Elezioni regionali Basilicata 2024, Nardiello (Uila Basilicata): “Le priorità della politica”. Di seguito la nota inviata dal segretario Regionale Uila Basilicata, Gerardo Nardiello.
L’Agenzia Agro- Forestale è tornata in auge in questa campagna elettorale e, come Segretario della Uila Basilicata, non posso che compiacermene. L’Agenzia è una proposta della Uila che, sin dal 2016, ha compreso l’impellenza di offrire a una platea di lavoratori – più volte lasciati nel limbo dell’estemporaneità delle scelte politiche – un futuro stabile. E oggi l’appello che rivolgo ai candidati Governatori si fa più pressante, improcrastinabile, urgente: si deve finalmente pensare alla forestazione come a un comparto indispensabile per il territorio, il cui patrimonio boschivo spesso non viene valorizzato. Con l’Agenzia Agro-Forestale potremmo finalmente unire le platee dei lavoratori, programmare lungo un arco temporale più esteso gli interventi, immaginare una filiera del legno, investire sul turismo, monitorare il rischio di incendi, approntare delle politiche green davvero efficaci. Le lavoratrici e i lavoratori della forestazione non possono vivere con il nodo in gola, aspettare ogni anno l’apertura dei cantieri e contrattare strenuamente il numero delle giornate: è in gioco la loro dignità. La politica deve interrogarsi su come sostituire quelle maestranze che hanno raggiunto l’età pensionabile e deve pensare a un turnover che preveda l’ingresso anche di professionalità in grado di leggere il cambiamento climatico, di articolare degli interventi sul dissesto idrogeologico, di immaginare un bosco vivo e produttivo in grado di attrarre investimenti. La politica deve raggiungere la consapevolezza che le platee forestali e SAAAP vogliono essere puntualmente retribuite, vogliono lavorare per 180 giornate CAU, vogliono andare sui cantieri senza vivere nell’ansia del domani. La Basilicata è un territorio vasto e i candidati Presidenti devono fare lo sforzo di mettersi nei panni di queste persone: sono sempre meno e non possono arrivare ovunque. Un altro settore oggetto di scompiglio, perché spesso non ascoltato, è l’agricoltura: le proteste dei mesi scorsi hanno posto l’accento proprio su un malcontento che serpeggia da anni. La concorrenza sleale dei Paesi extra UE, la dura legge della grande distribuzione che impone prezzi svilenti e gli stessi cambiamenti climatici che incidono negativamente sulle produzioni sono alcune delle questioni indifferibili. Gli agricoltori hanno bisogno di una Politica disposta a mettere l’orecchio a terra e a raccogliere non solo le rimostranze, ma anche le proposte. I candidati Governatori dovrebbero prospettare una rivoluzione digitale e tecnologica a servizio dei nostri agricoltori: una piattaforma in grado di valorizzare i nostri prodotti di qualità sui mercati internazionali, senza strutture terze e intermediatori scomodi. Con questa visione si potrebbe anche andare a trattare direttamente con i grandi player dell’industria alimentare presenti in Basilicata. Ferrero, Barilla, il Gruppo Doria, Salati Preziosi, Coca-Cola, San Benedetto e altre multinazionali sono state mai interpellate dalla politica? Sono mai state convocate in Regione per discutere sul futuro della Basilicata? E ancora, si è mai ragionato sulla possibilità di concordare investimenti finalizzati ad avviare dei progetti di ampio respiro occupazionale? Sono queste le domande che dovrebbe porsi una classe dirigente che si candida a governare la Regione. Non è più il momento di mancette assistenziali e di corto respiro. È giunta l’ora di allargare l’orizzonte, di promuovere politiche di sviluppo reali, di arginare il fenomeno dello spopolamento attraendo i giovani, di comprendere che – se non si cambia rotta – la Basilicata sarà destinata a essere una terra senza futuro. E questo davvero non possiamo permettercelo. A coloro che governeranno la Basilicata, auguro un sincero buon lavoro e auspico un confronto sereno con le parti sociali sui temi che interessano realmente i lucani.