Si è tenuto martedì 25 febbraio 2020 l’atteso incontro al Ministero dell’Agricoltura e Foreste convocato a seguito della richiesta di CGIL CISL e UIL Funzione Pubblica in merito alla delicata questione del futuro dell’EIPLI. All’incontro, presieduto dal Capo di Gabinetto Salvatore Capone – assente il Ministro Bellanova per impegni urgenti legati all’emergenza del coronavirus – le organizzazioni sindacali hanno avuto contezza che la fase di liquidazione sta avendo una forte accelerata. Lo stesso ha annunciato alle parti presenti che oggi si avvia un percorso nuovo cui seguiranno altri incontri per definire insieme una strategia che tenga dentro tutti secondo le norme vigenti.
La strada tracciata è quella delle costituzione di un nuovo soggetto che, sgravato delle vecchie e preoccupanti situazioni debitorie, possa gestire le attività cui l’Ente è preposto in un’ottica di sana gestione economica.
All’incontro era presente anche il Ministero delle Infrastrutture, che ha preannunciato forti investimenti per la messa in sicurezza degli impianti.
Il tavolo ha visto la presenza oltre che della categoria FP con le sue delegazioni di CGIL, CISL e UIL, anche dei segretari corrispettivi del contratto idraulico-forestale. La neo commissaria ha confermato quanto già anticipato nella riunione di il 28 gennaio scorso e le difficoltà nelle quali si sta muovendo per garantire nella fase liquidatoria il recupero di una normalità, al fine di assicurare la ripresa del flusso delle entrate per garantire il pagamento dei creditori e soprattutto degli stipendi ai lavoratori. Stipendi che, almeno per il mese di febbraio e presumibilmente di marzo, saranno assicurati ai lavoratori.
I sindacati hanno chiesto di ripristinare in tempi ragionevoli il pagamento del salario accessorio qualora, una volta per tutte, i revisori avranno certificato il fondo di Ente, indispensabile per il pagamento della produttività dovuta già dal 2015. Anche sulla certificazione del bilancio dell’Ente è stato comunicato che è in fase di rilascio la certificazione del 2019.
I sindacati hanno ribadito ancora una volta che il salario accessorio deve garantire la valorizzazione del personale attraverso le progressioni economiche e il giusto inquadramento dei lavoratori nella nuova società. È stato chiesto a gran voce di salvaguardare il livello occupazionale necessario a far funzionare la delicata macchina che sovraintende strategiche infrastrutture deputate alla gestione della risorsa acqua che serve un vasto territorio strategicamente inquadrato in un contesto produttivo agricolo industriale che insiste su quattro regioni.
La complessa macchina, giova ricordarlo, è oggi retta oltre che dai dipendenti a tempo indeterminato dell’EIPLI, da lavoratori con contratto agricolo forestale oltre che da un numero considerevole di lavoratori, un terzo circa del totale, con contratto a tempo determinato, di cui alcuni con alta professionalità.