigene condotto con l’ausilio del naso elettronico e l’applicazione di sofisticate elaborazione geo-statistiche.
b) Studi finalizzati alla possibile applicazione di nuovi sensori sensibili a molecole odorigene da integrare con strumentazione innovativa in campo ambientale;
c) Studi per verificare la presenza di sostanze xenobiotiche che interferiscono sul sistema endocrino degli esseri viventi (molluschi, pesci, animali di allevamento, esseri umani…) ovvero farmaci, droghe ad uso illecito, fitofarmaci, ritardanti di fiamma, diossine, PCB, prodotti ad uso cosmetico, additivi delle plastiche ecc. Tali sostanze non vengono assolutamente abbattute dai sistemi tradizionali di depurazione delle acque reflue e possono ridiffondere nei corpi idrici (fiumi, laghi, acque sotterranee, acque di transizione, mare) e risalire la catena alimentare.
d) Attività di ricerca industriale nei settori chimico, bio-tossicologico, ecologico-ambientale (es. studi realizzati e propedeutici alla redazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque
e) Studi innovativi su nuove tecniche di mitigazione e depurazione ambientale.
f) Studi e ricerche di interesse regionale nell’ambito del Ciclo delle acque;
g) Studi specifici finalizzati alla comprensione dell’impatto da attività petrolifera sui settori socio-economici strategici nelle aree interessate alle attività estrattive. In particolare vengono effettuati studi di avanguardia sulla sicurezza alimentare nelle aree interessate e l’impatto delle attività petrolifere sulle risorse naturali “strategiche” ( risorsa idrica, flora e fauna).
h) Studi delle qualità delle acque marine e degli invasi di acqua dolce che riforniscono la rete idrica: In particolare ha eseguito studi finalizzati alla valutazione e comprensione dei fenomeni di proliferazione algale con riferimento alla produzione di alghe tossiche e tossine da loro prodotte che causano seri danni alla salute umana;
i) Studi e ricerche di interesse regionale in campo sanitario e fitosanitario;
j) Si candida a Centro regionale per attuazione regolamento R.E.A.C.H. (Registration, Evaluation, Authorisation of Chemical) e numerosi studi sono già stati realizzati;
2. Divulgazione dei risultati delle ricerche mediante:
k) Pubblicazioni su riviste scientifiche referenziate;
l) Atività di supporto e collaborazioni scientifiche con dipartimenti della Regione ed enti locali che richiedono competenze specifiche su tematiche di interesse (ambientale, agricolo, fitosanitario, ecc.);
m) Collaborazioni con enti extra-regionali che operano nei settori di interesse comune
n) Deposito di brevetti ritenuti strategici per il territorio
3. Diffusione della cultura dell’innovazione attraverso
o) Attività di diffusione e implementazione del know-how mediante momenti specifici ad essi dedicati come seminari, convegni, incontri, congressi.
p) Formazione pre e post laurea (tesi, tirocini….)
q) Alta formazione post laurea (dottorati di ricerca, master universitrari, ecc)
4. Marketing territoriale
r) Presentazione dei risultati di studi e ricerche dei settori di interesse aziendale in diversi contesti territoriali di tipo accademico, istituzionale, privatistico,…
5. Promozione ed avvio di network e partenariati con enti e istituzioni per la ricerca e il trasferimento tecnologico
Matera in piazza Vittorio Veneto, a partire dalle ore 10.00, un presidio con volantinaggio dei lavoratori Metapontum Agrobios.
In allegato la comunicazione al Prefetto.
In tale contesto la Metapontum Agrobios si configura come uno strumento al servizio dello sviluppo tecnologico regionale. L’approfondita conoscenza del territorio, attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie di indagine e di elaborazione, consente la gestione e la programmazione di interventi utili e rapidi per la protezione e la gestione ottimale del territorio e delle sue risorse naturali, sociali ed economici per il sostegno all’innovazione ed allo sviluppo.
cara amica bella voi siete messi li da questa ns classe politika!!!! perche non hai scritto che il buon sindaco di Matera percepisce uno stipendio mensile di circa 8.000 euro per fare un c…. dalla mattina alla sera, per non parlare di Cifarelli che prende anche più del suo “padrone” ;vergognatevi siete un ente in passivo dal giorno prima che è nato e continuate a sbafarvi alle spalle della comunità, per poter domani, di nuovo votare per questi portatori sani di “cancrene” ; spudorati!!!!