La quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale), presieduta da Luigi Bradascio (Pp), si è riunita, oggi, dopo la pausa estiva, per discutere sullo stato della riforma della “Buona scuola”. Ascoltate Claudia Datena, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale e Laura Bianco, referente provinciale del Coordinamento docenti residuali Gae.
“Ci troviamo di fronte ad un piano straordinario pensato a livello nazionale e che ha operato secondo algoritmi e sistemi che noi abbiamo solo seguito ed attuato”. Così ha esordito Claudia Datena spiegandola complessità della gestione delle varie procedure. “Non è semplice – ha aggiunto – quantificare i docenti interessati da questo ‘esodo collettivo’ poiché nelle nostre graduatorie sono inseriti anche quelli provenienti dalle regioni limitrofe. Buona parte dei docenti sono stati assunti nelle regioni del Centro-Nord. Nei limiti delle norme – ha proseguito la Datena – si è fatto tutto ciò che si poteva fare: abbiamo autorizzato oltre 250 posti in deroga sul sostegno mentre per i posti comuni l’obiettivo è stato fissato dal ministero e in questo caso non c’è nessun tipo di flessibilità. Con i provvedimenti di assegnazione provvisoria – ha spiegato la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – alcuni docenti potranno rientrare. A giorni verranno emessi quelli per la scuola dell’infanzia e primaria mentre solo dopo il 15 settembre quelli per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Si stanno valutando le tante domande pervenute di avvicinamento al coniuge e per particolari esigenze familiari connesse ai benefici della Legge 104”.
Per quanto riguarda i docenti precari che invece non hanno partecipato al piano straordinario assunzionale e che sono preoccupati per una loro mancata utilizzazione la Datena ha ribadito che “l’immissione in ruolo avviene su posti di organico di diritto, sulle supplenze le preoccupazioni sono legittime – ha detto – perché le supplenze annuali saranno pochissime e si potrà sperare solo su supplenze brevi”.
Subito dopo è intervenuta Laura Bianco, rappresentante dei docenti Gae(graduatoria ad esaurimento) della Basilicata che ha esplicitato così le loro richieste: “Non passi un altro emendamento come quello Puglisi che conceda la mobilità annuale a chi ha aderito alla riforma; si individuino i numeri dei pensionamenti per conoscere i posti che nei prossimi anni andranno a ruolo al 50% ai docenti Gae come previsto per legge; si adottino politiche in sostegno del sistema istruzione mediante la realizzazione di progetti ponte attingendo dalle risorse del Fondo Sociale Europeo per progetti educativi che coinvolgano non solo il sostegno ma anche le discipline comuni; si attivi un protocollo d’intesa Regione-Miur che preveda che le ore residue derivanti da organico di diritto vengano assegnate ai docenti Gae e sospenda il comma 131 della legge 107/2015 relativo al divieto di supplenze oltre i 36 mesi”.
In seguito alle audizioni, dopo gli interventi dei consiglieri Pace (Gm), Lacorazza (Pd) e Napoli (Pdl-Fi), il presidente Bradascio ha disposto per la prossima riunione l’audizione dei sindacatidi categoria e quella di Giandomenico Marchese, dirigente generale del dipartimento Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca.
Successivamente, l’organismo consiliare ha deciso di rinviare alla prossima riunione la discussione sul Programma straordinario triennale per la disabilità e il Piano operativo annuale 2016. Su richiesta del consigliere Lacorazza il presidente Bradascio acquisirà il parere dell’assessore alle Politiche della persona Franconi in merito all’istituzione dell’Osservatorio sulle disabilità che, ha fatto rilevare Lacorazza, il Programma straordinario non contempla al contrario di quanto è stabilito dalla convenzione delle Nazioni Unite.
Hanno partecipato ai lavori dell’organismo consiliare oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Cifarelli, Lacorazza, Polese e Miranda Castelgrande (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi), Romaniello e Pace (Gm), e Leggieri (M5s).