A Bologna in occasione di EIMA la più importante fiera della meccanizzazione in agricoltura, Rudy Marranchelli (Vice Presidente Nazionale AGIA e tra i promotori di AGRISTORIE, insieme a Rosa Gentile Dirigente Nazionale di Confartigianato e Agostino Marottoli di Immaginario Turistico LAB) ha consegnato ufficialmente al viticoltore Siciliano Gianfranco Maltese il Premio V. Valicenti assegnato in occasione dell’AGRISTORIE Festival della Sostenibilità a Rotondella (MT).
La giuria del Premio Vincenzo Valicenti è composta da Annibale Formica (Presidente Comunità del Cibo del Pollino), Marta Valicenti (Agronoma, nipote di Vincenzo Valicenti), Filippo Radogna (Giornalista, autore della biografia di Vincenzo Valicenti) e Presieduta da Agostino Marottoli (Immaginario Turistico LAB).
La motivazione: “per la cura di un rapporto equilibrato tra terra, tradizioni e comunità e per la crescente propensione alla ricerca innovativa nel condurre la transizione ecologica”.
Seconda classificata la la storia di MATTEO PAGLIARANI (Emilia Romagna) e terza quella della Donna In Campo IDA CURCIO (Basilicata).
“Il Premio, promosso da CIA Agricoltori Italiani, Confartigianato Imprese e Slow Food Magna Grecia, punta a riconoscere le storie di ordinaria sostenibilità artigiane e agro-alimentari sparse per il territorio nazionale e non solo. Realizzato dall’artista lucana della ceramica Rosalia Violante rappresenta la “donna rurale” che coltivando nel mondo buon cibo è la chiave fondamentale per la realizzazione di un mondo libero da fame e povertà – ha affermato Rudy Marranchelli a Bologna ricordando anche la figura di Vincenzo Valicenti
Vincenzo Valicenti (Rotondella/Mt, 1920- Matera, 2007) si laureò in Scienze agrarie alla Regia Università di Bari nel 1944. La sua lunga e brillante carriera nell’Amministrazione pubblica ebbe inizio nel 1946 al servizio del Ministero dell’agricoltura e delle foreste. Dal 1956 guidò l’Ispettorato provinciale dell’agricoltura di Matera sino al 1969, quando assunse l’incarico di capo dell’Ispettorato compartimentale agrario di Potenza. Dopo essere transitato nei ruoli regionali nel 1977 fu nominato coordinatore del Dipartimento agricoltura e foreste della Regione Basilicata, responsabilità che mantenne sino al 1985 quando fu collocato a riposo con encomio da parte della Giunta regionale. I punti focali della sua azione furono efficienza della Pubblica amministrazione, promozione dell’associazionismo, dell’innovazione tecnica e varietale, potenziamento della divulgazione agricola. L’impegno principale si esplicò nello sviluppo della frutticoltura del Metapontino. Particolarmente vasta è stata la sua attività pubblicistica con apprezzati studi di settore e articoli su riviste specializzate.