“Una cosa va innanzitutto detta e ridetta: stiamo vivendo un momento difficile, il lavoro è una necessita e la nostra regione fatica a dare un bene primario. I lucani avvertono un disagio intimo e le tensioni legate al lavoro che manca si sentono nella famiglia. Come sindacato non riusciremo a fare ciò che non è nelle nostre possibilità: la politica deve ritornare ad essere vicina a chi avverte il disagio con fatti e non parole, non illudendo la gente, perché il lavoro è un problema.”
E’ quanto sostengono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “se all’elezione non partecipa più del 50% degli elettori è sintomo che in sostanza il lucano vede la politica oggi come fasulla, monca e in alcuni casi inutile. E’ d’obbligo che i politici oggi dovranno interrogarsi e riflettere sul perché in Basilicata non si esprime più il voto, non andare a votare rappresenta un voto di sfiducia, come non andare a vedere un certo film rappresenta una bocciatura di quella pellicola. Allora – proseguono Giordano e Tancredi -, se per un film si tratta di produrre qualcosa di diverso, con un migliore soggetto e migliori attori, per la rappresentanza politica si tratta di rivedere tutto il contesto della politica. Forse quello di cui abbiamo davvero bisogno è un meccanismo diverso attraverso il quale le persone votano ogni giorno attraverso le scelte che fanno di acquistare un prodotto, di finanziare un progetto, di entrare a far parte di un gruppo, e così via. Per l’Ugl bisogna ricostruire un rapporto di fiducia con l’elettorato e porre le basi per realizzare un’alternanza, la frattura che si è determinata tra cittadini e politica è molto più marcata. La ‘vicenda Rimborsopoli’ ha avuto sicuramente un peso determinante nell’incremento dell’astensionismo perché in tempi di crisi economica, particolarmente dura per le fasce sociali più deboli, l’esempio che è venuto sull’uso del denaro pubblico è stato dirompente nel rapporto politica-cittadini. Da non tralasciare gli anni di assenza politica sui problemi e nel cuore degli interessi dei lucani, con una semplice presenza formale del ‘leader’ di turno non si potevano che produrre questi risultati. Forti consigli abbiamo lanciato in questi tristi momenti su ciò che necessitano i lucani: stare al fianco delle esigenze della famiglia, lavoro, trasparenza e meritocrazia politica. E’ inammissibile che in Basilicata ci siano migliaia di famiglie che vivono sotto la soglia di povertà. E proprio in occasione di questa tornata elettorale è giunto forte e chiaro il segnale di malessere, dovremmo farci tutti un serio esame di coscienza, soprattutto coloro che hanno la possibilità di intervenire per migliorare le condizioni di almeno il capofamiglia, perché in questi anni sono state adottate troppe politiche miopi sul lavoro, credendo di poter fare cassa negando beni e servizi fondamentali per una vita dignitosa, come cibo, istruzione e in Basilicata, assistenza sanitaria, all’anello più debole della nostra società. Le problematiche inerenti la carenza di lavoro e la urgenza di fare della questione del lavoro deve essere ora il punto principale del neo Presidente Marcello Pittella e della politica economica Regionale. La crescita e ripresa della Basilicata si può definire tale se si creano posti e opportunità di lavoro, allora le famiglie riprenderanno a credere nella politica. La riforma elettorale regionale và rivista, perché a parere dell’Ugl – concludono Tancredi e Giordano – la riduzione del numero dei consiglieri produrrà sicuramente la mancata rappresentanza di molti territori e comprensori.”